Concordi con il post pubblicato su Facebook dal presidente Giovanni Toti, il capogruppo Consiliare di idea Cambiamo al Comune di Potenza Antonio Di Giuseppe, i consiglieri Beneventi e Stella Brienza, sposano in pieno le idee espresse dal fondatore del partito, in merito alle ultime decisioni prese da Palazzo Chigi sulle riaperture. Di seguito la nota integrale.
Quanto detto sulla questione, spiegano, abbraccia il pensiero della maggior parte degli italiani, stremati ormai dalle troppe e pesanti restrizioni con cui, da tempo, si trovano a fare i conti. La volontà del governo nazionale di iniziare a pensare ad un modo per ridurre, senza che questo fosse inteso come un “libera tutti”, le limitazioni imposte con gli ultimi dpcm, sarebbe stata da apprezzare in toto se solo la stessa si fosse rivelata coerente con i problemi delle tante realtà che compongono il nostro bel paese. Prendiamo ad esempio la nostra città, proseguono, secondo quanto indicato nella bozza del nuovo decreto i ristoranti potranno riaprire, in zona gialla, anche a cena, ma solamente con tavoli all’aperto. Ora, tutti conosciamo il clima della nostra città e già solo questo può rappresentare di per sé un ostacolo ad una effettiva riapertura, a questo si aggiunga che, considerando la particolare situazione del centro storico e non solo , gran parte dei locali cittadini non dispone di aree esterne dove poter svolgere la propria attività, in più ipotizzare di mantenere il coprifuoco alle 22, ben sapendo quali sono le abitudini del sud, significa cronometrare un momento di convivialità privandolo di quello spirito che da sempre lo caratterizza.
Sono questioni queste che, solo chi amministra e conosce da vicino i problemi della propria comunità può evidenziare, sollevare e cercare di porvi rimedio con soluzioni concrete. Soluzioni alle quali l’amministrazione cittadina pensa già da tempo. A tal proposito e, proprio in seguito delle esigenze emerse nell’ultimo anno, infatti l’amministrazione sta lavorando per la realizzazione di un regolamento per sostenere l’apertura di dehors senza alcun onere per l’occupazione del suolo pubblico, al fine di innescare la ripresa a piccoli passi.
Proprio per contribuire a colmare le necessità della nostra comunità, come partito di maggioranza abbiamo intenzione di presentare, successivamente all’imminente approvazione del bilancio di previsione, una proposta con la quale invitare il governo cittadino a lavorare sulla creazione di un regolamento con il quale disciplinare l’applicazione dell’imposta Imu a favore delle attività economiche in locazione. L’ idea, continuano i consiglieri, è quella di ridurre la suddetta imposta a favore dei proprietari di spazi commerciali concessi in locazione per lo svolgimento di attività che non appartengono al settore alimentare la cui superficie di vendita non sia superiore ai 200 mq. Si tratta di una misura che presenta il carattere della reciprocità;più precisamente la riduzione dell’imposta verrà riconosciuta a condizione che alla stessa segua una diretta ed immediata riduzione del canone di affitto per i propri affittuari. Un ‘iniziativa questa, spiegano, che, potrebbe rappresentare, se venisse realizzata, un modo per favorire la tanto auspicata rinascita del centro storico. Il sostegno previsto infatti sarà maggiore per le attività presenti nel cuore della città, dove i canoni, per natura sono più elevati, per ridursi progressivamente per quelle presenti in periferia.
Unitamente a questa inoltre, e sempre nell’ottica di consentire la ripartenza dell’economia cittadina, pensiamo di sollecitare lo stanziamento di incentivi economici a fondo perduto da riservare a tutte quelle imprese commerciali che versano in una importante condizione di difficoltà economica. Parliamo di iniziative, conclude il capogruppo, che cercheremo di portare a compimento con l’appoggio di tutti gli altri partiti di maggioranza. Sappiamo bene che, benché Roma si limita a dettare le linee guida lasciando il peso delle decisioni più importanti alle amministrazioni locali, solo quelle più attente ai bisogni dei propri cittadini, come quelle di cui facciamo parte, potranno alleviare concretamente, con interventi locali, le difficoltà sopportate nell’ultimo anno.