Consiglieri comunali del gruppo Venosaduemilaventiquattro, Francesco Mollica e Angelo Antenori: “Questa Amministrazione guidata dal sindaco incapace ridia ossigeno a Venosa: si dimetta”.
L’esclusione di Venosa dal finanziamento regionale – POC Basilicata 2014-2020 azione 11 dell’asse 5 Tutela dell’ambiente- , per la realizzazione di “infrastrutture verdi”,è l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza dell’amministrazione comunale di Venosa nel gestire la propria Comunità.
Non esiste alcuna giustificazione che tenga, se non riconducibile a pura incapacità!
Riteniamo perfino superfluo sottolineare che, ormai, le possibilità di finanziamento risultano sempre più ridotte perciò “sprecare” una tale occasione per “Mancata partecipazione alla seconda fase di progettazione del progetto” ( cit. testualmente) è sintomo solo di scelleratezza e pressapochismo.
Non è la prima volta che siamo costretti a denunciare pubblicamente tali comportamenti, gestire (male) la res publica come se fosse il condominio di casa propria è ormai una costante della Sindaca Iovanni e della sua maggioranza.
Eppure il tema ambientale è proprio uno degli argomenti intoccabili di questa compagine politica, dalla quale il confronto consiliare veniva, e viene, sistematicamente stroncato dalla presunzione di essere gli unici detentori della sua difesa, il verbo assoluto.
Peccato che oggisi è persa un’altra opportunità (€500.000,00) e questa presunzione è stata nuovamentesmentita nei fatti rivelandosi, come prevedibile, un vero e proprio boomerang.
E’ triste però che a farne le spese sia la comunità di Venosa che viene continuamente mortificata e impoverita culturalmente, socialmente ed economicamente da questi “amministratori del nulla”, mentre meriterebbe ben altra cura.
Fin dall’inizio di questa consiliatura non esisteva (e non esiste tuttora) argomento o proposta che non fosse “magicamente” già ricompresa nelle linee programmatiche di questa amministrazione pentastellata, con il conseguente risultato di respingere qualsiasi contributo migliorativo offerto dalle opposizioni per il benessere della collettività; possiamo affermare, senza timore di smentita, che sono stati tanti.
In un primo momento cercavamo di attribuire, bonariamente, questo tipo di atteggiamento “da tuttologi” alla mancanza di esperienza politica e gestionale, oggi, invece, siamo di tutt’altro avviso: si tratta di puro effetto Dunning-Kruger , una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare, a torto, le proprie abilità, autovalutandosi esperti.
Un atteggiamento arrogante che rasenta l’insolenza e che, a causa del ritenersi intoccabili e senza limiti, si conclude spesso con l’offendere, ferire o esasperare chi l’ascolta, segno tangibile di “assenza di conoscenza”.
Oggi, però, abbiamo assistito ad una misera caduta che dovrebbe – se è vero come asseriscono che tengono al bene di Venosa – indurli a riflettere, a prendere coscienza della propria conclamata incapacità gestionale, in una parola ad ammettere il proprio fallimento.
Venosa merita ben altro che la mediocrità e, finora, è già stata fortemente penalizzatain quanto anche quei risultati raggiunti nel passato sono stati spazzati via dal nulla gestionale, nessuna azione messa in campo per riassegnarle il posto che le spetta : culturalmente, socialmente ed economicamente.
La green economy poteva essere quell’occasione, cominciare a mettere il primo tassello affinchè Venosa potesse rientrare tra le città intelligenti e sostenibili, le cosiddette smart city, ma…niente di fatto!
Purtroppo dobbiamo fare i conti con la realtà e a quell’amministrazione dall’ego smisurato che predica, in ogni dove, il proprio programma elettorale (chiaro libro dei sogni)come Vangelo ma razzola male, perché agisce- anzi non agisce – impedendola crescita della sua comunità, chiediamo a gran voce di dimettersi, ,di staccare la spina, di arrestare l’accanimento terapeutico che conduce all’impoverimento della nostra cittadina e di ridare, finalmente, ossigeno a Venosa.