Ancor prima dell’apertura ufficiale della rassegna Itinerari ed Agroalimentari di Basilicata, un gran numero di curiosi, appassionati e amanti della terra lucana ha affollato la Sala Cesarini del Grand Hotel Palatino a Roma. Dalle prime ore del pomeriggio, infatti, le aree allestite sono state prese letteralmente d’assalto, un’ulteriore conferma che l’offerta enogastronomica, turistica e culturale della Basilicata risponde alle esigenze dei consumatori che ormai cercano prodotti che rispondono al binomio qualità/prezzo e dei turisti che preferiscono luoghi incontaminati, dove ritrovare le tradizioni. Tra le prelibatezze in vetrina nella Capitale, i vini dell’azienda Marino, del Grottino di Roccanova e quelli del Consorzio viticoltori del Vulture con il prelibato Aglianico del Vulture doc “Carpe diem”, la pasta delle Filiere Lucane che vanta la produzione con il prestigioso ed esclusivo grano Cappelli, i delicati prodotti del consorzio Agrocarne Sud Salumi, dell’Associazione Suino nero e gli invidiatissimi prodotti da forno del Tarallino dei Sassi. Più che entusiasti gli esponenti istituzionali e non, presenti all’evento ed in linea di massima i presenti hanno già anticipato la propria partecipazione alle prossime tappe.
In particolare riportiamo alcune dichiarazioni raccolte dai presenti:
Giuseppe Signoriello presidente associazione TGAA (del suino nero):“Da due anni e mezzo la nostra associazione sta lavorando per recuperare il suino nero di Basilicata. Le aziende che fanno partre della nostra associazione sono 15 e l’obiettivo che ci siamo posti è quello di costituire un consorzio per continuare il lavoro già avviato dalla Regione. La nostra realtà è un primo riscontro positivo, ma si può e si deve crescere. Il suino nero allevato al pascolo ha una carne particolarmente rossa con una giusta filtratura di grassi che la rende particolarmente gustosa e ricercata sia per un consumo fresco che per la produzione di insaccati”.
Antonella Scaraia rappr. Filiere Lucane: “La novità per il 2012 è la collaborazione stretta con il pastificio Gentile per la produzione della pasta “Filiere Lucane”. La nuova realtà cercava proprio un punto di riferimento produttivo, l’avvio quindi della collaborazione con il pastificio ha quindi reso possibile questa nuova filiera produttiva. Il grano Cappelli alla base della produzione, rappresenta un ritorno alle origini, infatti questo grano particolarmente delicato per via della sua altezza circa 1.80 mt, (una distesa suggestiva ed emozionante da vedere) era anticamente utilizzato dalle popolazioni più povere per sfamarsi, ragion per cui la specie fu tutelata dal Senatore Cappelli, da cui prende il nome. In Basilicata l’esclusiva per piantare e produrre con marchio grano Cappelli è dei fratelli Scaraia, che da 30’anni portano avanti il pastificio di famiglia secondo antiche tradizioni”.
Rocco Grimolizzi presidente Consorzio Viticultori Vulture Melfese: “L’elevata qualità delle nostre produzioni nasce già in vigna, con la selezione delle uve e prosegue poi in cantina con la lavorazione fino al prodotto finito. Nato nel 1978, il consorzio oggi vanta 5 cooperative associate. L’aglianico resta un vino corposo, importante che ben sposa la cucina tipica della Basilciata, principe di tutte le produzioni il Carpe Diem adatto ad interpretare qualsiasi esigenza culinaria, grazie all’esperienza ventennale maturata per la sua produzione”.
Nicola Timpone presidente Gal La Cittadella del Sapere: “Con i suoi 27 comuni nella provincia di Potenza (collocati nell’area Sud- Occidentale della Basilicata), insieme ai parchi del Pollino e dell’Appennino Lucano e la splendida Maratea, il Gal La Cittadella del Sapere continua senza sosta il proprio lavoro di valorizzazione non solo dei territori ma anche dei prodotti che li contraddistinguono, ‘aggredendo” il mercato nazionale con notevoli riscontri. Un lavoro preparatorio lungo e meticoloso negli anni a cui ha fatto seguito la fase attuale di promozione e sostegno anche alle piccole iniziative per un decollo omogeneo di tutto il territorio, evitando disparità”.
Franco Fiore Vice Presidente Ente Parco Nazionale del Pollino: “La produzione tipica dell’agroalimentare, costituisce senz’altro una peculiarità del territorio e quindi un’ ulteriore esperienza per i visitatori, attraverso la quale hanno la possibilità di condividere l’armonia uomo- natura perfettamente rappresentata dai prodotti tipici del Pollino. L’Ente Parco Nazionale del Pollino ha un aspetto contraddistintivo “identità lucana” una peculiarità che si ritrova nei percorsi naturalistici, come l’arte in natura, unicità che si ritrova in tutti gli attrattori, tra cui uno dei più trainanti è proprio il ricco patrimonio enogastronomico”.
Rosa Mastrosimone – Assessore all’Agricoltura Regione Basilicata:
“Dopo Papaleo ed il Festival, la Basilicata conquista sempre più la platea nazionale. Ma tali grandi riflettori sono utiili se alla base vi è un lavoro mirato a promuovere il paniere dei prodotti legato al territorio, che faccia conoscere le eccellenze dell’agroalimentare Made in Basilicata, al fine di incentivare la promozione dei prodotti nella grande distribuzione, dando nuovo impulso alla nostra agricoltura di qualità. La Basilicata è un’isola felice, una regione che oltre ad possedere un fascino particolare ha evidenti potenzialità, per il suo grande patrimonio di tradizioni agroalimentare.La Basilicata ha bisogno di uscire dai suoi confini. Non è certo utile una promozione isolata, ma continua e costante. Crediamo fortemente nel territorio. Un ringraziamento particolare non solo ai numerosi produttori ma anche agli artisti, oltre quindici, che con le loro opere hanno diffuso ulteriormente l’immagine della Basilicata. I prodotti Doc, Dop e Igp, richiesti anche dai mercati internazionali, in particolare tedeschi, si contraddistinguono per la loro genuinità e bontà. La strada intrapresa è quella giusta per raggiungere mete e traguardi importanti”.
La fotogallery della presentazione ufficiale dell’evento a Roma