La Giuria dell’8° Concorso internazionale di Poesia “Universum Basilicata”, ha assegnato il 1° premio per la sezione libri editi alla raccolta poetica “Universi” della poetessa lucana Teri Volini.
La raccolta poetica, di pagine 160, con una dedica di Stanislao Nievo, si dispiega in quattro parti, già nei titoli indicative delle tematiche prevalenti nei vari componimenti; così, alle piccole liriche pregnanti nella loro concisione, s’alternano veri e propri poemetti d’una certa lunghezza, come “Api e abissi”, 12 pagine, o “In volo fra i mondi”, 21 pagine. Sono dilatati percorsi dell’immaginazione e dell’anima, l’attenzione rivolta all’onnipresente natura universale, a dimensioni o luoghi lontani nel tempo e nello spazio, rivissuti nella loro purezza e preziosità.
La prima parte Uno con il Tutto, celebra nel panteismo cosmico l’Oneness, l’onnipresente anima universale, dispiegandosi in dimensioni o luoghi lontani nel tempo e nello spazio, rivissuti nella loro purezza e preziosità.
Quattro piccoli gioielli caratterizzano la seconda parte dellOpera, il Poemetto delle Stagioni in alternanza, un omaggio alle quattro stagioni, colte nella magnificente forza generatrice e nell’insuperabile dono del ciclico, eterno susseguirsi di vita, morte e rinascita.
La spiritualità trova pienezza espressiva in diversi elevatissimi testi della terza parte, Poesia, Arte, Vita, mentre nell’ultima, insieme a un accorato “Inno alla vita”, risuona potente il richiamo verso un’effettiva autenticità e nobiltà dell’esistenza, nella fiducia di più felici prospettive in cui confidare e su cui con fermezza costruire qui ed ora il nostro futuro e quello del Pianeta (“Per una nuova età dell’oro”). In appendice, Teri ha voluto rendere omaggio a una delle scrittrici del nostro tempo a lei più care, Clarissa Pinkola Estés, dedicandole due testi poetici ispirati dalle sue opere.
Sinergia – Lucanità – Universalità
L’opera pittorica rappresentata in copertina, dal titolo E Mizar si sdoppia, ha il valore aggiunto della sinergia con uno dei testi del poeta lucano Sinisgalli, di cui in un catalogo artistico edito precedentemente viene citato un verso che così recita:” Ricordo un gregge lontanissimo che bruca sui monti della luna”, Vega scoppia come un braciere al vento/ e Mizar si sdoppia”. Il poeta nomina effettivamente la stella doppia, l’astro di Sirio come “luogo” dei suoi ricordi di infanzia.La coincidenza del sentire dall’autrice con il poeta conterraneo è stata così profonda da portarla ad attribuire al dipinto il titolo corrispondente al verso E Mizar si sdoppia.
Il grande dittico è stato esposto e pubblicato in moltissime occasioni, avendone la critica sottolineata anche tale caratteristica, che onora la terra d’origine dell’autrice, il suo micro e macrocosmo, le sue erbe, i suoi fiori, le favolose notti stellate e i miti arcani in una dimensione al contempo intima e universale.
Fra i luoghi di maggior prestigio espositivo e culturale: Lombardia, Milano, Centro S. Fedele; In Valle d’Aosta, Pré Saint Didier; In Francia, Arles en Provence, Galerie La Rose des Vents …
L’opera è stata anche onorata dalla rivista nazionale Primavera mondo giovane, su specifica richiesta dei suoi editori, che ne richiesero il permesso di pubblicazione, insieme ad altre opere dell’artista, in occasione di una speciale lezione di poesia rivolta alle giovani generazioni, in uno specifico dossier illustrato, inserito centralmente nella rivista.
Progetto grafico dell’opera
Styling inedito – È la stessa poeta – artista lucana nota per le sue mostre pittoriche a livello internazionale e alle sue performances e installazioni in Land Art, Public Art, Social Sculpture etc., ricercatrice, linguista, designer – ad aver curato lo styling dell’opera, che si avvale d’un originalissimo prototipo, a iniziare dalla brillante copertina in quadricromia, che propone il dipinto E Mizar si sdoppia. Ciò permette di presentare il volumetto come Libro d’Arte di particolare impatto estetico, confermandosi questa progettazione anche all’interno, dove raffinate immagini in bianco/nero introducono le quattro parti dell’opera: Parte prima – Uno con il Tutto; Parte seconda – Poemetto delle stagioni in alternanza; Parte terza – Poesia Arte Vita;
arte quarta – Percorsi e Auspici, e in Appendice: Omaggio a Clarissa
Panoramica – Il pregio dell’opera in tal senso viene accresciuto dall’altra sua caratteristica, la cura – e la forma con larghe alette – della copertina, che ne consente l’esposizione e la tenuta in orizzontale, per godere della panoramica dell’opera pittorica nel suo insieme.
Libro/scultura – Ma è anche possibile, grazie a un semplice gioco di piegatura delle alette calibrate ad hoc, tenerlo esposto come tridimensionale Libro/scultura: coloratissimo “contenitore” sempre in vista, per attrarre in maniera piacevole e naturale dai testi poetici, tutti da scoprire e da leggere.
Onorare la propria terra in una dimensione d’incontro con il mondo
L’ispirazione primaria dell’opera – allo stesso modo delle opere pittoriche – è la Basilicata , le Dolomiti lucane in particolare, terre d’origine dell’autrice, che ne ha ricevuto fin dall’infanzia un intenso imprinting di magia, sacralità e bellezza. Questa Natura madre fa da protagonista anche nell’opera in versi, e la poeta ne magnifica immagini e presenze, ne celebra le sensazioni primigenie, implicitamente invocando rispetto e preservazione. L’amore per le radici viene espresso senza soluzione di continuità, anche quando il Viaggio si espande tramite il sogno, la fantasia, i ricordi e le rivisitazioni, che danno al libro la straordinaria qualità di confermare i legami originari e al contempo di suggerire l’esperienza collettiva, entrando così in contatto con quella dimensione di universalità che facilita l’Incontro con il mondo intero. …
Tra le liriche direttamente ispirate alla montagna lucana, cui Teri Volini ha dedicato la sua prima serie di opere pittoriche, La Montagna Stregata, citiamo un brano tratto da Ierofanìa: Felice infanzia/nella terra aspra del basilisco e della ginestra/Potevo volare nel regno delle fate/ compagna dei falchi dal volo radente/ Mezzogiorno torrido/d’un’estate antica/Sulla sfida del picco più alto/ dove spericolata m’inerpicavo/per esser degna d’un dichiarato coraggio /sfiorando appena le radici/ dei cardi selvaggi/ fu allora che avvenne/ Sospesa sull’orlo mozzafiato dell’abisso/quasi invisibile/per la potente vibrazione/delle piccole ali nere/orlate di rosso arancio/Lei si manifestava …. l’Atlantidèa/nell’aria densa/con suono sordo – non terreno! – /Battito rallentato del cuore/Nell’incanto del momento/ tutto era immobile/Nel tempo/Oltre il tempo …
Video poesia
Tramite il link si può accedere alla versione video-animazione della lirica, realizzata con Simonetta Ronconi https://vimeocom/simonettaronconi/review/92132356/b1be529c18 per l’Istituto di Cultura di Amsterdam
La magia dell’infanzia lucana ricompare pure nel vasto campo magnetico de “In volo fra i mondi “, in particolare nella dimensione portentosa delle Piccole Dolomiti, dove lei ritorna coi versi più volte, rivivendo estasiate avventure spazio – temporali:
… Bambina dalle brune dense trecce/fermate da due fiocchi in taffetas/gonnella gonfia e candida in piquet/con volant a ricami in rosso punto croce/in un’aura d’incantata suggestione/ davanti alla natia Montagna Stregata/rapita mi ritrovo/
A volte è l’alba e le guglie del Castello Mezzano/nel sole nascente si profilano spiccate/Altre volte è la pioggia a scrosciare deliziosa / scivolando con un sommesso gorgoglio/lungo le millenarie rughe scavate dall’acqua/nella pietra arenaria/
Un pomeriggio splendido m’accoglie/in volo obliquo sulle Armӫ argentate/fino alla cima del mitico Cӫrvàsӫ/e sulla piazza originaria della Vergine/dell’Olmo ad abbracciare/le antichissime frondose sacre piante/in un infausto giorno – alla metà del ventesimo secolo – /brutalmente da quel luogo sradicate/
Segue un volo frenato sulle campagne/a occidente. Il panorama è ineguagliabile/A cresta di gallo dei due paesi affrontati/le rocce dolomitiche/in successione si raggruppano in poliedriche/forme frastagliate/pervase da una luce surreale/
Nel fondo del vallone argenteo si snoda/un nastro d’acqua stretto e scintillante/Sosto un pigro momento sugli alberi d’ulivo/accarezzandone le foglie e i fiori chiari/da poco germogliati/Radente passo accanto alle mie iris/dal morbido vestito viola o bianco/sbucanti a ciuffi fra le lastre in pietra/messe a sostegno dei muretti a secco …
Formato ebook e video – poesie
Altra caratteristica speciale del libro è di essere stato progettato e realizzato anche per il formato ebook, da cui accedere direttamente nella parte Multimediale, con la gradita sorpresa di un dono supplementare, frutto di un intenso lavoro che ha prodotto tre video poesie: Il Ritorno della Giovane Terra, https://wwwyoutubecom/watch?v=gQh4cfqvrDQ, Respirer l’Univers (Le Souffle de ‘Univers), https://wwwyoutubecom/watch?v=AgBdlWsIHZU e Ierofania https://vimeocom/simonettaronconi/review/92132356/b1be529c18
Anche la versione cartacea ne mostra la traccia: infatti in Appendice sono presenti i link cui far riferimento. In alternativa, viene indicato come i lettori possano richiederli all’autrice con una semplice mail: terivolini.art@gmail.com
Prefazione
Artista biofila, pittora, incisora, designer, performer, linguista, ricercatrice, saggista, in qualità di poeta Teri Volini canta la sacralità e la magia dei mondi visibili e invisibili. In una visione sospesa tra realtà, memoria e sogno, Teri celebra nel panteismo cosmico l’Oneness, l’essere Uno con il Tutto. Le opere poetiche si ritrovano spesso in stretta sinergia con quelle pittoriche, nella comunicazione diretta o subliminale della visione incantata che Teri ha delle cose, dei suoi stupori, del suo impossibile: le “galassie terrestri”, l’essenza di un’Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio.
Il privilegio dell’ispirazione panica, alimentata dalla natura e dal cosmo in ogni loro aspetto e celebrazione, non impedisce a Teri di essere vicina alla realtà e al sociale. Quella stessa consapevolezza, già manifesta nell’arte performativa, viene ad esprimersi in componimenti quali “Nata in un luogo di pietra”, “Onorare la Vita/ Onorare la Morte”, “Angeli e Nuvole”, ed altri ancora, evidenziando i danni dell’omissione, sintomatica di quell’insensata “normalizzazione dell’orrore” che porta gli esseri umani all’indifferenza verso il male e il dolore da essi stessi cagionato.
Profondamente sensibile all’umana sofferenza e alla compassione, anch’essa attinente all’Oneness, Teri ne tocca alcuni aspetti con grande pudore, inserendo nei testi poetici delle note drammatiche, a volte nascoste, spesso acutissime, ad esclusivo uso della sensibilità di chi si presti a percepirle e apprezzarle. Una visione tuttavia non esente dalla ricerca di alternative, né dall’immaginare modelli utili alla realizzazione di mondi nuovi, preconizzati “in un futuro non lontano/sul nostro Pianeta compiuti/e invero già presenti/vittoriosi, e con grandi ali splendenti” (“Per una nuova Età dell’Oro”). Un po’ come accade nei suoi dipinti, Teri spesso riveste i versi con un Velo, rendendo possibile l’Ingresso solo a coloro che sono pronti ad inoltrarvisi, per godere della profonda emozione e bellezza del suo Canto …
Inserto centrale
Poesia Arte Vita. Sinergia con alcune opere artistiche, pittoriche e performative
La fonte ispiratrice nell’Artista è unica, ma la sua energia si espande a raggiera in diversi ambiti. Un rosso filo creativo permea l’opera omnia di Teri Volini: quel che muta è la forma in cui il talento si esprime. Già in passato era manifesto come e quanto la corrispondenza tra campi in apparenza differenti contribuisse a potenziare e arricchire coralmente la creatività.
Un’analoga ricerca di bilanciate sintonie si era felicemente realizzata nel connubio tra le sue opere pittoriche e i versi di grandi poeti come Saffo, Hölderlin, Whitman, Neruda, Apollinaire, Trakl, Lorca, Shelley, Keats, Rilke, Dikinson, Orten, Cvetaeva, Plath, Sinisgalli, Nievo e numerosi altri/e, gratificato da pubblicazioni a livello nazionale, tradotte in un Invito alla Poesia. Se ne conferma la validità anche quando sono le sue stesse poesie a far da contrappunto – in alcuni casi – alle opere pittoriche o performative.
L’autenticità del sentire e la verità delle visioni permette che i diversi modi espressivi restino indipendenti fra di loro: le opere poetiche non hanno un intento descrittivo diretto delle opere pittoriche, né queste ultime si propongono di essere illustrative delle prime. Ciò che conta è l’equilibrio, il connubio felice che si crea, la sinergia che si produce, in quel tentativo di realizzare l’armonia e la bellezza che è alla base di tutta la ricerca di Teri.
Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza