Consigliere regionale Zullino: “Respingo le falsità e propongo soluzioni concrete. La Basilicata è più forte della Mafia”. Di seguito la nota integrale.
Ultimamente sono abituato ad assistere ad attacchi sulla mia persona, ma non permetto a nessuno di estrapolare alcune parole e associarle a discorsi non detti. Invito, infatti, a riascoltare il mio intervento integrale tenuto in occasione del Consiglio Regionale u.s.
Ad ogni modo, sarebbe bastata una semplice telefonata al sottoscritto per appurare se io avessi mai detto simili idiozie, prima di rilasciare comunicati che chiaramente si riferiscono alla mia persona.
Se qualcuno non ha più fiducia della mia persona, lo invito a comunicarlo a Matteo Salvini e sarò pronto a fare immediatamente un passo indietro. Ma non permetto a nessuno di minare con falsità e strumentalizzazioni la mia integrità morale.
Ricordo a chi mi attacca che, io stesso, anche per motivi di lavoro, ho combattuto la criminalità e di non aver mai chiesto difese d’ufficio o di sorta, salvo queste presunte difese vogliano raggiungere altri scopi.
Se qualcuno ha deciso di azzerare completamente la Lega in Basilicata, è giunto il momento di dirlo chiaramente e sarà invitato a lasciare spazio a chi, invece, nella Lega ci crede davvero.
Non ho mai amato, né fatto giochini a politici. Non aiutano nessuno, né tantomeno la Basilicata.
Quando ho co-fondato la Lega Basilicata, mai avrei pensato di arrivare a difendermi sulla mia integrità morale. Se il problema è Zullino, a salvaguardia del partito stesso, Zullino è pronto a dimettersi.
In caso contrario, è giunta l’ora di finirla e di iniziare a lavorare sul serio.
Respingo, pertanto, categoricamente al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione e mi riservo di valutare eventuali azioni legali a tutela della mia persona e della mia immagine.
Al contrario, il mio intervento precisava la necessità di riaprire i presidi della legalità come il tribunale di Melfi e gli uffici del giudice di pace, chiusi con la riforma della giustizia. Chiedo, oltre all’istituzione della DIA a Potenza, anche l’istituzione del commissariato di pubblica sicurezza a Palazzo San Gervasio per i servizi connessi alla vigilanza del centro per il rimpatrio, oggi sopperiti distraendo risorse umane dalla Questura di Potenza, dal commissariato PS di Melfi e dalla compagnia Carabinieri Venosa, facendo mancare quel controllo del territorio utile alla prevenzione dei reati e dei fenomeni mafiosi.
Ad honor del vero, su questo tema, ecco come mi esprimevo già in data dicembre 2019, motivo per cui, ringrazio il Sen. Pepe e il Sen. Marti, i quali hanno ribadito ciò che già esprimevo con forza nel passato, in linea con la posizione della Lega.
Forza Lega! Forza Basilicata!