Ponte sullo stretto, senatore Margiotta (PD): “Ottimo lavoro commissione. ora confrontare le 2 soluzioni residue e intraprendere senza esitare procedure realizzative”. Di seguito la nota integrale.
“Ho sempre pensato -spesso negli anni scorsi in assoluta minoranza nel mio partito- che il Ponte sullo stretto sia un’opera da costruire, per motivi trasportistici, socio-economici, ingegneristici. Che l’Italia realizzi una grande e ardita opera non può che essere un’eccellente vetrina per la tecnologia e l’industria del nostro Paese. Una generazione politica deve avere l’ambizione di lasciare un segno”.
Lo scrive in una nota il senatore Salvatore Margiotta, PD, capogruppo nella Commissione lavori pubblici e trasporti.
“Oggi, con il finanziamento dell’Alta Velocità a Sud (la Salerno-Reggio, la Taranto-Potenza-Battipaglia, la Catania-Palermo-Messina), è ancora più evidente la necessità del collegamento tra la Sicilia e la penisola, in modo che non vi siano soluzioni di continuità. La Commissione, istituita da Paola De Micheli nel periodo in cui io ricoprivo il ruolo di Sottosegretario, ha lavorato bene e ha prodotto un documento di grande qualità. In sintesi: il collegamento va fatto; il tunnel o il tubo flottante -che pure avevano autorevoli sostenitori- non sono la soluzione. Rimangono in piedi il Ponte ad unica campata -affascinante, quella che in via teorica preferirei, ma con varie problematicità- e il Ponte a due o tre campate, che sembrerebbe avere maggiori vantaggi, sotto molteplici punti di vista. Ora – conclude Margiotta- bisogna procedere celermente a confrontare le due ipotesi, scegliere la migliore ed intraprendere senza esitazione le procedure realizzative di un’opera che connetterà la Sicilia al resto del Paese,
e darà impulsò all’economia italiana”.