I Consiglieri di Centrosinistra Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore, Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca hanno inviato una nota in merito ai lavori del consiglio comunale delle scorse ore. Di seguito la nota integrale.
Il Consiglio Comunale di ieri ha mostrato plasticamente alla città il totale immobilismo amministrativo che caratterizza questa giunta e la maggioranza di destra.
La relazione programmatica di inizio consiliatura all’interno della quale si annunciavano investimenti volti a realizzare interventi strutturali in tutta la città, non trova alcun riscontro pratico nella realtà delle cose.
Ci troviamo costretti a commentare le promesse da marinaio di un’Amministrazione che non è nemmeno in grado di spendere ingenti somme di denaro, pari a 70 milioni di euro, già disponibili per far partire interventi oramai irrinunciabili sia per riqualificare Bucaletto e sia per intervenire in maniera mirata nell’intera città. Un’amministrazione che, in un momento così delicato per tutti, mantiene le tasse al massimo e boccia addirittura proposte di assoluto buon senso che andavano nella direzione di alleggerire il carico fiscale dei cittadini.
Nel caso specifico, ci siamo ritrovati nella situazione grottesca di veder respinta la proposta di eliminare l’IMU a tutti quei cittadini, proprietari delle aree edificabili che realmente non lo sono. A tal proposito, si chiedeva l’azzeramento dell’aliquota per chi pur proprietario di aree fabbricabile non può, per problemi burocratici, edificare, mantenendola inalterata, quindi pari all’1, 14%, per tutti coloro che hanno già sottoscritto la convenzione con il Comune di Potenza per la successiva edificazione. A tal proposito è opportuno sottolineare che nell’aliquota prevista in pagamento è ricompresa anche la TASI, che è l’imposta per i servizi resi dal Comune per i servizi indivisibili, realmente inesistenti su terreni non edificati ed edificabili. Ad ogni modo, ciò che dispiace più di tutto è il fatto che anche alcuni consiglieri di maggioranza avevano ammesso l’assoluta ragionevolezza della proposta, peccato che poi nelle ragioni del voto contrario abbiano prevalso posizioni pretestuose e (più di tutto) la manifesta incapacità da parte della destra di far quadrare i conti. In conclusione, si è trattato dell’ennesimo schiaffo della giunta leghista ad una città costretta a pagare un dilettantismo mai visto prima.