Il segretario del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia) Basilicata, Remo Buonsanti, ha inviato una riflessione sul Primo Maggio, festa del lavoro. Di seguito la nota integrale.
Remo Buonsanti (Siulp Basilicata): “Sicurezza e salute: cuore ed anima del lavoro”
Non possiamo che salutare positivamente la riapertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto che va nella direzione di una definizione auspicata nel riconoscimento professionale. È ora che si proceda nel definire il riconoscimento della figura professionale delle donne e degli uomini dello Stato che garantiscono la sicurezza nazionale, non dovendo dimenticare che vi è da sciogliere ancora il nodo previdenziale in quanto i lavoratori non solo della Polizia di Stato, sebbene siano destinatari sia della riforma Dini sia, seppur parzialmente, della riforma Fornero, non possono accedere a forme di previdenza complementare e di welfare d’amministrazione, con l’inevitabile conseguenza che gli operatori delle Forze dell’ordine e del soccorsopubblico, oltre a essere i poveri di oggi, rischiano di divenire gli indigenti di domaniquale tassello fondamentale di una nuova architettura della governance. Un piano che deve puntare al rinnovamento generazionale attraverso l’assunzione di giovani ad elevata qualificazione, la digitalizzazione dei processi con un massiccio investimento in riqualificazione professionale. Oggi la festa del primo maggio più che mai si presenta come un’occasione per ribadire la centralità nella vita della democrazia in Italia del lavoro di migliaia di poliziotti, che garantiscono, tutelano, con la loro opera, unequilibrato e sostanziale progresso sociale. La segreteria Regionale S.I.U.L.P. Basilicata, si batte per difendere i diritti e la dignità della nostra categoria, ricercando, con ogni sforzo, di implementare ilconcetto della democrazia nei rapporti con tutti i soggetti istituzionali e sociali. Per queste motivazioni il Primo Maggio ha ancora un grande significato per la maggioranza deilavoratori di Polizia e per il SIULP, che, nonostante i miglioramenti avuti negli ultimi anni, vivono quotidianamente sulla loro pelle molte ingiustizie e disparità. E’ un Primo Maggio che ci impone di riflettere su molti avvenimenti e atteggiamenti che minano la soggettività sociale e istituzionale della nostra categoria ed in cui potremo ritrovare un clima concertativo con l’auspicio che si sappia cogliere la novità di questo tempo e le sfide del tempo futuro.