Parco Nazionale del Pollino. A duemila metri il fotografo materano Gaetano Plasmati ha allestito la mostra fotografica itinerante “Acqua, deserti e monsoni” dedicata al Clima, patrocinata dalla UN-Water. Earth Day, Salvaguardia dell’Ambiente, Anniversario di Chernobyl. Una settimana di eventi in cui si parla di temi ambientali e ri-scoperta del turismo di prossimità. Basilicata, in vetta con Gaetano Plasmati, fotografo materano e Isabella Tufaro, guida ufficiale del Parco Nazionale del Pollino. Un insolito sodalizio, nelle prime aperture turistiche, alla scoperta di paesaggi ancora innevati e del “Loricato”, emblema di quest’area protetta tra Basilicata e Calabria. Una tarda primavera che ci meraviglia ogni volta della varietà di clima, paesaggio e cultura di questa “Terra di mezzo”. Entità misteriose, invisibili aleggiano tra le vette rendendo il viaggio, un’esperienza impagabile. La voglia di spazi aperti, di tempo e di libertà che ci ha caratterizzato in questi lunghi mesi di pandemia, trova riscontro in quello che è la montagna. Noi che la studiamo, fotografiamo, cerchiamo di immaginarla nel futuro, non possiamo solo ridurre le attenzioni a un’economia e un turismo fugace. E’ l’occasione per scoprire se c’è un’altra montagna, con un turismo che consumi meno, invada meno e si trasformi almeno in parte in un ripopolamento, portando nella sperata riapertura turistica, non solo clienti e denaro, ma umanità e cultura. E’ quello che a Terranova di Pollino, Isabella sostiene da anni avendo preferito lo zaino da trekking alla valigia dell’emigrazione, simbolo di tanti giovani del nostro Sud. Quest’anno il tema della tutela del pianeta è “Restore Our Earth”. “Ripristiniamo” per il cambiamento climatico, la perdita di specie, le pandemie è un richiamo per tutti alla consapevolezza di chiudere un cerchio per preservare e salvaguardare la Biodiversità del nostro pianeta, cominciando dai nostri luoghi, un ecosistema di cui facciamo parte.