Passaggio lavoratori Consorzio Industriale di Potenza a Api-Bas Spa, sindacati Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Usb, Ugl e Findici chiedono incontro al Prefetto di Potenza. Di seguito la nota integrale.
Le scriventi OO. SS., a seguito della situazione di stallo in cui si trova il Consorzio ASI, hanno chiesto la convocazione urgente di un tavolo con l’Assessore Cupparo al fine di discutere e trovare le giuste soluzioni per il passaggio dei lavoratori alla nuova società Api-Bas ma, ad oggi, non è pervenuta alcuna convocazione.
A tal proposito, si fa presente che sono trascorsi oramai due mesi dalla pubblicazione della legge regionale del 3 marzo 2021, la numero 7, che avrebbe dovuto salvaguardare tutti i dipendenti dell’ex consorzio e mettere la parola fine allo stato di incertezza che si trascina oramai da anni.
Ad oggi ancora nessuna risposta e si ravvisano problemi generali che vanno dal mancato rinnovo delle convenzioni ai mancati pagamenti delle forniture, alle mancate prestazioni di servizi atti a garantire la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro, alla proroga del servizio di pulizia uffici scaduta il 7/05/2021, nonché all’operatività degli stessi uffici a causa del rischio di interruzione della fornitura della rete internet, energia elettrica, ecc ecc
Non si può più continuare in questo modo. A rischio ora non sono solo gli stipendi dei lavoratori del Consorzio, fermi al mese di marzo 2021, ai quali non è stata neanche consegnata la Certificazione Unica (causa l’assenza del legale rappresentante), ma anche l’interruzione di un servizio indispensabile alla comunità. Per tutte queste ragioni e per poter finalmente delineare un percorso chiaro per i lavoratori è necessario un intervento immediato ed urgente prima che la situazione precipiti definitivamente e irreversibilmente.
Le scriventi organizzazioni sindacali, pertanto non avendo ricevuto alcuna convocazione dalla Regione, malgrado le reiterate richieste, chiedono a sua eccellenza il prefetto, come rappresentante del governo, un incontro urgentissimo con la presenza di tutte le parti in causa, così da avviare le misure di conciliazione previste dall’articolo 2, comma 2, ex lege 146/1990 e 83/2000.