Maurizio Bolognetti, corrispondente di Radio Radicale e segretario di Radicali Lucani (in sciopero della fame a oltranza dalle 23.59 del 14 aprile): “Attendiamo con ansia l’istituzione della Precog. Lo sciopero della fame prosegue ad oltranza. Al Ministro Lamorgese ribadisco che non intendo rispettare l’art. 9 del Decreto riaperture”. Di Seguito la nota integrale.
Che paese è un paese in cui le più alte cariche dello Stato litigano su un’ora di coprifuoco? A cosa stiamo assistendo? Quanta assuefazione abbiamo sviluppato alla compressione di diritti, libertà e violazioni del dettato costituzionale in questi 15 mesi? Ha davvero un senso proseguire con la militarizzazione della penisola?
E’ vero o no che sempre più l’emergenza sanitaria viaggia a braccetto con una gravissima emergenza democratica? La mia risposta la conoscete. L’emergenza sanitaria è stata una sorta di innesco che ha aggravato una pregressa emergenza democratica.
Mentre dotti, medici e sapienti continuano ad esercitarsi nel covid mastermind, centinaia di migliaia di esercizi commerciali hanno chiuso i battenti, cresce la povertà assoluta e di pari passo crescono le file fuori agli sportelli della Caritas. E lor signori cosa fanno? Litigano su un’ora di coprifuoco e producono amenità come quelle contenute nell’art. 2 del cosiddetto “decreto riaperture”. Ci dicono che possiamo spostarci in quattro per recarci, testuale, in “abitazioni private abitate”. E già, perché di solito gli italiani escono per recarsi in abitazioni disabitate. Devono averci scambiato per topi d’appartamento.
La salute? L’hanno tutelata? Come? Quanti ne hanno ammazzati con i loro errori? Quanta conoscenza ci hanno negato? Siamo certi che tutti i decessi attribuiti al Sarscov2 siano stati provocati dal Sarscov2? Quante informazioni ci hanno negato?
Quanta gente è morta e morirà a causa della gigantesca domanda di salute negata?
Perché i protocolli e le linee guida sono gli stessi adottati 14 mesi fa?
Perché nulla hanno fatto per ridare dignità vera al Servizio Sanitario Nazionale e rafforzare la medicina del territorio?
Perché introdurre un obbligo su vaccini di cui sanno ancora troppo poco? Perché creare cittadini di serie A e cittadini di serie B?
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta poche ore fa, hanno confermato e ratificato l’insano proposito di introdurre i cosiddetti “certificati verdi”. Un provvedimento, quest’ultimo, lo ribadisco, discriminatorio, insensato e con palesi finalità coercitive.
La verità è che a questo punto siamo davvero a un passo dalla “Stella gialla” e dai ghetti.
Un solo cambiamento: l’art. 10, della bozza circolata nelle ore che hanno precedutoil Consiglio dei Ministri del 21 aprile, è diventato art. 9.
Che dire se non che ritengo necessario continuare ad alimentare la fame di verità, democrazia, libertà, giustizia sociale. Onorate, se vi riesce, il diritto umano alla conoscenza.
Monta in questo Paese un dato di disfacimento sociale, economico, politico e istituzionale. Mentre attendiamo con ansia l’istituzione della “Precog” raccontata in Minority Report, non posso che ribadire al Ministro Lamorgese e al Presidente Draghi che non intendo rispettare il fu articolo 10 del decreto Covid, oggi diventato articolo 9.
Signor Ministro Lamorgese, al fine di evitare equivoci, torno a ribadirle che intendo battere la strada della disobbedienza civile.
Nelle prossime ore comunicherò come intendo celebrare il 25 aprile che non c’è.
Un grazie, mi sia consentito, voglio rivolgerlo a Sergio Mantile che oggi (23 aprile) per 24 ore digiunerà a sostegno dell’iniziativa in corso. Grazie, Sergio, per questo riconoscersi e per questa condivisione. Grazie per le parole che hai inteso rivolgermi e grazie a chi, come la mia compagna Teresa Sirianni, illumina giornate spesso un po’ buie.
Alea Iacta Est!