“Nonostante siamo ancora perseguitati dall’emergenza Covid, il governo Bardi sta consegnando ai lucani risultati concreti ed è per noi una bella soddisfazione”.
Queste le parole del consigliere regionale di Forza Italia, Gerardo Bellettieri, in merito all’accordo raggiunto lo scorso 30 aprile tra Confindustria Basilicata, Regione, Eni, sindacati, altre organizzazioni datoriali e sindaci per il rinnovo del Patto di Sito relativo alla concessione del giacimento petrolifero Eni Val d’Agri.
“Dopo l’approvazione della Legge di Bilancio – dice Bellettieri – ed il via libera da parte del Governo nazionale della Legge riguardante il Consorzio industriale, l’intesa con Eni-Shell sulle compensazioni ambientali dimostra come, nonostante tutto, si possano raggiungere obiettivi importanti. L’accordo– aggiunge – prevede che Eni e Shell versino alla Regione un contributo parametrato alla produzione effettiva pari a 1,05 euro per ogni barile prodotto e per i finanziamenti di progetti di sviluppo un contributo di 95 milioni di euro per ogni quinquennio. Inoltre, impegna le compagnie petrolifere a fornire alla Regione un quantitativo di gas pari a 160 milioni metri cubi all’anno”.
“L’accordo – precisa il consigliere – indica le misure di compensazione ambientale che saranno dirette alla salvaguardia dell’ambiente ed allo sviluppo del territorio lucano, sia in termini economici che occupazionali e sociali. Insomma – prosegue – abbiamo ottenuto quasi sette volte di più, in termini economici assoluti, di quello che la Regione ha percepito negli ultimi venti anni. Da scarsi 10 milioni di euro all’anno si passa agli attuali 60-70 milioni di euro, su tre linee che guardano alla conservazione e alla salvaguardia del territorio, allo sviluppo sostenibile e alla gestione del gas”.
“L’intesa raggiunta con Eni-Shell conferma l’attenzione ad un territorio in cui l’azienda opera da più di venti anni ed il dialogo costruttivo con la Regione Basilicata. La nostra idea– conclude Bellettieri – è di favorire la crescita della comunità lucana anche su nuove linee di indirizzo rivolte alla transizione energetica e all’economica circolare, per affrontare al meglio l’emergenza economica e sociale post Covid”.