La festa di matrimonio è andata bene con massima soddisfazione di sposi, parenti e invitati. Cinquanta i partecipanti rigorosamente ammessi all’evento, tavoli distanziati con massimo quattro commensali e misure di sicurezza durante la festa senza però intaccare l’atmosfera della serenità. E’ il matrimonio ai tempi del Covid organizzato in una sala ricevimenti a Bari. Un evento dimostrativo, ma anche una provocazione nato dall’idea di Federmep, associazione che rappresenta imprese e professionisti del settore. Dopo ormai un anno di fermo, la filiera del wedding è pronta a ripartire in sicurezza, rispettando le direttive abbozzate negli scorsi giorni. Il settore wedding è ormai all’attenzione della prossima Cabina di Regia, prevista per lunedì 17 maggio. Il premier Draghi ha espresso solidarietà per le coppie e per i professionisti del comparto, ma ha affermato che bisogna ancora aspettare per poter delineare le direttive utili a far ripartire gli eventi.
Le nozze si sono tenute con una scaletta assolutamente realistica: dalla preparazione della sposa alla cerimonia, dal banchetto al taglio della torta, alla consegna delle bomboniere.
“Un atto dimostrativo che abbiamo deciso di realizzare per far comprendere al governo che permettere ai professionisti del settore di riprendere l’attività è una garanzia di sicurezza, proprio mentre in tutto il Paese si stanno comunque tenendo eventi che sono proibiti dal dpcm del 2 marzo”, spiega la presidente di Federmep Serena Ranieri.
“Ricordiamo che ai sensi dell’articolo 16 del DPCM del 2 marzo scorso, non modificato dal cosiddetto decreto “riaperture” le feste, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose, sono vietate. Decreto che peraltro, caso quasi unico, non ha neanche indicato una data differita per la ripresa delle attività. Con ogni probabilità la data sarà indicata lunedì prossimo: con l’iniziativa odierna confidiamo di convincere il governo dell’opportunità di far ripartire subito il settore, adottando le linee guida varate dalla Conferenza delle Regioni.
In ballo c’è il futuro di oltre 50mila operatori economici – tra imprese e liberi professionisti ¬– e oltre mezzo milione di persone impiegate. Lavoratrici e lavoratori fermi da 14 mesi e che sono pronti a riprendere le loro attività in sicurezza e a tornare a realizzare i sogni degli sposi e degli altri clienti”, conclude Ranieri.
“Il nostro pressing – afferma Sabrina Cannas, segreteria generale e referente Federmep per la Basilicata continua. Lo ribadiamo: una ripartenza in sicurezza dei matrimoni e degli eventi permetterebbe agli operatori economici di acquisire una liquidità di cassa di fondamentale importanza e allo stesso tempo ne beneficerebbero anche l’indotto, dal turismo all’artigianato locale alla ristorazione. Per questa ragione chiediamo alla Giunta regionale della Basilicata, come stanno facendo altre Regioni, di portare in sede di Conferenza delle Regioni la richiesta di una data per la ripresa dei matrimoni e degli eventi affinché tale richiesta possa poi essere posta all’attenzione del governo in sede di Conferenza Stato-Regioni e chiediamo di sollecitare il governo affinché nel decreto Sostegni bis sia incrementato il fondo a favore del settore istituito con il decreto Sostegni. Confidiamo nell’impegno di Giunta e Consiglio della Basilicata”.