Piano estivo a scuola, Uil Scuola: E’ un “castello di carta”. Di seguito la nota integrale.
Il Piano estivo per l’attività a scuola è una pagina di un libro molto più grande, tutto da scrivere nel PNRR.
E’ il commento della Uil Scuola in una nota a firma del segretario regionale Luigi Veltri.
Le azioni del Piano sono articolate in tre fasi:
I – potenziamento degli apprendimenti (a giugno): dedicata al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore;
II -recupero della socialità (luglio e agosto): proseguiranno le attività di apprendimento che saranno affiancate da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus che potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni;
III, – Accoglienza (settembre, fino all’avvio delle lezioni): connessa con le precedenti, sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico. Proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio.
In premessa – la UIL ha segnalato – che senza la conferma dei lavoratori assunti in organico di fatto (30 giugno) o in organico COVID (11 giugno) il piano si rivelerà un castello di carte. Cruciale il tema della durata dei rapporti di lavoro in essere in tutte le realtà scolastiche dove si rileva una comprovata carenza di personale, tema di stretta attualità, assimilabile quello degli esami di Stato allorquando si attribuisce alle scuole la facoltà di concedere la proroga dei contratti.
Con questo piano si alimenta e propaganda l’illusione di surrogare la funzione del Sistema Nazionale di Istruzione attraverso una offerta assistenziale, meritoria e utile sul piano sociale, che non ha nulla a che vedere con la missione che la Costituzione affida alla Scuola. Con le complesse procedure di gara per la gestione delle quali occorrono risorse umane e competenze amministrative, inoltre, si allarga la forbice delle disuguaglianze tra diverse realtà perseguendo la strada del neo liberismo che per la scuola è deleterio e sbagliato.
L’obiettivo della UIL è quello di ribadire che la Scuola, con la sua autonomia, è una Comunità che affonda le sue radici nella Costituzione e nei valori che essa propugna, nella legislazione speciale che la interessa e nei Contratti collettivi di lavoro che regolano la sua attività. Principi e norme che nessuna tecnocrazia ha il diritto di disapplicare.
Secondo la UIL oggi, più di ieri, occorre un progetto culturale unitario e solidale da anteporre a tanti frammenti che si incollano a piacere, come francobolli in un puzzle.
L’eccezionalità del momento richiede massima attenzione e offre grandi opportunità, a partire dal ruolo delle persone e delle comunità e dalla stabilità del lavoro di Docenti ed ATA . questi temi costituiscono il fulcro della nostra azione sindacale.
Investire oltre 500 milioni su attività che possono sostenere le famiglie e compensare il vuoto di socialità è un dato positivo che apprezziamo. Resta il punto di fondo: Il piano, anche se generoso, non può surrogare l’istituzione scolastica confondendola con altre attività.
Per quel che riguarda la scuola – quella vera – non vogliamo immaginare l’avvio di un nuovo anno scolastico con le stesse fragilità strutturali e con le medesime incongruenze amministrative di quello che si sta appena concludendo. Parliamo di spazi fisici, classi, alunni, organici inadeguati, destino dei precari appesi al filo della cabala politica, e del surreale balletto delle nomine di inizio d’anno che – inesorabile come il tempo -si profila all’orizzonte. Su questo versante un silenzio assordante della politica e del Governo ci mette in allarme.
La UIL rivendica un Patto per la Scuola che faccia da cornice ai singoli provvedimenti ed un decreto per affrontare le emergenze rappresentate in tutte le occasioni: a partire dalla conferma dell’organico Covid, alla proroga al 31 agosto dell’organico fatto fino all’ampliamento dell’organico ATA, indispensabile per l’attuazione dei progetti estivi.
Dopo aver stigmatizzato il comportamento dell’Amministrazione, che ha autonomamente avviato il progetto al di fuori di ogni confronto sindacale, è stata avanzata la richiesta di conoscere il testo della circolare prima della sua emanazione. Molteplici restano le problematiche irrisolte e non trattate.