Il gruppo consiliare “Legati a Grottole” in una nota chiede al sindaco De Vito di avviare le procedure per garantire la diffusione online dei Consigli comunali. Di seguito la nota integrale.
Legati a Grottole: trasparenze “offuscate” dall’Amministrazione comunale.
L’Articolo 9 punto 1 dello Statuto Comunale di Grottole, che tutela il diritto all’informazione, riporta quanto segue: “Il Comune riconosce nella informazione la condizione essenziale per assicurare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica”.
Lo scorso 28 aprile alle ore 18:30 si è tenuto il Consiglio Comunale e tanti cittadini grottolesi avrebbero voluto assistere alla diretta streaming ma non hanno potuto farlo, al contrario è stato negato loro un diritto imprescindibile.
Vista la situazione pandemica in corso, è inammissibile non trasmettere i consigli comunali online. Sappiamo benissimo che per via delle restrizioni Covid le parole d’ordine sono distanziamento e limitazione del numero dei partecipanti nel rispetto della capienza massima.
Ed è per questa ragione che la consigliera di minoranza Antonia Grilli, condividendo l’invito ad una collaborazione costruttiva avanzata dalla maggioranza, ha proposto da subito l’adozione di un regolamento ad hoc che disciplinasse le riprese audiovisive del Consiglio Comunale, poiché l’Ente ne era sprovvisto.
In data 28/01/2021 è stato approvato un regolamento per la disciplina delle riprese audiovisive alquanto imbarazzante e irrispettoso in materia di Tutela della privacy, che mostra incongruenze in più punti e senza mai approvare gli emendamenti presentati dalla Consigliera Grilli.
Durante la seduta dell’ultimo Consiglio Comunale, in base a quanto previsto dal discutibile regolamento, un cittadino che ha fatto richiesta verbale di ottenere l’autorizzazione delle riprese audiovisive al presidente del consiglio, ha ricevuto il diniego da parte di quest’ultimo, senza una valida motivazione. Un atto questo, che si macchia di palese contraddizione.
I temi trattati meritavano di essere condivisi con tutta la popolazione, ma l’Amministrazione dando il diniego all’autorizzazione alle videoriprese, ha di contro commesso un palese atto di ostruzionismo nei confronti di tutti i cittadini!! Forse si vergognava di mostrare quello che non ha fatto o la propria l’incapacità nel rendicontare al popolo Grottolese?
La maggioranza lamenta di non avere “la bacchetta magica” per attuare ciò che i cittadini rivendicano che sia attuato, ma stranamente, la stessa “bacchetta magica” ha il potere di negare loro il diritto all’informazione…
A questo punto viene da chiedersi: come possono codesti amministratori garantire la trasparenza e il diritto all’informazione? Come possono garantire il rispetto dello statuto comunale se non riescono a garantire nemmeno l’attuazione di un regolamento approvato da loro, peccando solo di presunzione?
È chiaro che sia auspicabile una convocazione urgente del consiglio comunale per ridiscutere e apportare le modifiche al regolamento sulle trasmissioni streaming, modifiche dovute e necessarie per non ledere ulteriormente un diritto dei cittadini, nonostante lo stesso regolamento, all’articolo 3 nei punti 1-2-3 autorizza i cittadini ad effettuare una richiesta anche in forma verbale per le riprese. Altrettanto auspicabili debbano essere le pubbliche scuse del presidente del Consiglio nei confronti dei cittadini per non aver egli stesso rispettato il regolamento.
La consigliera di minoranza Antonia Grilli, insieme al Gruppo “Legati a Grottole”, chiede scusa agli elettori per non essere riuscito a trasmettere la seduta del Consiglio Comunale del 28 aprile, ma si prepone da subito di chiedere la modifica e la riedizione del regolamento per renderlo attuabile in tutti i suoi punti.
La popolazione attende da 7 mesi la trasmissione del Consiglio Comunale in streaming, ma ad oggi ancora il nulla.