I Consiglieri comunali di Venosa duemilaventiquattro, Francesco Mollica e Angelo Antenori in un a nota attaccano l’Amministrazione Comunale di Venosa guidata dal Movimento 5 Stelle. Di seguito la nota integrale.
L’Amministrazione del nulla. Pur avendo deciso, per i noti fatti denunciati nei giorni scorsi, di non partecipare ai consessi comunali fino a quando non fosse stata garantita la ripresa streaming e lo svolgimento dei lavori in presenza, quali Consiglieri di opposizione non potevamo esimerci dall’esternare le nostre riflessioni sui due importantissimi atti approvati nella seduta odierna dal Consiglio Comunale : bilancio di previsione 2021 e consuntivo 2020.
Due atti fondamentali,da noi analizzati attentamente e su cui non potevamo non esprimerci politicamente .
Il bilancio di previsione, come è noto a tutti, condiziona fortemente il destino di una comunità, la nostra, sia pure nel lasso di tempo di operatività dei suoi artefici.
Pur sembrando, “a prima vista” e da un’ottica strettamente formale-tecnica , un documento contabile che dovrebbe tendere soltanto all’equilibrio fra entrate ed uscite delle risorse disponibili quale indice di una corretta gestione, nella pratica rappresenta molto di più :ad ogni cifra elencata sottintende la volontà politica di mettere in moto ogni possibile meccanismo atto a consentire lo sviluppo della comunità amministrata , in altre parole : la capacità politica di osare e misurarsi con l’elaborazione di progettualità che vadano ben oltre l’ordinario e, contestualmente, di dare risposte a quella stessa comunità ,fortemente in sofferenza, proiettandola verso il futuro con fiducia , soprattutto dopo un periodo così buio , come questo, che ha visto crescere il tasso di povertà delle famiglie.
Volevamo stupirci ,analizzando il documento, immaginando la messa in pratica di quel “cambio di passo” tanto declamato in campagna elettorale – non fosse altro perché non più giustificabile l’esercizio di incolpare le amministrazioni precedenti per ogni disservizio lamentato – ed invece ci siamo dovuti accontentare, con grande rammarico, di un documento vuoto,” senz’anima”, redatto in modo asettico dal funzionario di turno che , stando così le cose, fa riflettere sulla necessità o meno della presenza di una classe politica siffatta, quella degli attuali amministratori.
Pertanto, non possiamo che dissociarci da questa manovra finanziaria , vuota nei fatti e che ha, volutamente, snaturato e strozzato il dibattito consiliare con un vero e proprio sbarramento a chi, come noi, poteva sollevare dubbi e proposte di cambiamento.
Sempre in questo Consiglio si è portato all’approvazione anche il consuntivo del 2020 come atto che riporta risultati alquanto scadenti , ed anche questi in modo asettico, quale riflesso di una gestione ingessata ( non è una scusante la pandemia) evidenziata da documentazione che rappresenta il nulla sotto l’aspetto dei risvolti di uno sviluppo economico che una città come Venosa merita.
I due documenti, completi dagli allegati di rito, mettono in luce ciò che abbiamo sempre saputo: la mancanza della capacità di unareale programmazione da parte di questa amministrazione perché è papabile che gli stessi atti contengono, senza timore di smentita, solo gli elementi che le leggi dettano, senza l’aggiunta di un minimo di apporto in termini di innovazione e di idee , per lo più con rappresentazioni spesso confuse, vedi ad esempio, la scheda sul patrimonio disponibile dove si manifesta l’intenzione di vendere terreni che, sulla carta risultano in disponibilità del Comune mentre , di fatto, sono occupati da baracche ( che ci si augura autorizzate) e coltivati ad orto o giardino dai cittadini che abitano nelle case adiacenti ( modo fittizio di aumentare entrate non realizzabili per poter avere un pareggio nonostante le maggiori spese registrate ). E’ solo uno degli esempi di documento senza costrutto….se ne potrebbero citare altri che, indubbiamente, saranno oggetto di prossime interrogazioni alle quali questa amministrazione, approssimata e confusa, non si potrà sottrarre.
Dunque, questa manovra blindata , tutelata dalla maggioranza ,ben lungi dall’essere esempio di vittoria politica si è rivelata un ennesimo schiaffo alla democrazia partecipata , mortificando la stessa funzione del Consiglio , facendoci sentire defraudati dall’efficacia del proprio ruolo, costretto ad un esercizio utopico, alla “ Don Chisciotte” per intenderci, a favore di una limitata visione di “palazzo” che, così concepita, non può durare a lungo perché non è degna di rappresentare l’intera comunità di Venosa.