Cominciate all’ospedale di Tinchi le operazioni di trasferimento dei poliambulatori, M5s Pisticci “pizzica” l’assessore regionale Leone. Di seguito la nota integrale.
Tanto tuonò che piovve. A Tinchi sono cominciate, finalmente, dopo mille promesse e altrettanti spostamenti di data (prima gennaio 2020, poi fine 2020, poi metà marzo 2021), le operazioni di trasferimento dei poliambulatori dalla palazzina alla nuova struttura, i cui lavori sono ultimati ormai da un anno. Un inizio lavori che ha coinciso, guarda caso, con la benedicente presenza dell’Assessore alle infrastrutture Donatella Merra, ormai abituata alle visite istituzionali senza le istituzioni locali. Che il politically correct non sia il loro forte è del tutto evidente, ma non ci interessano le polemiche sterili e quindi andiamo dritti al punto: bene il trasferimento degli ambulatori, fino a ieri ubicati in una struttura del tutto inadeguata per i medici e per gli utenti, ma che fine hanno fatto i tanti proclami dell’Assessore Leone sugli “Ospedali riuniti della Magna Grecia”? Come mai la Regione non ha degnato di risposta alcuna né la delibera unanime con cui il Consiglio comunale di Pisticci ha chiesto la riattivazione dell’ospedale di Tinchi per fronteggiare l’emergenza COVID, né le numerose istanze del Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Tinchi? (Il Comitato vero,nato nel 2010e senza colore politico, non l’imitazione in salsa elettorale spuntata nel 2020).È così difficile, per Bardi e soci, dare risposte nelle sedi istituzionali, aprendosi al confronto democratico? Che ne è stato dei progetti di rilancio del nosocomio, come il polo per la riabilitazione cardiopolmonare? Gli oltre 2 milioni di euro investiti per l’adeguamento antisismico della struttura verranno realmente messi a frutto o saranno stati l’ennesimo investimento di denaro pubblico sfornito di qualsiasi progettualità?
Tutte domande ad oggi senza risposta. Ringraziamo il personale sanitario e amministrativo che da anni lavora con professionalità e spirito di servizio per erogare servizi ai cittadini e il Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Tinchi, che conduce da sempre battaglie di civiltà, con puro spirito civico. Ci auguriamo che la prossima visita di esponenti del governo regionale a Tinchi, sia accompagnata dalle risposte che da anni attendiamo. Per le promesse ormai è troppo tardi.