Consiglio Comunale di Matera approva mozione toponomastica femminile, Mastrosimone (Omnia) contesta intervento Consigliere comunale Stifano. Di seguito la nota integrale.
“La parità tra uomo e donna si fonda sul principio fondamentale dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani ed implica sicuramente il riconoscimento del dato di fatto che vede si una differenza di natura tra uomo e donna ma che non giustifica una diversità di trattamento, ecco perché lavorare sulle pari opportunità e sui diritti delle donne in una società in evoluzione è fondamentale”.
L’associazione socio politico culturale OMNIA attraverso un comunicato del suo Presidente, Rosa Mastrosimone, esprime sconcerto per il mancato chiarimento dell’attuale Presidente della Commissione consiliare permanente “Cultura, Sassi, Turismo e Pari Opportunità” in merito alle dichiarazioni ambigue sulla parità di genere espresse nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Matera.
Di seguito la nota integrale.
“Purtroppo oggi la disparità di genere è una forma persistente di disuguaglianza in ogni Paese incluso il nostro e nonostante i progressi compiuti in alcune aree, l’uguaglianza di genere purtroppo resta per la gran parte solo teorica. Nessuno professa una superiorità femminile o nega il “maschicidio”, che poi sicuramente sempre di omicidio si parla, ma in un epoca come questa in cui alla donna non sono riconosciuti spesso neanche i diritti fondamentali solo perché appunto donna o peggio donna e madre, l’attacco alle “politiche di genere” come quello avanzato a Matera da un Consigliere comunale poi, è chiaramente ingiustificato, ancor più se si considera oltre all’opinione personale il ruolo istituzionale che quest’ultimo riveste, ovvero il suo essere anche Presidente della Commissione consiliare permanente “Cultura, Sassi, Turismo e Pari Opportunità” della città. Nel suo intervento sulla mozione sulla parità di genere, il consigliere Stifano, nella toponomastica cittadina e intitolazione strade alle vittime di femminicidi, di cui è stata prima firmataria la Consigliera Adriana Violetto, ha esordito con affermazioni a dir poco inappropriate, per questo, ad avviso dell’associazione che rappresento e rappresenta numerose donne lucane, urgono rapidi chiarimenti.
È mia intenzione invitare tutte le istituzioni inclusa quella cittadina a considerare con più attenzione quella che è la condizione reale e generale delle donne nella nostra società, di tutte le donne, non solo di quelle più “fortunate” o di quelle ai vertici istituzionali, che siano comunali o internazionali.
Chi riveste ruoli rappresentativi determinanti ed incarichi posti a tutela proprio di determinate categorie non può permettersi una visione limitata, che sia della società o della psicologia umana. Raccogliere i pensieri prima di esprimersi ad alta voce ed in pubblico o perlomeno considerare la totalità delle situazioni prima di esprimere commenti chiaramente sotto i riflettori, implica intelligenza ma anche empatia, impegno e lungimiranza.
Creare una coscienza pubblica sui temi legati alla parità tra donne e uomini, per promuovere azioni concrete per l’eliminazione degli stereotipi sessisti è oggi necessario e occorre prudenza nell’esprimere le proprie pubbliche posizioni, considerato che possono diventare facile esempio e supportare erroneamente altri atteggiamenti sbagliati ed aberranti come il maschilismo, la misoginia o anche il semplice e pericoloso negazionismo legato a determinate condizioni.
In attesa di chiarimenti, che si spera giungano in modo rapido adeguato e propositivo, ad ora purtroppo non possiamo che prendere atto di un altro triste autogoal a danno della nostra comunità compiuto dalla politica materana. Dopo un colpo basso alle politiche sociali ecco un colpo basso al duro lavoro fatto finora a vantaggio della pari opportunità, in barba ai progressi sociali ed ai progressi normativi nell’ambita direzione della parità di genere”.