Confermati i tagli ai servizi esternalizzati presso Stellantis. Filcam Cgil e UillTucs fortemente preoccupati. Sindacati di categoria chiedono di essere coinvolti in ogni tavolo che riguarda la vertenza dell’ex Fca, a partire dal Mise. Di seguito la nota integrale.
La Filcams Cgil e la UilTucs di Basilicata ancora una volta si trovano a denunciare la perdita di posti lavoro nel mondo dei servizi e della logistica dell’area industriale di San Nicola di Melfi che fanno capo a Stellantis, ovvero delle aziende Iscott e Atlas, rispettivamente impegnate nelle pulizie e nel servizio mensa.
All’incontro che si è tenuto oggi tra Confindustria, sindacati e società rappresentanti, è stato confermato il taglio del 45% del personale addetto alle pulizie ed è stata annunciata la sospensione del terzo turno presso lo stabilimento Stellantis di Melfi, con inevitabili conseguenze sui livelli occupazionali e salariali dei lavoratori dei servizi. Ciò nonostante le rassicurazioni del ministro Giorgetti all’ultimo Questione Time sul piano di reinvestimenti per tutta la filiera dell’automotive.
A distanza di oltre due mesi dal primo incontro in Confindustria e dal successivo tavolo in prefettura, la situazione non solo non è cambiata ma potrebbe essere addirittura peggiorata per i 183 lavoratori dei servizi esternalizzati che fanno capo a Stellantis. Già il taglio da 20 a 15 turni aveva procurato dei danni, portando a un taglio del 15% anche tra gli addetti alla mensa, in una situazione già precaria dovuta alla scadenza, entro fine maggio, dell’appalto Atlas.
Fortemente preoccupati per il futuro di questi lavoratori e delle loro famiglie, chiediamo
trasparenza rispetto ai piani industriali del gruppo nello stabilimento di Melfi. Fermo restando l’obiettivo della Filcams Cgil e della UilTucs di preservare ogni singolo posto di lavoro e preso atto della necessità di riallineare il mondo produttivo alle condizioni attuali del mercato dell’automotive, riteniamo sia necessario fin da subito stabilire ulteriori forme di sostegno per questi lavoratori che altrimenti finirebbero senza alcuna forma di reddito, pensando a una proroga degli ammortizzatori sociali.
Occorre il coinvolgimento di tutte le categorie in questa difficile vertenza, pertanto chiediamo che d’ora in avanti al tavolo del Mise e a qualsiasi tavolo sulla vertenza Stellantis siano presenti anche le categorie dei servizi, che sapranno dare il loro giusto apporto a tutela dei lavoratori di questo settore. Intanto in Confindustria è stato istituito un tavolo permanente con i rappresentanti sindacali al fine di monitorare costantemente l’evolversi della vertenza.