Piani Intercomunali dei Servizi Sociali e Socio Sanitari, RSA, case di riposo e Piano regionale per la non autosufficienza, sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil: “Sindacati ancora in attesa di risposte, chiesto incontro urgente all’assessorato alle Politiche della persona. Di seguito la nota integrale.
Sono ormai quattro mesi che i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil Basilicata attendono risposte dall’assessore alla Sanità Rocco Leone circa una serie di temi oggetto del confronto con la Regione Basilicata sui Piani Intercomunali dei Servizi Sociali e Socio Sanitari, case di riposo e regolamentazione delle attività, Piano Regionale per la non autosufficienza, legge regionale sull’invecchiamento attivo e sulla solidarietà tra generazioni, oltre alle questioni più urgenti che riguardano le persone anziane a partire dalle liste di attesa per le prestazioni sanitarie e i
piani vaccinali anche alla luce delle criticità che si sono manifestate negli ultimi giorni.
Nell’incontro di gennaio i sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e UilP insieme ai confederali avevano ribadito la necessità di superare tutte le criticità esistenti e arrivare in tempi brevi alla presentazione da parte degli Ambiti Territoriali dei Piani di attuazione delle Linee Guida per la formazione dei Piani Intercomunali dei Servizi Sociali e Socio Sanitari, per dare continuità ai servizi e alle prestazioni e programmare le nuove attività previste nelle linee guida. Era stato concordato, anche con i sindaci capofila degli ambiti territoriali presenti, che venissero presentate le bozze dei Piani d’Ambito entro marzo e i Piani definitivi entro giugno 2021.
Nello stesso incontro di gennaio l’assessorato alle Politiche della persona si era impegnato a far pervenire alle organizzazioni sindacali una bozza di regolamento delle case di riposo che sarebbe stata oggetto di discussione in un incontro successivo.
Nulla di ciò si è verificato. Chiediamo pertanto un incontro urgente per procedere a una verifica di quanto concordato in precedenza e discutere le altre questioni dette in premessa, altrettanto urgenti anche alla luce delle lacune che la pandemia ha messo in evidenza sul territorio dal punto di vista della cura degli anziani, la cui discussione non è quindi più rinviabile.