Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, con il supporto dei militari delle Stazioni Carabinieri di Potenza e Tito, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di una misura cautelare in carcere, disposta dal GIP di Potenza, nell’ambito dell’operazione denominata “Happy Ending”.
Le investigazioni, hanno portato all’emissione di 1 provvedimento cautelare di custodia in carcere in ordine alle ipotesi di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
La persona destinataria dell’ordinanza è Benito Giuseppe Montano classe 1976, cittadino italiano residente a Potenza.
L’attività investigativa ha permesso di acquisire, in ordine all’indicato reato, gravi indizi di colpevolezza a carico del Montano predetto indagato gestore di un centro massaggi denominato “Soul and body” ubicato in un appartamento sito in un condominio in Tito Scalo.
In particolare, dalle indagini, risultava, a livello di gravità indiziaria, che l’indagato, quotidianamente, fissava gli appuntamenti con numerosi clienti a cui illustrava, all’interno del predetto appartamento, la effettiva natura dei massaggi che venivano offerti. Tutto ciò dopo che venivano pubblicati annunci che venivano inseriti sul sito online www.bakeka.it. Tali annunci — invero già piuttosto espliciti – pubblicizzavano i servizi offerti dalle ragazze impiegate dal Montano, specificando che si trattava di massaggi tantrici con tanto di foto allegate, dal chiaro contenuto erotico.
Nel corso dell’attività d’indagine si aveva, altresì, modo di acclarare che il Montano favoriva e sfruttava l’attività di prostituzione di circa 10 donne di varie nazionalità: italiane, rumene e cubane che presso il predetto centro, praticavano ai clienti massaggi dal contenuto erotico sfocianti in atti di natura sessuale.
Le indagini, sviluppate sia tramite l’escussione dei clienti che tramite attività tecnica, hanno consentito di:
– confermare l’ipotesi investigativa acclarando che i clienti fossero preventivamente a conoscenza dell’illecita attività svolta nel centro massaggi; ricostruire compiutamente le modalità di gestione da parte del Montano, evidenziando al contempo l’attività di sfruttamento della prostituzione altrui; accertare sia lo svolgimento di prestazioni sessuali praticate dalle prostitute gestite dal Montano che la circostanza che il pagamento di tali prestazioni avveniva direttamente a mani del Montano ovvero di una persona di sua fiducia, risultando così dimostrata, a livello di gravita indiziaria, la gestione organizzata dell’intera attività.
Il GIP di Potenza, inoltre, su richiesta di questo Ufficio disponeva il sequestro preventivo dell’immobile in cui svolgeva l’illecita attività descritta, sicchè i Carabinieri, all’esito delle attività di esecuzione della misura cautelate personale, provvedevano ad apporre i sigilli all’appartamento in questione.