Nel primo trimestre dell’anno in Basilicata sono state riconosciute circa 5,4 milioni di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria che si riferiscono quasi interamente alla causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’. Ad evidenziarlo è la Uil Basilicata citando il Report mensile di aprile dell’Inps. Alle ore di cig ordinaria vanno aggiunte 1,6 milioni di ore sui Fondi Solidarietà, 1,3 milioni di ore di cig in deroga e circa 143mila ore di cig straordinaria.
“I dati – commenta il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli – rafforzano la richiesta che la Uil ha presentato al Ministro Orlando di prorogare il blocco dei licenziamenti, tenuto conto anche del fatto che lo stato di emergenza sarà prolungato sino al 31 luglio. Su questo punto, abbiamo registrato una posizione contraria di Confindustria. Abbiamo poi chiesto al Ministro di valutare l’obbligatorietà per le aziende di utilizzare le 12 settimane di cassa integrazione a loro disposizione, prima di avviare qualsiasi procedura.
Per mettere adeguatamente in protezione i lavoratori lucani e contestualmente avviare le azioni per la ripresa – aggiunge Tortorelli – è fondamentale procedere alla riforma degli ammortizzatori sociali indicando un modello di natura universale che amplia le tutele a tutti i lavoratori e a tutte le aziende a prescindere delle dimensioni aziendali.
Le tutele in costanza di rapporto di lavoro continueranno ad essere garantite dalla Cassa integrazione, sia Ordinaria che Straordinaria, con piccoli ma importanti ritocchi che hanno l’obiettivo di renderle più fruibili e robuste a partire dalla reintroduzione nel nostro ordinamento della Cigs per cessazione.
Inoltre la Naspi è una misura che va necessariamente irrobustita per agevolare ed accompagnare i lavoratori e le lavoratrici nella transizione da un posto di lavoro ad un altro e, inoltre, vanno allungate le durate per i lavoratori più anziani che incontrano le maggiori difficoltà nella ricollocazione.
Per la Uil – conclude Tortorelli – è necessario un sistema universale che sia in grado di dare a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori una prestazione dignitosa di sostegno al reddito. Bisogna, però, tener conto delle specificità dei singoli comparti e delle differenti esigenze di tutela, valorizzando la bilateralità che ha lavorato bene come stanno dimostrando in questa difficile crisi i Fondi di Solidarietà dei settori Artigianato e Somministrazione”.