Consigliere regionale Braia: “Sostegno immediato a tutti gli operatori della filiera culturale e turistica regionale”. Di seguito la nota integrale.
Priorità a chi continua a rimanere poco attenzionato o addirittura escluso. Ho presentato una mozione per sostenere e accompagnare fuori dalla crisi tutto il settore culturale e turistico, gli operatori degli spettacoli viaggianti e itineranti, le agenzie di viaggi, tour operator oltre che le aziende della mobilità turistica in Basilicata e le attività extra alberghiere anche senza partita iva.
“Si dia priorità assoluta e si impegnino risorse adeguate per le imprese che non sono rientrate o che sono state poco attenzionate nel primo bando di sostegno al comparto turistico, come abbiamo potuto ascoltare dalle lamentele in terza commissione, dalla stessa voce degli imprenditori e delle associazioni. In Commissione, ho comunicato di aver protocollato da diversi giorni una mozione che impegna il governo regionale in tal senso.
Il turismo, in particolare quello culturale, enogastronomico, sostenibile, balneare ed esperienziale per la Basilicata è tutto e rappresenta il pilastro più solido, costruito in questi anni, su cui poggiare una parte importante del futuro della nostra comunità. Nessun anello della catena del valore può essere dimenticato impiegando ogni sforzo economico possibile sia utilizzando fondi di bilancio a più libero utilizzo, che quelli europei nel rispetto dei vincoli. Dal 2015 al 2019, infatti, il valore della filiera turistica complessiva è quasi raddoppiato: da 137mln a 270 mln con un +133mln di euro, come tutto il peso della filiera sull’economia della città di Matera stessa: dall’8% al 15,6% del PIL, con un +7,6.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“Condividiamo, inoltre, e sosteniamo – prosegue Braia – quanto ascoltato nelle varie audizioni degli esponenti di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Matera, delle Agenzie di Viaggio, della Confesercenti e delle Associazioni rappresentanti le strutture extra-alberghiere. Siamo in un momento di profonda difficoltà e le imprese fortemente penalizzate hanno diritto a un sostegno utile a evitare il collasso. Ho chiesto con forza di incrementare e concentrare – questa volta – i 4 milioni di euro annunciati dall’Assessore Cupparo, destinandoli con priorità assoluta a coloro che sono stati tenuti fuori, al momento, dal primo bando da 23 milioni di euro.
Un bando che sta assegnerà nelle prossime settimane ben 8 milioni di euro di fondi residui, destinati praticamente alle stesse categorie già previste ma non a tutte le imprese beneficiarie della prima fase. Infatti, molte di queste, soprattutto del materano, non potranno rispettare gli iniqui e illogici parametri legati al mantenimento del 50% minimo di ULA, riferito ai dipendenti, perché costretti a rapportare il dato 2020 del secondo semestre con quello forse unico e irripetibile che ha caratterizzato la città di Matera e la sua provincia nel 2019, con l’esplosione del turismo legato alla Capitale Europea della Cultura.
Poiché i 4 milioni di euro annunciati saranno sicuramente insufficienti, nella fase di redazione del bilancio regionale si provi a fare uno sforzo maggiore e si intervenga immediatamente con ristori immediati e a fondo perduto, prioritariamente verso chi non ha beneficiato ancora di nulla, come gli operatori della cultura, del turismo, degli spettacoli itineranti. Si includano nei provvedimenti tutti i codici Ateco specifici che riguardano i servizi legati al mondo dello spettacolo, del cinema, della fotografia, degli eventi e delle attività culturali in genere, le aziende di mobilità turistica (autobus-NCC-Taxi) e quelle poco attenzionate come le agenzie di viaggio e i Tour Operator, le attività extra alberghiere anche senza partita iva, oltre le aziende che rimarranno escluse dalla seconda finestra del primo bando, perché fuori dai parametri riferiti ai dipendenti.
Ci auguriamo che si tenga conto, almeno percentualmente – conclude Luca Braia – delle perdite di fatturato e degli effettivi costi di esercizio sostenuti e rendicontati, oltre che prima possibile si possa cominciare a programmare la ripartenza di viaggi e itinerari in sicurezza, tenendo presente tutte le tipologie di imprese che a vario titolo nell’indotto lavorano sul territorio. Si concordino con le associazioni i criteri e si acceleri con l’emanazione dell’Avviso Pubblico a sostegno della ripresa, considerando un respiro pluriennale e non solamente di urgenza ed emergenza correlata al covid, a favore di tutta la filiera turistica e culturale regionale, con l’apporto dell’APT.”