Produzioni culturali e spettacoli dal vivo, Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Rifinanziare e rilanciare il settore”. Di seguito la nota integrale.
Chi ha detto che nessuno del settore delle produzioni culturali e dello spettacolo dal vivo è stato abbandonato mente sapendo di mentire; non è solo una bugia ma anche un metodo scientifico di voler distorcere la realtà.
Questo è quanto dichiarato dal consigliere regionale capogruppo PD Roberto Cifarelli raccogliendo il grido di dolore degli operatori del settore.
In tre anni il settore delle produzioni culturali e dello spettacolo dal vivo, continua Cifarelli, è passato da comparto economico in espansione, grazie alle professionalità del settore ed anche grazie all’indotto costruito da quanto generato da Matera 2019, a settore in agonia.
Dati di Matera 2019 che nella recente presentazione presso il Ministero della Cultura sono stati condivisi e molto apprezzati.
Ripercorrendo quanto accaduto, sottolinea Roberto Cifarelli, possiamo dire che il Consiglio Regionale ha approvato nel 2019 la previsione triennale per il 2019-2020.-2021 dei Fondi FSC (ovvero fondi del Governo Nazionale) per il settore.
Questo governo regionale di centrodestra ha deciso di spostare le somme previste con la programmazione del governo di centrosinistra per il settore dello spettacolo dal vivo ad altre finalità e che, nel contempo, le stesse somme previste per il settore dello spettacolo dal vivo non sarebbero più state finanziate con il capitolo FSC ma con fondi Europei.
Questa scelta è stata giustificata dal fatto che nel frattempo la Regione, unitamente al Ministero della Cultura, stava lavorando allo stilare protocolli che consentirebbero al settore dello spettacolo di ripartire.
Una differenza che, ai non addetti ai lavori, sembrerebbe un semplice adempimento di tecnica di bilancio. Invece si è trasformata in una vera beffa per l’intero comparto e quanto dichiarato da Bardi e co. si è rilevato l’ennesimo impegno non rispettato.
Dal canto nostro, conclude il Capogruppo PD Roberto Cifarelli, si rende necessario che vengano attivate, quanto prima, le forme di concertazione con il settore che possano giungere a veloci forme di sostegno.
“La preoccupazione più grande è generata dal fatto che unitamente alle forme di sostegno che potranno essere adottate, pesa l’assenza del Presidente Bardi sul tema della cultura e dello spettacolo dal vivo che aveva creato grandi entusiasmi, aspettative e investimenti in Basilicata. Speriamo che il Presidente Bardi si riprenda dalla sua dormiente attività, si faccia spiegare da qualcuno la realtà economica della Basilicata e costruisca misure e programmi concreti per rilanciarla”.