L’occupazione di suolo pubblico gratuita resterà valida fino al 30 giugno prossimo. E’ l’impegno che gli assessori comunali al Bilancio, Arcangelo Colella, alle Attività Produttive, Giuseppe Digilio, e alla Mobilità Sostenibile, Raffaele Tantone, hanno assunto nel corso di un incontro con i rappresentanti di Confesercenti.
Il provvedimento del Governo che dal 26 aprile consente l’attività di ristorazione all’aperto, infatti, permette di studiare e introdurre modalità in grado di favorire la ripresa delle attività che si possono svolgere anche all’aperto. Sarà altresì possibile richiedere di estendere la zona in cui collocare tavolini e sedute per garantire il distanziamento sociale previsto dalle norme, oltre che davanti e ai lati del locale, anche, laddove non fosse possibile, al di là della strada nelle immediate vicinanze del locale.
L’autorizzazione sarà concessa nel rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada e del transito dei mezzi di soccorso.
La richiesta di occupazione del suolo pubblico potrà avvenire attraverso una procedura semplificata. Sarà sufficiente, infatti, inviare una Pec all’indirizzo comune.matera@cert.ruparbasilicata.it per richiedere: il rinnovo dell’occupazione di suolo pubblico già autorizzato nel 2020, allegando un’autocertificazione; l’ampliamento di suolo pubblico, allegando autocertificazione e planimetria degli spazi che si intendono occupare, ed eventuale nulla osta da parte di altri esercenti nel caso si volessero utilizzare spazi antistanti ad altri esercizi commerciali. Per il vaglio delle istanze sarà necessario un tempo di tre giorni.
Per le nuove richieste di occupazione di suolo pubblico, è necessario allegare autocertificazione, planimetria ed eventuale nulla osta per gli spazi antistanti ad altri esercizi commerciali. Sette giorni, il tempo necessario per ottenere la risposta.
“Abbiamo ritenuto opportuno favorire la ripresa delle attività commerciali nel rispetto delle norme anti-contagio – affermano gli assessori Colella, Digilio e Tantone -, affinché l’emergenza sanitaria non abbia ripercussioni economiche ancora più pesanti. Lo snellimento delle procedure, i tempi ridotti per il rilascio delle autorizzazioni e l’esenzione del pagamento della Cosap rappresentano una modalità per sostenere la ripresa del commercio e della ristorazione in particolare. L’auspicio – concludono – è quello di restituire gradualmente a cittadini e visitatori la possibilità di tornare a vivere la città negli spazi aperti, in questa fase di ripartenza dopo la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria”.