Amaro ritorno per mister Auteri sulla panchina del Bari. Nella trasferta di Torre del Greco la squadra biancorossa si fa umiliare anche dalla Turris. Pareggio senza reti per il Potenza sul campo della Paganese. Di seguito il report sulla 37^ giornata a cura di Pippo Franzò.
TURRIS – BARI 3 – 0
Il ritorno di Auteri in panchina al posto di Carrera ha confermato che il problema non sta nell’allenatore ma esclusivamente nei giocatori che ancora una volta sono scesi in campo privi di mordente, apatici e senza il giusto impegno per affrontare l’avversario. Ad un primo tempo mediocre dei biancorossi, ne è seguito un secondo ancora privo di ogni significato offensivo per tentare di conquistare i tre punti che gli avrebbero permesso di blindare il quarto posto, e concentrarsi sui play-off con una giornata di anticipo. I giocatori in campo hanno svolto il loro compito, una volta in possesso palla, innescando una serie di passaggi che inevitabilmente cozzavano contro l’attenta difesa corallina, senza andare oltre. A nostro modo di vedere, il tecnico siciliano ha trovato la squadra ancora più sfilacciata, senza testa e senza gambe, di come l’aveva lasciata. Auteri non può fare miracoli, ma può cercare di continuare il lavoro dove era stato interrotto, anche se purtroppo con il tecnico precedente la squadra ha perso l’orientamento tattico a furia di cambiare modulo prima di entrare in campo e durante le gare, imbrigliando il gioco e la mente dei giocatori. Il risultato è che la squadra pasticcia in ogni zona del campo. La difesa non sa marcare, arrivano sempre in ritardo sulla palla, vedi il primo gol di D’Ignazio con Semenzato che davanti al difensore corallino non riesce a rinviare per primo la palla. Pure la seconda rete subita al 51’ da Loreto vede la difesa pugliese in bambola, dando spazio e tempo al difensore napoletano di prendere la mira e tirare indisturbato a rete. La terza rete al 92’ è un piccolo capolavoro dell’attaccante della Turris Alma che in area salta i giocatori come birilli e da posizione decentrata elude Frattali in uscita e mette in rete nel palo più lontano. Adesso si punta all’ultima gara interna contro il Bisceglie per tenersi il quarto posto ma come al solito si parte dal fatto che basta solo un punto per conservare il quarto posto, ma purtroppo cosi non va bene, la squadra deve entrare in campo per vincere, altrimenti alla fine non raccoglierà niente. Il calcio è questo, non è scritto da nessuna parte che il più forte, sulla carta, debba per forza vincere sul più debole. Di David e Golia il calcio ne ha fatto vedere molti, giganti caduti ai piedi del piccolo avversario. Cosa conviene in questi casi? Girare pagina, chiudere questo campionato all’ultima giornata, e riaprirne un altra per i play-off, dimenticando le trentotto gare, e concentrandosi sul mini-campionato che si dovrà affrontare perché alla fine si parte tutti alla pari.
AVELLINO – TERAMO 0 – 0
L’Avellino dopo un duro e costante inseguimento al secondo posto, si è giocato tutto nella gara interna contro il Teramo. Chiude l’incontro a rete bianche, e perde quel secondo posto tanto agognato, in un attimo, visto che il Catanzaro con la vittoria a Viterbo lo raggiunge in classifica, e per la differenza reti migliore nelle sfide dirette, si piazza al secondo posto ad una sola giornata dal termine. Dopo dieci vittorie interne dei lupi, crolla sul filo di lana in casa contro la squadra di Paci, che si trova ampiamente salda in zona play-off.
La cronaca è avara di note importanti, infatti è nell’area lo 0-0 sin dalle prime batture. La prima vera occasione da rete è del Teramo che al 16’ con Birilgea che dalla fascia destra riesce a penetrare in area per far partire un fendente che si perde sul fondo di poco. Al 34’ risponde l’Avellino con il suo ariete Maniero è murato da un difensore che manda in angolo. Si va avanti fino alla fine del primo tempo con sporadiche azioni di alleggerimento, e con tiri da lontano che non inquadrano la porta. Nella ripresa al primo minuto l’Avellino subisce un’iniziativa dell’attaccante ghanese Kyeremateng, il suo tiro costringe Forte ad esibirsi in un intervento salva-risultato. Al 64’ D’Angelo su un forte tiro diretto in porta trova il corpo di Trasciani che ne rallenta la potenza, e l’azione sfuma. Due minuti più tardi Tito mette in area per Maniero che di testa impegna seriamente Lewandowski. Al 72’ gran botta di destro dell’avellinese De Francesco, ma nulla di fatto. Il forcing finale dei lupi è sterile e disordinato, tanto che Braglia butta nella mischia Bernadotto, Errico e Fella ma la musica non cambia, ma potrebbe cambiare del tutto se ad un minuto dalla fine regolamentare Fella a meno di mezzo metro dalla porta difesa dal portiere polacco non si divorasse un gol fatto.
PALERMO – CAVESE 3 – 2
Il Palermo vince contro la Cavese alla sagra degli errori per entrambe le squadre. La Cavese ha cercato di giocarsela fino all’ultimo ma troppi errori marchiani in difesa hanno permesso al Palermo, anche lui non esente da topiche, di vincere la partita, e portarsi al settimo posto. La Cavese saluta e va direttamente in serie D per via di un regolamento che condanna l’ultima in classifica, senza appello ai play-out, se il distacco con la penultima è di 8 punti.
La partita: Subito in avanti i rosanero con Valente al 3’ che mette un traversone in area, Rauti e Doda non arrivano alla deviazione. Al 6’ buona azione del Palermo con Floriano che fallisce il bersaglio per poco. Dal gol mancato al gol fatto per la Cavese per opera di Bubas che al 9’ sfrutta un madornale errore di Accardi, e con un poderoso destro trafigge Pelagotti. Al 16’ la Cavese prende la traversa con il numero uno palermitano fermo. Al 19’ Kanotè sciupa da pochi passi il raddoppio, palla in corner. Al 27’ il Palermo perviene al pareggio con Lancini che riprende una respinta del portiere e mette in rete. Passano alcuni minuti ed il Palermo va in vantaggio con Valente al 31’ che sfrutta il lancio di De Rosa in area con la palla che colpita di piatto supera il portiere Russo appena entrato da un minuto al posto di Kucich infortunato. Al 39’ sventola di De Rosa che termina di poco alto. Al 45’ Floriano su servizio di Valente sfiora la terza rete. Nella ripresa al 54’ la Cavese va vicino alla seconda marcatura con Senesi che si fa ipnotizzare da Pelagotti. Doda per ben due volte punta la difesa ospite ma conclude male. Al 76’ la Cavese si spinge in avanti, e con Matera mette in rete il gol che riapre la partita: 2 a 2. Il Palermo attacca, non si arrende e all’82’ trova la terza rete con Rauti che servito da Luperini da pochi passi non sbaglia :3 a 2 per il Palermo. Passano i minuti con il Palermo che attacca, la Cavese risponde con l’esperto De Rosa ma alla fine dei tre minuti di recupero, il triplice fischio dell’arbitro fa esplodere la gioia dei giocatori di casa per una vittoria importante ai fini della classifica. Per la Cavese è notte fonda, si va in serie D.
VITERBESE – CATANZARO 0 – 2
Partita che ai punti avrebbe sicuramente vinto la Viterbese ma alla fine il Catanzaro mette per ben due volte la palla in rete alle spalle di Daga e si porta a casa tre punti ed un secondo posto insperato. L’inizio gara è tutto dei padroni di casa che attaccano subito al 6’ con Tassi che sbaglia il tiro vincente sotto porta avversaria. Al 12’ Camilleri va in gol ma la rete viene annullata per fuorigioco. Si fa vedere il Catanzaro al 15’ che su palla inattiva, punizione di Curiale, prende il palo con Daga battuto. Al 20’ la Viterbese reclama un rigore per una presunta respinta di braccio di Pierno in piena area, l’arbitro lascia correre. È sempre Tassi ad avere le occasioni migliori per segnare ma anche questa volta al 21’ sciupa clamorosamente davanti a Di Gennaro. Si susseguono
gli attacchi dei padroni di casa con qualche risposta senza esito dei ragazzi di Calabro. Si arriva alla fine del primo tempo con le reti inviolate. Nella ripresa in 25’ Di Massimo spegne le velleità dei laziali con una doppietta, e porta tre punti d’oro al Catanzaro che va al secondo posto grazie alla differenza reti nei confronti diretti con gli irpini.
MONOPOLI – TERNANA 2 – 4
La Ternana non fa sconti a nessuno, e questa volta a farne le spese è il Monopoli di Scienza che se pur due volte in vantaggio ha dovuto piegarsi alla supremazia di gioco dei singoli giocatori avversari per un 4 a 2 che non lascia nessun alibi. La sconfitta dei biancoverdi non racchiude nessuna complicazione per la salvezza, poiché è stata raggiunta con una giornata di anticipo.
La Ternana non conosce ostacoli, e intende terminare questo campionato all’insegna della correttezza sportiva, giocando con impegno le gare fino all’ultima giornata.
Le Fere ritornavano da una giornata di riposo ma la grinta, il gioco, e le giocate dei singoli giocatori sono come ad inizio campionato, nonostante la partenza non è iniziata a buoni ritmi. Il Monopoli che sperava ad un calo della Ternana per cercare di conquistare i tre punti e strizzare l’occhio ai play-off, si è dovuta accontentare della salvezza anticipatamente. Dopo 9’ si fa vedere la Ternana con Falletti che da fuori area saetta a rete, risponde Taliento con una strepitosa parata. All’11’ Partipilo su un’azione davanti alla porta, invece di tirare a botta sicura, passa la palla a Ferrante che sbaglia in modo clamoroso. Ci prova il Monopoli con Soleri ma ribatte Suagher. Al 21’ va a segno il Monopoli con Bunino che dagli sviluppi di un corner mette di testa in rete per il vantaggio dei biancoverdi. Ancora avanti i padroni di casa che sfiorano subito il raddoppio, para Iannarelli. Accelera la Ternana e dopo qualche azione non chiusa bene sotto porta, al 38’ raggiunge il pareggio grazie ad un rigore assegnato per fallo su Falletti in area da parte di Riggio. Dagli undici metri lo stesso uruguaiano segna la rete dell’1 a 1. L’inizio ripresa vede ancora il Monopoli in vantaggio con la rete, ancora di Bunino, al 51’ che sfrutta un’incertezza del duo Suagher-Iannarelli. L’attaccante Bunino è in giornata di grazia, e per ben due volte va vicinissimo alla tripletta che gli viene negata da due ottimi interventi di iannarelli. Poi lo show della Ternana che, grazie ai giocatori di classe capovolge il risultato con tre gol di ottima fattura di Furlan al 60’, di Partipilo al 64’, e nei minuti di recupero, al 95’, chiude la quaterna Torromino.
JUVE STABIA – FOGGIA 3 – 0
Le vespe fanno un solo boccone del Foggia che lo liquidano con un gol nella prima frazione di gioco di Borrelli, e nella ripresa ci pensa a mettere il risultato in cassaforte il bomber Marotta con una doppietta in fotocopia. Un primo tempo equilibrato anche se si sono affrontate le due squadre ad alti ritmi. Al 5’ gol annullato al Foggia con Baldè per fuorigioco. Al 15’ la Juve Stabia passa in vantaggio con Borrelli. La reazione del Foggia porta ad una doppia occasione da rete a D’Andrea e Curcio. Il gioco passa nei piedi dei centrocampisti di Padalino, e le azioni da rete sono firmate dal sempre presente Marotta. Nella ripresa il gioco è diretto dalle vespe che vanno in gol con Marotta al 52’ e al 64’ che di fatto chiude l’incontro. Il Foggia cerca di reagire ma i padroni di casa si sono superati mettendo in atto una gara offensiva di prim’ordine con un direttore di orchestra che risponde al nome di Alessandro Marotta, arrivato a quota dodici nella classifica dei cannonieri. Le due squadre hanno consolidato la loro partecipazione ai play-off ma sicuramente l’andranno a disputare con spirito diverso, e con una condizione tecnico-atletica differente, anche se la lotteria dei play-off non lascia niente di scontato. Puo’ andare in serie B chi arriva dal decimo posto nel suo girone, e fallire la promozione alla prima gara la squadra che ha ottenuto un ottimo piazzamento.
BISCEGLIE – VIBONESE 1 – 0
Il Bisceglie vince per 1 a 0 con un gol di Mansour al 21, ed accede matematicamente ai play-out dove incontrerà la Paganese. La Vibonese, nonostante la sconfitta è salva. Gara giocata con grinta e caparbietà dal Bisceglie che alla fine raccoglie i tre punti che gli permettono di respirare nell’ultima giornata di campionato, e di prepararsi nella gara extra session con la Paganese, incontro non proprio facile. La Vibonese non ha disputato una buona gara ma alla fine ha raggiunto l’obiettivo salvezza senza far soffrire i propri tifosi all’ultima di campionato. La gara prende corpo al 17’ con Parigi che tira da buona posizione ma la palla sorvola la traversa. Al 21’ arriva la rete del Bisceglie grazie al gol di Monsour che anticipa l’uscita di Mengoni. La Vibonese si fa vedere al 23’ con Pugliese che colpisce la traversa dalla distanza. Nella ripresa al 47’ ottima girata di Rocco verso la porta difesa da Mengoni che risponde alla grande, bloccando il tiro. La gara va avanti con i padroni di casa che hanno il pallino del gioco, mentre la Vibonese non riesce ad uscire dalla difesa. Al 63’ Vergare gira di testa ma la palla è alta. Ancora Pugliese al 68’ dalla distanza ma Spurio è attento e para. All’87’ il centrocampista della Vibonese Pugliese si fa espellere per fallo da ultimo uomo su Mansour. I cinque minuti di recupero non cambiano il risultato, ed in campo possono gioire entrambe le squadre poiché hanno raggiunto entrambi il loro obiettivo. La Vibonese si è chiamata fuori dai play-out, mentre più sofferto sarà quello del Bisceglie poichè la salvezza la deve giocare disputando play-off.
CATANIA – CASERTANA 3 – 0
Il Catania rialza la testa dopo la scoppola di Catanzaro, e continua a macinare vittorie con in panchina il tecnico Baldini. Si è arrivata alla quinta vittoria su sei gare, un quinto posto quasi insperato con la gestione tecnica precedente, e buona gara disputata contro un avversario importante come la Casertana, che nonostante la sconfitta resta al decimo posto per disputare i play-off. La partita vede subito in avanti il Catania al 3’ con cross di Calapai, para il portiere. Un minuto dopo tiro di Golfo e palla fuori. Al 10’ arriva la rete del Catania per opera di Calapai che manda in area, ad Avella gli rimballa la palla e si deposita in rete, in pratica un’autorete. Al 22’ ancora il Catania in avanti, il tiro di Welbeck viene parato da Avella. Pressione del Catania con la Casertana intenta a difendersi, ma nulla puo’ al 35’ quando Reginaldo mette a segno la seconda rete con un forte tiro all’incrocio dopo aver saltato il suo diretto avversario. Nella ripresa al 55’ il Catania prende il palo su punizione di Maldonado. Si vedono gli ospiti con Bordin dalla distanza, para Martnez. Al 70’ doppi cambio della Casertana per cercare di perforare la difesa etnea. Al 76’ arriva la terza rete del Catania con Giosa che di testa trafigge Avella su perfetto corner battuto da Dall’Oglio. Si chiude l’incontro con una vittoria merita del Catania in casa, l’ultima di campionato i ragazzi di Baldini giocheranno a Foggia.
PAGANESE – POTENZA 0 – 0
La Paganese con il pareggio contro il Potenza riesce a tenere le distanze con il Bisceglie, e rimanda la salvezza ai play-off. Il Potenza raggiunge la salvezza con due turni di anticipo, e chiude l’ultima di campionato (domenica osserverà un turno di riposo) con una bella prestazione. Nonostante il pareggio, avrebbe sicuramente meritato di vincere per aver sfoggiato un ottimo gioco, e per aver preso due pali nell’arco dell’incontro. Infatti le occasioni migliori durante la partita li hanno avuto i ragazzi di Gallo, mentre la Paganese si è limitata a controllare la partita, facendo intendere che il pareggio poteva essere visto come un importante risultato positivo. Le due squadre vanno all’intervallo a rete inviolate. Nella ripresa la Paganese si fa vedere in avanti in due occasioni, con Zanini prima con un forte tiro che viene respinto da Marcone, e ancora con il difensore azzurro stellato con un colpo di testa. Dopo la mezz’ora Carotenuto con un tiro di potenza, manda alto. Raffini nei minuti finali tenta la via della rete ma trova Marcone sempre attento a salvare la porta della sua squadra.
Ha riposato il Francavilla.