La necessità di riavviare, su basi nuove, la cooperazione tra Europa e Africa e nello specifico tra Italia e Angola è stata ribadita dal presidente della Camera ItalAfrica Alfredo Cestari che ha partecipato ad un webinar internazionale al quale sono intervenuti, tra gli altri, Maria De Fatima Domingas Jardim, ambasciatrice della Repubblica dell’Angola in Italia e l’Ambasciatore Italiano in Angola Cristiano Gallo, oltre a titolari di grandi imprese italiane e esperti.
La crescita di centralità dell’Africa – ha sottolineato Cestari – non è semplicemente un potenziale tema del futuro, ma una realtà che ha già iniziato a prendere forma. Anche in periodo di pandemia, l’Africa sta del resto facendo i suoi sforzi per ripristinare uno scenario più positivo per lo sviluppo. L’Europa, il nostro Paese e gli imprenditori italiani fanno bene dunque a puntare sui mercati africani tra i quali quello angolano presenta grandi opportunità in tutti i settori. L’Angola ha compiuto passi concreti con la nuova legge per l’agevolazione di investimenti e programmi operativi sostenuti dall’Agenda nazionale 2020/2025. La Camera di commercio sta attivando tutti i canali indispensabili per avviare un tavolo di confronto con questi paesi che veda protagoniste le imprese del Sud sollecitando il sostegno e il coordinamento dei ministeri del sud, dello sviluppo economico, del turismo e degli esteri.
Il presidente di ItalAfrica ricordando la Giornata Mondiale della Terra, che quest’anno ha avuto come tema centrale il ripristino degli ecosistemi in pericolo, ha riferito che nel settore delle energie rinnovabili e in quello più in generale della tecnologia per l’Angola ci sono programmi specifici in fase di progettazione per iniziativa del suo Gruppo che opera già da molto tempo in diversi Paesi Africani. Progetti – ha spiegato – che hanno filiere di attività per imprese anche piccole e medie e per professionisti. Noi come Camera – ha detto ancora Cestari – ci occupiamo di fornire assistenza e consulenza agli imprenditori che intendono investire accompagnandoli in ogni fase. Diventa però urgente che anche le istituzioni dei due Stati facciano altrettanto come la finanza e le banche, anche se oggi gli investitori più che di credito hanno bisogno di coraggio e di acquisire la consapevolezza che aiutando l’Italia a trovare nuovi mercati si aiutano Paesi e popoli africani.
L’Angola è il terzo partner commerciale sub-sahariano dell’Italia, dopo Sud Africa e Nigeria. I principali interessi economici dell’Italia in Angola sono legati all’esplorazione e allo sfruttamento di petrolio. Di recente nuovi accordi sono stati sottoscritti dall’ad Eni Claudio Descalzi che ha incontrato il presidente del Paese africano, João Gonçalves Lourenço, per fare il punto sull’andamento delle attività del gruppo italiano nel Paese e valutare i nuovi ambiti di cooperazione. Dal 2018 ad oggi, la strategia esplorativa in Angola ha permesso al gruppo di scoprire oltre due miliardi di barili di olio .
Cestari ricorda che negli anni passati è stata organizzata la visita in Val d’Agri di una delegazione diplomatica dell’Angola per discutere del progetto “sinergie per l’Africa” che la Camera ItalAfrica sta sviluppando, progetto multi settoriale e che coinvolge diversi Paesi, sui settori energia, agricoltura, infrastrutture, formazione tra l’Europa e il continente africano. In quell’occasione sono state coinvolte imprese locali e nazionali.
“Abbiamo deciso di intervenire – ha proseguito il numero uno della Camera di commercio ItalAfrica – guardando al sud del mondo affinché si mettano sul tavolo risorse economiche, competenze e sinergie. E’ necessario farsi trovare pronti in vista delle riaperture delle frontiere per creare nuove opportunità di sviluppo e investimento per le aziende italiane in grado di creare valore sull’altra sponda del Mediterraneo in particolare nei settori della mobilità aerea, la siderurgia, l’energia, il turismo con reciproci vantaggi».