Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e legalità in una nota fa il punto sull’impiantistica che riguarda il riciclo dei rifiuti solidi urbani. Di seguito la nota integrale.
Abiusi (Ambiente & Legalità): “Piattaforma integrata di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi sita in località “La Martella” del Comune di Matera.
In un intervento abbiamo affrontato il tema della raccolta dei rifiuti solidi urbani in città ed i riflessi relativi ai costi. Facemmo con altro intervento la storia della infrazione comunitaria che ha riguardato 23 discariche lucane delle quali ad oggi 9 sono ancora in infrazione e tra queste la discarica di La Martella-Matera. Il bando di gara per la bonifica di questa ultima è stato indetto per 8,015 Meuro ed è stato aggiudicato da Invitalia ad un raggruppamento temporaneo di imprese con un ribasso del 16,14% , il ribasso ha concorso alla formazione del punteggio solo per circa il 13%, il resto del punteggio è andato all’offerta tecnica, come è giusto che fosse. Adempiute le operazioni preliminari i lavori saranno assegnati non oltre la fine del mese di Maggio e dureranno al massimo un anno. I lavori consisteranno nella rimozione del sovrabbanco , nella chiusura definitiva del terzo e quarto settore della discarica, nella sistemazione del primo e secondo settore con esclusione del capping finale che dovrà essere effettuato con altra piccola gara a parte utilizzando parte delle risorse disponibili rivenienti dal ribasso. Verrà installato un impianto mobile per il trattamento del percolato e che servirà anche per la gestione post- mortem della discarica. Ad operazioni compite e con le risorse residue che resteranno sarà possibile installare un campo di pannelli fotovoltaici sui quattro settori chiusi definitivamente. Il quinto settore che ha una capienza residua di 79.500 mc sarà utilizzato per 36 mila mc dal sovrabbanco che sarà rimosso e resteranno utilizzabili circa 43.500 mc per il deposito di rifiuti rivenienti da umido stabilizzato o dagli scarti di un piccolo impianto da 20/25 tonn. che utilizzando il materiale raccolto dalla differenziata dell’organico ottiene biometano. Il progetto andrà approvato dal Consiglio Comunale ed una volta sviluppato andrà sottoposto ad A.I.A.- Autorizzazione Integrata Ambientale- e finanziato , cosa molto facile, o con le risorse del recovery fund o con quelle della nuova programmazione europea 2021/2027 nell’ottica della economia circolare. Il metano così ottenuto potrà essere immesso nella rete Snam o utilizzato per l’autotrazione. Matera ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata pari al 74% e di sicuro potrà migliorare ma questo è solo una prima fase perchè oggi noi dobbiamo parlare di riutilizzo della materia e cioè di riciclo. Entro il 2025 il 55% dei rifiuti dovrà essere riciclato per arrivare entro il 2035 al 65%, il tempo delle discariche e degli inceneritori è finito. Inutile dire che abbiamo bisogno in Regione di impianti di trattamento dell’umido che sono praticamente inesistenti e che non è possibile fare emigrare a costi spaventosi i nostri rifiuti in Veneto o, bene che vada, in Italia Centrale. L’impianto prospettato servirebbe alla città di Matera e buona parte della sua provincia. Abbiamo spazi comunali disponibili, l’area della piattaforma è infrastrutturata, le risorse per l’intervento si ottengono facilmente e sarebbe un vantaggio economico per le casse cittadine; è ovvio che l’impianto andrebbe dato in gestione a ditta esterna mediante gara appositamente bandita. La decisione va assunta rapidamente se vogliamo vederla realizzata entro un paio di anni!