Il consigliere comunale Leonardo Rocco Tauro del gruppo consiliare “Montalbano – la città che vogliamo” in una nota si associa al grido di dolore del mondo agricolo dopo le ultime gelate che hanno colpito il Metapontino. Di seguito la nota integrale.
La dannata gelata che ha colpito agli inizi di questo mese gran parte della nostra regione (ma anche tante altre, dal nord al sud) ha messo letteralmente in ginocchio la già precaria situazione del mondo agricolo, e non solo.
Il Decreto Legislativo 102 del 2004 che ha istituito il fondo di solidarietà nazionale ( FSN), ha l’obiettivo di promuovere l’intervento di prevenzione contro i disastri della natura, entro i limiti delle risorse del fondo stesso.
Sintetizzando al massimo, il legislatore ha inteso attivare e promuovere una specie di copertura nazionale per tutti i produttori agricoli contro le avversità atmosferiche e non solo.
La legge stessa dice che è volontaria, così che non tutti ritengono di farla, per tutta una serie di motivazioni che riteniamo valide: dalla complessità e macchinosità delle procedure per assicurarsi, al costo non indifferente pur in presenza dell’aiuto di stato, ai ritardi e alla non congruità dell’indennizzo rispetto al danno subito.
Sta di fatto, però, che la legge è praticamente dormiente; meglio, non ha trovato concreta applicazione in tutti questi anni, e parliamo di più di quindici anni.
Anche la attuale legislazione europea certamente non aiuta a ché uno stato possa liberamente aiutare un proprio settore economico e produttivo in una determinata fase. Europa matrigna potremmo dire.
Pensare ad assicurasi è giusto e saggio, ma è altrettanto vero che bisogna legiferare in modo chiaro e snello. Senza la eccessiva e maledetta burocrazia, che tutto strangola, soprattutto il settore primario italiano, pure nei suoi momenti di maggiore tragedia.
Ecco perché l’evento della gelata 2021, che ha colpito mezza nazione, deve essere l’occasione di tornare a ridiscutere degli aiuti anche per gli imprenditori agricoli, messi a dura prova dalla emergenza sanitaria, che costringendo a tenere chiuso tutto il settore della ristorazione, ha praticamente fatto crollare notevolmente consumi e reddito, con nuovi atti legislativi.
Lo stato alimenti con urgenza il fondo di solidarietà nazionale, da girare poi alle regioni che avranno dichiarato volta per volta lo stato di avversità, le quali debbano poter intervenire anche in deroga alle leggi nazionali e alle direttive europee. La Regione Basilicata, sono convinto che è pronta a fare da subito la sua parte. Basta che gliela facciano fare.
Iniziando non dalla semplice sospensione dei contributi previdenziali, ma con il totale l’esonero di essi per tutta l’annata 2021. E altri tributi e balzelli vari.
Inoltre, si conceda una consistente liquidità attraverso il sistema bancario, con l’abbattimento del 50 per cento del prestito ottenuto (quota capitale), e con interessi ridotti come le stesse leggi in materia prevedono.
Insomma, se ristori e sostegni , sono stati previsti per molte categorie, giustamente, anche se purtroppo dobbiamo parlare di cifre assolutamente irrisorie, lo siano anche per i nostri contadini, ultimo baluardo contro la barbarie delle importazioni che tanto male fanno alla nostra economia e soprattutto alla nostra salute.
Non c’è più tempo da perdere. Intervenire oggi, non domani.