Pessolano (coordinatore Basilicata in Azione): “Un resoconto amaro alla vigilia della Festa del Lavoro. Avevamo immaginato il 2021 come l’anno della grande ripresa, il Covid ci tiene ancora imbrigliati. Cosa fanno i nostri amministratori per dare una svolta al mondo del lavoro lucano? Vaccini subito e hub diffusi per dare una vera svolta”. Di seguito la nota integrale.
Era il principio di maggio quando Basilicata in Azione iniziò a porsi alcune domande sulla futura ripartenza e sul rientro in sicurezza degli studenti lucani e di tutti gli attori del mondo scuola. La richiesta di incontro e di confronto per istituire dei tavoli sul lavoro e sulla scuola non ebbe mai una risposta, eppure Azione cresce e lo fa anche in Basilicata. La politica non può restare indifferente alle richieste di questa nuova forza politica che si fa largo in tutto il territorio nazionale.
Donato Pessolano, coordinatore di Basilicata in Azione e componente del direttivo nazionale alla viglia della Festa del Lavoro traccia il suo resoconto: «Avevamo immaginato il 2021 come l’anno della grande ripresa, il Covid ci tiene purtroppo ancora imbrigliati, senza vedere una vera svolta dal punto di vista delle vaccinazioni. Bardi parla di modello Basilicata, vantandosi di un probabile aumento della somministrazione delle dosi ma si deve e si può fare di più. Bardi non sente le numerose richieste da parte dei tanti sindaci che chiedono di poter realizzare degli hub territoriali in ogni paese lucano, per evitare le lunghe file che si creano soprattutto nella città di Potenza. Il primo bisogno da colmare è il vaccino per tutti, aumentando i ritmi il più possibile. È impossibile pensare alla fabbrica Stellantis e al suo indotto con migliaia di lavoratori che si contagiano molto di più sui mezzi di trasporto e purtroppo anche sul posto di lavoro».
Pessolano si sofferma anche sulla dichiarazione dell’assessore Merra che annuncia il coinvolgimento delle ditte del comparto privato, in un ampio progetto di potenziamento del Trasporto locale: «La notizia non può che essere positiva, gli autobus essendo costretti a viaggiare a capienza ridotta del 50 per cento, hanno necessità di nuovi mezzi da mettere su strada. Noi di Basilicata in Azione monitoriamo la situazione e non staremo a guardare, i miglioramenti devono necessariamente partire da adesso, è anche troppo tardi».
Sono inoltre moltissime le vertenze che coinvolgono il destino lavorativo di centinaia di lucani, padri e madri, giovani e adulti che non vedono con chiarezza il proprio futuro: «Spero – afferma Pessolano – che Bardi non si limiti ad una mera commiserazione dei fatti, con annunci e proclami. Chiediamo di agire presto e di salvare tutti i posti di lavoro che sono a rischio. Chiediamo sempre ai nostri giovani e alle famiglie di cercare di permanere in questa regione che vive tutt’oggi di uno spopolamento pauroso, ma con quali garanzie? Penso anche alle migliaia di lavoratori del comparto turistico e dell’accoglienza, speriamo in un concreto rilancio economico che possa interessare tutti i livelli. Il “liberi tutti” della scorsa estate non serve a nulla se poi si ripiomba nell’incubo contagi: più garanzie per gli stagionali, per gli imprenditori e per i dipendenti e soprattutto corriamo a più non posso con le vaccinazioni. Un pensiero in questo primo maggio a tutti coloro che hanno timore di perdere il proprio posto di lavoro, a chi è chiuso in casa a causa del contagio e a chi investe giorno dopo giorno in questo territorio con il sudore della fronte, con i risparmi e con l’orgoglio di essere lucani. Un saluto è doveroso verso gli anziani soli che tanto hanno dato e danno “al PIL” della nostra nazione e per i portatori di handicap e le loro famiglie, per chi ha difficoltà ad utilizzare la tecnologia, ormai fonte essenziale per coltivare le nostre relazioni. Grazie ai tanti volontari che sono ormai divenuti parte integrante delle famiglie dei più bisognosi di affetto e cure. Infine, un augurio speciale ai tanti lavoratori del mondo della sanità vero e proprio orgoglio e benedizione, persone ricche di competenza e di umanità».