“Il nostro sostegno al Progetto “Cammino della Pace “, che si snoda attraverso tre regioni, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia, e quattro parchi nazionali, ha molti significati, tra i quali l’affermazione dei valori interculturali e di rispetto religioso, di cooperazione tra i popoli che sono tanto più attuali in questa fase di emergenza pandemica”. A sostenerlo è Alfredo Cestari, annunciando l’impegno del Gruppo omonimo di cui è presidente a supportare il Consorzio formato da 18 Comuni delle tre regioni del Sud a candidare il Progetto per ottenere finanziamenti europei. A Orsogna (Chieti) il Consorzio ha tenuto la sua prima manifestazione con il primo nucleo di aderente al quale si uniranno successivamente le altre città che hanno già dato la loro adesione, insieme ad Amministrazioni di Albania e Macedonia del Nord.
Il “Cammino della Pace” è composto da 29 tappe che rappresentano un itinerario spirituale e turistico destinato ad accogliere migliaia di pellegrini – dall’Abruzzo attraversa il Molise sino ad arrivare alla Puglia – è stato già presentato alla Bit di Milano e ha riscosso l’attenzione di tante persone e operatori del settore. Le tappe individuate sono cariche di riferimenti religiosi e della storia della transumanza e consente ai pellegrini di camminare in un ambiente incontaminato e immerso nel verde. “Caratteristiche che – sottolinea Cestari – hanno bisogno di essere valorizzate. Ma – aggiunge – è anche un’esperienza laica, perfetta per conoscere le bellezze paesaggistiche, naturali e architettoniche delle regioni che attraversa e diventa un’opportunità di formula di eco-turismo secondo la tendenza molto diffusa in questa fase post pandemica nella quale le persone prediligono questo tipo di vacanza. Per questa ragione ritengo che sia un’esperienza da valorizzare in tutto il Sud, secondo le specificità del territorio di ogni regione meridionale caratterizzato da un ampio patrimonio ambientale, religioso, artistico-monumentale e paesaggistico. Il nostro Progetto “Sud Polo Magnetico” – evidenzia ancora Cestari – prevede grande attenzione alla crescita del turismo consapevole e in particolare all’accoglienza nei borghi e ai servizi per i turisti, trasformando il turismo in grande opportunità di sviluppo e di occupazione locale oltre che di recupero di borghi e centri storici abbandonati”.