Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Giuliano ha inviato una nota all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Matera sulla riduzione dei fondi ai servizi per la prima infanzia. Di seguito la nota integrale.
Egregio Assessore,
faccio seguito alla mia precedente nota Prot. n. 2260/C del 15.04.2021 indirizzata al Sindaco del Comune di Matera relativa alla decisione dell’intestata Amministrazione di ridurre le risorse da destinare al welfare per la conciliazione che avrà ripercussioni notevoli sulle famiglie che, oggi più che mai, sono costrette a conciliare cura dei figli, lavoro, ecc.
Nella succitata nota ho evidenziato come in Basilicata operano diverse realtà che costituiscono il “Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita a sei anni”: realtà pubbliche e anche asili nido privati (0/3 anni) e/o con gestione affidata dai comuni e delle scuole paritarie dell’infanzia (3-6 anni).
Il servizio svolto dalle istituzioni educative, private e non, è sentito e ritenuto dalla cittadinanza fruitrice come essenziale per consentire ai genitori dei bambini di poter lavorare avvalendosi di una struttura professionale e specializzata a cui affidare i propri figli. Il servizio è costituito, infatti, da una gestione complessa dove una pluralità di soggetti sono messi in campo per garantire il benessere psico-fisico dell’infante. Rappresenta, pertanto, un servizio di supporto alle famiglie, per rispondere ai loro bisogni sociali, affiancandole nei loro compiti educativi, facilitando l’accesso della donna al lavoro e promuovendo la conciliazione delle scelte professionali e familiari di entrambi i genitori in un quadro di pari opportunità.
In qualità di Garante dell’infanzia e dell’adolescenza ho elaborato, già nel 2016, due proposte in materia di servizi educativi per i bambini di età compresa tra 0 – 6 anni che prevedono un sistema integrato di servizi educativi di qualità non disgiunto dal giusto riconoscimento economico per gli operatori del settore. Le propostesono state elaborate con la condivisione e il coinvolgimento di diversi Comuni, tra cui quello di Matera.
Bisogna creare le condizioni per dare a tutti i ragazzi pari opportunità nel mettere a fuoco i propri talenti. Per fare ciò bisogna costruire un sistema che riconosca e valorizzi a pieno il valoreeducativo delle diverse strutture formative rivolte alle bambine e ai bambini italiani fino ai 6 anni di età.
Lo stesso Ministero dell’istruzione, con la predisposizione delle Linee pedagogiche, sta andando in questa direzione: il decreto legislativo n. 65 del 13 aprile 2017 ha, difatti, previsto la costruzione di un sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni con la finalità di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità sociali, cognitive, emotive, affettive, relazionali in un ambiente professionalmente qualificato, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, sociali e culturali.
La decisione di ridurre le risorse da destinare ai servizi educativi alla prima infanzia non ha trovato la condivisione delle famiglie materane e degli asili nido accreditati della Città di Matera che hanno promosso una mozione.
Alla luce di ciò, chiedo un incontro urgente con tutti gli attori interessati per il superamento della problematica denunciata.
Distinti saluti.