Il Bari va sotto di due gol e poi riesce solo a rimediare un pareggio nella sfida interna con il Palermo. Risultato fatale al tecnico Carrera, esonerato dalla società biancorossa per favorire il ritorno in panchina del tecnico Auteri. Il Potenza mette il sigillo sulla salvezza senza passare dai play out grazie al successo casalingo contro il Monopoli per 2-1. Di seguito il report sulle gare della 36^ giornata a cura di Pippo Franzò.
VIBONESE – AVELLINO 2 – 0 (giocata sabato)
Vince la Vibonese con pieno merito sugli irpini per 2 a 0 con un gol per tempo, ottenendo tre punti importanti in chiave salvezza. Per i ragazzi di Braglia, invece, una gara da cancellare al più presto poiché non sono riusciti a riprendere la partita che è iniziata in salita. Uno stop quello dell’Avellino che non compromette la permanenza del secondo posto poiché nelle due ultime gare basta una vittoria per confermare la seconda posizione.
Punti preziosi, invece, per la Vibonese che le permettono di disputare le rimanenti gare con maggiore autostima e con più determinazione per raggiungere la salvezza diretta.
La partita: La gara inizia a ritmi lenti e molto equilibrata fino al 12’, quando Pugliese conclude dal limite dell’area il suo tiro verso la porta di Forte ma l’azione viene fermata per un fuorigioco. Passa un minuto e gli ospiti reclamano un rigore per un contatto in area di Bachini su Aloi, l’arbitro lascia correre. Al 19’ la Vibonese passa in vantaggio con Pugliese che ricevuto palla da Spina a centro area, anticipa un difensore e mette in rete per l’1 a 0. L’Avellino reagisce ma la difesa rossoblù è reattiva e tiene bene. Al 24’ un altro rigore reclamato e non concesso ma stavolta da parte della Vibonese per un presunto fallo di mani di Miceli in area. Al 30’ l’Avellino ci prova con Miceli che su sugli sviluppi di un corner colpisce bene di testa ma Mengoni blocca in due tempi. La Vibonese non si accontenta del vantaggio, e punta alla seconda marcatura, prima al 32’ un bel tiro di Statella è bloccato da Forte, poi al 35’ il giovane Spina tira in porta a botta sicura ma ancora una volta il numero uno ospite respinge la palla. Nel finale del primo tempo un forte tiro dalla distanza dell’irpino De Francesco costringe Mengoni a deviare il tiro. Nella ripresa si continua sulla scia del primo tempo con la Vibonese che cerca la seconda rete, e l’Avellino che stenta ad imporsi nel gioco offensivo. Al 61’ ancora una buona occasione per i ragazzi di Roselli con Laaribi che su punizione centra il palo. Al 64’ un contropiede della Vibonese con La Ragione che poteva concludersi in gol se non ci fosse stato l’intervento in extremis di Illanes a salvare la sua squadra dalla seconda capitolazione. Al 74’ un rigore a favore della Vibonese, per fallo in area di Aloi ai danni di Laaribi, sembrerebbe chiudere in modo definitivo la partita, ma Pugliese dal dischetto si fa respingere il tiro da Forte. Reagisce subito l’Avellino che riesce a prendere due pali nella stessa azione, infatti, il un colpo di testa di Errico sbatte sulla traversa e torna in campo sui piedi di Fella che tira prontamente in porta, ma il suo tiro prende il palo esterno. Gli ospiti ci provano in tutti i modi a riaprire la partita ma ancora una volta Mengoni salva il risultato con un volo plastico sotto l’incrocio dei pali negando il gol a Ciancio.
Assalto finale degli irpini con De Francesco che potrebbe segnare ma Bachini mette in angolo. Qualche secondo prima che l’arbitro fischi la fine dell’incontro al 95’ arriva la seconda rete di Tumbarello. L’azione del gol nasce dal contropiede di Plescia con passaggio a La Ragione che fornisce un ottimo assist in area per Tumbarello che ferma la palla con il destro e tira in porta non lasciando scampo a Forte.
BARI – PALERMO 2 – 2
Il Bari acciuffa il pareggio per i capelli all’ultimo minuto regolamentare con un colpo di testa di Perrotta, contro un Palermo che ha dominato per ben oltre un’ora ma poi ha ceduto ad un Bari confusionario che si è catapultato in avanti, approfittando dell’uomo in più negli ultimi quindici minuti (esce Almici infortunato senza opportunità di ricambio in quanto Filippi aveva effettuato tutte le sostituzioni) per andare a segno al 75’ con Marras, e poi con il difensore ex Pescara.
Il Palermo ha di che rammaricarsi, dopo aver lasciato due punti al Bari, e per non aver saputo portare in porto la vittoria, sfuggitagli nel finale.
Per il Bari è l’ennesima brutta figura al San Nicola. Il tecnico Carrera porta avanti un progetto tecnico lacunoso che di settimana in settimana presenta una squadra con poche idee, e tatticamente prevedibile. Si è perso il secondo ed il terzo posto in classifica, e viene minacciato anche il quarto da Catania e Juve Stabia. Un vecchio detto dice “Si stava meglio quando si stava peggio”, infatti, le novità non sempre portano ad un miglioramento, anzi se le novità non sono suffragate da una ponderata e attenta valutazione si rischia di scivolare sempre più in basso.
La piazza adesso reclama a gran voce il ritorno del tecnico siciliano Auteri sulla panchina biancorossa per potere disputare i play-off con un atteggiamento tattico differente.
Ci giunge notizia proprio in questo momento che Gaetano Auteri è stato richiamato alla guida del Bari al posto di Carrera.
LA PARTITA: L’inizio gara è del Bari che da l’impressione di potere contrastare il Palermo durante il match, e dopo qualche spunto iniziale come al 4’ un cross di Candellone mette in affanno la difesa siciliana, ma il Palermo risponde dopo due minuti con un corner che non da esito positivo. All’8’ grossa chance per i rosanero su colpo di testa di Rauti, Frattali si esibisce in un ottimo intervento mandando la palla in corner. All’11’ il Bari ci prova con Antenucci con un velenoso destro, neutralizzato da Pelagotti in due tempi. Il Bari prende l’iniziativa ma gli ospiti quando ripartono sono pericolosi, e ne danno prova al 22’ con un corner battuto da Floriano che costringe il numero uno barese ad una presa alta. Al 27’ De Rosa prova a sorprendere Frattali dalla distanza ma il portiere devia in angolo. Al 31’ rigore per il Palermo per una trattenuta di Di Cesare in area ai danni di Kanuote, dagli undici metri tira Floriano che spiazza l’estremo difensore del Bari ed è 0 a 1. Il Bari dopo qualche timida reazione, sembra accusare il colpo ed il Palermo si spinge in avanti alla ricerca della seconda rete. Nei minuti finali della prima frazione di gioco, i rosanero mancano due conclusioni al limite nell’area barese, al 41’ con Rauti con un forte tiro ma la palla viene deviata a lato, e al 42’ Kanoute tira di potenza ma sbaglia la mira.
Nella ripresa subito una buona occasione per il Bari al 51’ con Marras che si destreggia bene, entra in area e tira a botta sicura, il numero uno palermitano è bravo a bloccare l’azione. Pressa il Palermo due minuti più tardi con Rauti di testa, e al 55’ arriva la seconda rete per gli ospiti con Santana, entrato nei primi minuti della ripresa al posto di Floriano, che lascia partire un siluro da oltre venticinque metri all’indirizzo di Frattali che si trova impreparato. Secondo gol del Palermo e Bari in difficoltà di gioco e di risultato. Carrera effettua dei cambi per cercare di pungere in avanti ma il Palermo sembra amministrare bene il doppio vantaggio. Al 71’ il Palermo esaurisce tutti i cambi con Saraniti al posto di Rauti. Al 75’ arriva la rete del giovane barese Mercurio che riprende al volo la palla, arrivata da un’azione offensiva dei suoi compagni, e tira in porta, ma una deviazione dei difensori rosaneri inganna Pelagotti, e segna. Dopo qualche minuto Almici si infortuna e deve lasciare il campo, lasciando la squadra in dieci. Il Bari si butta in avanti cercando di sfruttare la superiorità numerica per realizzare la rete del pareggio. All’88’ Marras manca di un soffio la deviazione vincente sotto porta. Due minuti più tardi arriva il gol del pareggio: palla in area e colpo di testa vincente di Perrotta che buca Pelagotti per il 2 a 2. Nei minuti di recupero al 94’ D’Ursi sciupa una buona occasione, tirando in porta in modo sbilenco.
CATANZARO – CATANIA 2 – 0
Il Catania di Baldini non riesce a centrare la quinta vittoria consecutiva ed esce sconfitto dallo stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro, nella parte finale della gara. La squadra di Calabro era priva di almeno cinque titolari causa COVID, e giocava con gente di seconda linea per poter fronteggiare un Catania che si presentava ostico e difficile da contenere. Sul campo la squadra etnea invece si è dimostrata alla fine lenta nella manovra, anche se hanno una buona gestione di palla, ma quasi mai pericolosa per poter impensierire la compagine calabra che ha puntato sull’orgoglio e sul gioco collettivo, attaccando in contropiede. Il Catania ha tenuto fin quando ha potuto ma poi ha ceduto al ritorno dei padroni di casa che sono stati continui ed aggressivi. Le reti sono arrivate al 65’ per opera di Di Massimo, e all’86’ con Baldassin. Il Catanzaro conquista il terzo posto, scavalcando il Bari, mentre il Catania spera nella restituzione dei due punti di penalizzazione, e vincere le ultime due gare, aspettando i risultati del Bari per potere sperare in un quarto posto nella griglia finale dei play-off.
La partita inizia con il Catanzaro subito in avanti ed il Catania a fronteggiarlo a centrocampo. Al 6’ Pinto chiude un’azione dei giallorossi portata avanti da Pierno e Carlini. Al 9’ in avanti con Reginaldo che crossa in area ma il difensore Martinelli mette in angolo. Al 14’ corner per gli etnei, Tonucci manda a lato. Al 20’ Di Massimo tira verso la porta avversaria ma Martinez pare senza difficoltà. Si gioca molto a centrocampo, e mancano le azioni offensive da entrambe le squadre. Al 31’ bella azione di Di Massimo che fa fuori tre avversari, appoggia a Baldassin che sciupa mandando di molto fuori bersaglio. Al 35’ il Catania avanti con Russotto ma il suo tiro non impensierisce Di Gennaro. Al 42’ azione personale di Reginaldo che viene interrotta da Martinelli in angolo. Si conclude il primo tempo con il nulla di fatto. Nella ripresa il Catania parte subito in avanti ma le azioni offensive di Di Piazza e Maldonado non portano al gol. Al 55’ bella azione dei padroni di casa che viene deviata in angolo. Il tecnico del Catania effettua delle sostituzioni per cercare di dare più profondità al gioco offensivo. Al 65’ Curiale, ex di turno, approfitta di un errore di Maldonado e tira prontamente in porta, il portiere ospite blocca. Al 74’ arriva la rete del Catanzaro che sbocca il risultato con Di Massimo che raccoglie un lungo lancio, resiste al ritorno di Calapai e tira in porta da distanza ravvicinata, il portiere spagnolo Martinez viene superato. Sostituzioni per il Catanzaro e per il Catania, e dopo una dozzina di minuti arriva la seconda rete per i padroni di casa: Baldassin supera alcuni difensori etnei, entra in area e scaraventa un forte tiro che buca per la seconda volta l’estremo difensore ospite. Nel Catania saltano gli schemi, e buttano palloni in avanti senza consistenza. I quattro minuti di recupero non cambiano il risultato, e il Catania subisce la prima sconfitta dell’era Baldini.
FOGGIA – PAGANESE 0 – 1
Il Foggia perde in casa contro la Paganese in dieci uomini per oltre un’ora. Forse il peggior Foggia visto in questo campionato, e paragonabile solo alla gara contro l’Avellino ma li c’era l’attenuante della forza dell’avversario, mentre oggi la classifica ci presenta una Paganese in pieno affanno per raggiungere la salvezza diretta, e reduce di tre sconfitte consecutive. La Paganese ha giocato quasi sempre in difesa, e solo su una ripartenza, parla persa da Galeotafiore sulla trequarti, ha permesso alla squadra campana di innescare un contropiede con Mendicino che con un rasoterra a fil di palo riesce a mette alle spalle di Fumagalli dal limite dell’area. Nella prima parte della gara sono poche le emozioni per un gioco frammentario e per niente offensivo da entrambe le squadre. Al 24’ viene espulso Diop per gioco scorretto nei confronti del portiere Fumagalli. Il Foggia non riesce ad approfittare dell’uomo in più, anzi sciupa qualche buona occasione con Garofalo. La Paganese si difende in dieci dietro la linea della palla, e si arriva alla fine dei primi quarantacinque minuti con il risultato di zero a zero. Nella ripresa al 54’ palo di Dell’Agnello conferma la giornata no dei rossoneri che non riescono a chiudere in modo decente un’azione offensiva. I campani riescono a ripartire sugli errori degli avversari, e per poco non vanno in gol al 68’ con Zanini che fallisce a due passi da Fumagalli la più ghiotta delle occasioni per portare in vantaggio la sua squadra. All’80’ su un errore del giovane difensore foggiano ne approfitta Mendicino per segnare il gol del vantaggio ospite. Nei rimanenti dieci minuti il Foggia si fa vedere soltanto per un colpo di testa di Nivokazi fuori misura. Alla fine vince la Paganese, tutto sommato, meritatamente.
CASERTANA – JUVE STABIA 2 – 3
Inarrestabile la Juve Stabia in trasferta poiché ottiene all’Alberto Pinto di Caserta l’ottava vittoria esterna consecutiva. I ragazzi di Padalino vincono il derby con la Casertana poiché si sono portati subito in vantaggio al 7’ con Berardocco che sfrutta un cross di Vallocchia e porta subito in vantaggio le vespe. Al 19’ il raddoppio per gli ospiti con Vallocchia che servito in area da orlando batte Zivkovic. La squadra del tecnico Padalino controlla il gioco, e arriva alla fine del primo tempo con il punteggio di 2 a 0 con la Casertana poco incisiva. Nella ripresa subito vicinissimi allo 0 a 3 per i gialloblù, Orlando non riesce a superare il portiere serbo-olandese Zivkcovic. Il pericolo scuote la squadra di Guidi che va vicino al gol con Castaldo, e poi al 51’ segna con Cuppone, ma neppure il tempo di gioire che Marotta gela gli avversari con la terza rete, scaturita dal preciso passaggio di Fantacci sotto porta. La Casertana non molla e alò 67’ riesce a siglare la seconda rete con Castaldo che in area segna riaprendo di fatto la partita. La Juve Stabia tiene bene in difesa. Nei minuti di recupero la Casertana protesta per un fallo in area da rigore di Mulè su Cuppone, per l’arbitro è tutto regolare. Il quinto posto è assicurato per la Juve Stabia, mentre la Casertana resta all’ultimo posto nella griglia dei play-off a due giornate del termine.
VIRTUS FRANCAVILLA – VITERBESE 0 – 0
Il Francavilla e la Viterbese si dividono la posta in palio non rischiando molto nell’arco della gara. Il punto guadagnato per i pugliesi gli permette di restare al tredicesimo posto, ma ancora non del tutto tranquillo per una salvezza diretta. Le ultime due gare risulteranno fondamentali per i ragazzi di Colombo. Alla Viterbese il punto esterno ha la sua valenza visto che è stato conquistato in trasferta, e il finale di campionato con una vittoria può mettere la squadra laziale in salvo da brutte sorprese. La gara inizia con una buona occasione per Mbende che da buona posizione all’8’ manda fuori. Rispondono i padroni di casa con Vazquez con un gran destro, ma Daga respinge. Al 19’ Nunzella tira di potenza da posizione defilata, il tiro va fuori. Ancora un tiro dell’argentino Vazquez al 28’ e al 38’ quello di Simonelli sono bloccati dai rispettivi portiere, Daga e Costa. Si chiude la prima parte della gara. Nella ripresa ci provano subito i padroni di casa con ancora con il camerunense Mbende al 58’ ma il suo colpo di testa va fuori di poco. Si susseguono azioni da entrambe le squadre ma senza risultato concreto. Si arriva a fine gara con le reti inviolate, e con la divisione dei punti che premia maggiormente la squadra laziale.
TERAMO – BISCEGLIE 2 – 0
IL Teramo vince per due a zero contro il Bisceglie, e conquista tre punti fondamentali per essere dentro definitivamente nella griglia play-off, poiché sono ancorati saldamente al settimo posto a quarantotto punti. Il Bisceglie con questa sconfitta deve abbandonare l’idea di salvezza diretta, e puntare eventualmente a fare quattro punti in più della Paganese, in queste due ultime gare di campionato, per evitare di giocare il ritorno play-out in trasferta, ma l’impresa sembra alquanto difficile visto che la Paganese occupa il terzultimo posto con tre punti in più ed è reduce di un’ottima vittoria allo Zaccaria di Foggia contro i satanelli.
La gara inizia con un buon approccio alla gara da parte degli ospiti. Al 5’ il Bisceglie pericoloso con Sartori che defilato sulla destra lascia partire un forte tiro che viene respinto con i pugni da Lewandowski. All’8’ il gol del Teramo con Bombagi che servito da Ilari fa partire in piena area un forte tiro che va a concludere la sua corsa nell’angolino basso alle spalle di Spurio. Reagisce bene il Bisceglie che per alcuni minuti resta sotto porta avversaria ma le conclusioni sono fuori misura. Il Teramo quando riparte è pericoloso, e al 15’ va vicino al raddoppio con Costa Ferreira che prende il palo a portiere battuto. Ancora in avanti il Teramo con un fendente da venti metri di Arrigoni, il numero uno ospite si salva in angolo. Si gioca con capovolgimenti di fronte ma di azioni pericolose neppure l’ombra. Si arriva agli sgoccioli finali del primo tempo con il solo gol di Bombagi che vede momentaneamente in vantaggio i padroni di casa. Si riprende con un tiro di Maimone al 46’ con palla nettamente fuori. Prova Costa Ferreira, tiro alto. Al 49’ l’intervento di Spurio diventa decisivo poiché ferma un tiro ravvicinato a botta sicura di Ilari. Al 50’ arriva il rigore a favore dei padroni di casa per fallo in area di Sartore ai danni di Santoro. Il tiro di Arrigori spiazza Spurio dagli undici metri. Al 58’ il Bisceglie in avanti con Sartore che crossa per Makota, ma il suo colpo di testa è da dimenticare. Al 62’ gli ospiti potrebbero segnare ma Lewandoswki si oppone alla grande su Mansour e Makota. Al 74’ il Teramo ad un passo dal terzo gol su tiro di Bombagi che viene deviato spiazzando Spurio, la palla va fuori di poco. Si gioca con il Teramo che prova a chiudere la gara con il terzo gol. Il Bisceglie non riesce ad incidere sotto porta avversaria molto, e si arriva alla fine con il Teramo che puo’ festeggiare il settimo posto che gli da diritto a partecipare ai play-off.
POTENZA – MONOPOLI 2 – 1
Vince il Potenza contro il Monopoli per 2 a 1, e conquista la salvezza con due giornate di anticipo, mentre il Monopoli si rammarica per aver perso l’occasione in ottica play-off.
Il Monopoli gioca con un 3-5-2 con Starita e Bunino in avanti, mentre gli esterni sono Tazzer e Liviero. Il Potenza scende in campo con il 4-3-1-2, e mette in campo gli ex Salvemini e Zampa.
Inizia la gara e le emozioni non mancano, al 17’ Bunino va in gol ma la rete viene annullata. Poi passa in vantaggio con due reti a fotocopie il Potenza al 24’ su corner mette in rete Gigli, passano alcuni minuti, e ancora su angolo si ripete Romero per il due a zero. Il Monopoli prova a reagire ma sia Starita che Piccinini concludono senza successo. Nella ripresa al 523’ arriva la rete del Monopoli con Mercadante su rigore, concesso dall’arbitro per fallo in area di Conson ai danni di Paolucci. Partita riaperta ma i cambi effettuati da Scienza servono a poco visto che dalle parti di Marcone arrivano pochi tiri insidiosi. Al 91’ poteva essere il pareggio ma il tiro di Giubre esalta Marcone che effettua la parata salvezza, e lascia inchiodato il risultato sul 2 a 1 per il Potenza.
La partita Cavese – Turris rinviata al 28/04/2021
Ha riposato la Ternana