Il Gruppo Fai di Tricarico,che opera da circa dieci anni a Tricarico e in diversi comuni del territorio, dal primo marzo 2021 si è ulteriormente esteso al territorio della Basilicata interna e ha assunto il ruolo di delegazione di Tricarico e della Lucania interna, per volontà della Presidenza regionale e con nomina del Fai centrale.
Per questa edizione di Giornate Fai di Primavera 2021, pur con enormi difficoltà e in misura ridotta, dovuta alle restrizioni dettate dall’emergenza covid, i comuni coinvolti saranno:Aliano, Castelmezzano, Gorgoglione, San Mauro Forte, Tricarico.
I nuclei di volontari, saranno affiancati dagli giovanissimi Apprendisti Ciceroni. A Tricarico saranno coinvolte le classi 3° A e 4° A del Liceo scientifico “Carlo Levi”.
AdAliano e Gorgoglione i piccoli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Rocco Montano”guideranno i visitatori.
A San Mauro saranno i volontari a condurre lungo le vie del centro storico.
A Castelmezzano i percorsi saranno guidati da un’esperta guida ambientale che accompagnerà i visitatori in luoghi di altissimo valore paesaggistico.
Le visite si svolgeranno sabato 15 e domenica 16 maggiodi mattina e di pomeriggio, su prenotazione e secondo il calendario indicato sul portale istituzionale del FAI.
ALIANO:i luoghi magici del “Cristo si è fermato ad Eboli”.La passeggiata consentirà di percorrere e visitare tutti i suggestivi luoghi descritti nel libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli” e che, a tutt’oggi, sono ben conservati e molto simili nell’aspetto al tempo di Levi. In particolare, ci soffermeremo sui luoghi leviani: CASA DEL CONFINO, con l’attigua Caserma dei carabinieri dell’epoca, il FOSSO DEL BERSAGLIERE, PIAZZA GARIBALDI, con la suggestiva CASA CON GLI OCCHI O DAL VOLTO UMANO O DEL MALOCCHIO, attigua al suddetto fosso; in questa piazza, allora centro animato del paese, si conservano tuttora altri luoghi leviani, l’UFFICIO POSTALE, la MACELLERIA, la FONTANA. Proseguendo, si costeggia il suggestivo FOSSO DEL BERSAGLIERE, incontrando l’aula in cui insegnava il podestà dell’epoca e altri luoghi importanti del libro e della vita alianese durante il regime fascista, tra cui il MUNICIPIO, la BOTTEGA DEL BARBIERE AMERICANO, il BALCONE DELLA VEDOVA, la prima pensione di Carlo Levi, la CHIESA/MUSEO di San Luigi Gonzaga, del secolo XVI, con opere pittoriche di grande valore artistico, dal secoloVII al secolo XVIII, tra cui la tela della “Madonna del Suffragio” di Carlo Sellitto, opera di stile caravaggesco, tela della scuola di Luca Giordano di Napoli, del Pietrafesa, due Croci astili o processionali del 1500, in oro e argento. Altre tappe saranno le CASE DEGLI AMERICANI e la CASA DELL’ARCIPRETE, infine il suggestivo PANORAMA DEI CALANCHI, simile a quello dei paesaggi del Sud Dakota e Nebraska degli USA o quello della Cappadocia della Turchia. Il percorso è contrassegnato da targhette in terracotta con citazioni tratte del libro. La passeggiata offrirà al visitatore la possibilità di una rilettura del racconto nei luoghi che lo hanno ispirato e che faranno rivivere quelle intense emozioni.
CASTELMEZZANO: le piccole Dolomiti lucane. L’itinerario consisterà in un cammino panoramico tra le rocce affioranti modellate dagli agenti atmosferici nei secoli, le quali compongono il crinale delle ormai celebri piccole Dolomiti lucane. Dopo un prima parte naturalistica in un sottobosco di cerri, roverelle e carpino bianco, seguirà una parte centrale paesaggistica con panorami e scorci mozzafiato, ammirando dall’alto il Parco regionale di Gallipoli Cognato e l’area circostante. Il percorso si conclude con l’ultima parte all’interno della splendida cornice del borgo di Castelmezzano, luogo di incontri di antiche culture, contornato da un paesaggio in continua trasformazione, uno tra i borghi più belli d’Italia.
La grande quercia e il bosco di Castelmezzano. Partendo dall’area attrezzata “Piscilicchio”, ai piedi di monte Caperrino, nell’areale del bosco di Castelmezzano, all’interno del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, percorreremo un suggestivo sentiero fra alberi di abeti, cerri, carpini e roverelle, ci immergeremo in una natura incontaminata fino ad ammirare lo spettacolare esemplare della “grande quercia”, iscritta nell’albo degli alberi monumentali d’Italia e altri esemplari di alberi plurisecolari.
GORGOGLIONE:la Spoon river lucana: un antico cimitero racconta. Una visita, a cura dei volontari Fai,al piccolo comune e al suo territorio ci porta in un luogo inconsueto. Un luogo silenzioso al centro di Gorgoglione, un piccolo cimitero dismesso nel 1978. Tanti nomi di persone da lungo tempo scomparse che si fondono in un’inestricabile trama di storie. Quelle che legano, a esempio, in un dialogo che si può cogliere attraverso l’immaginazione, un arciprete morto quasi centenario nel 1934, benemerito promotore dell’alfabetizzazione dei suoi compaesani tra Ottocento e Novecento; uno sconosciuto che, sulla sua croce in ferro, è designato come “artista” non si sa più devoto di quale delle sette muse; e un altro che artista rimane ancora nel ricordo degli anziani, un ammirato costruttore di mongolfiere per diletto e tante altre persone comuni delle cui esistenze sarà forse possibile raccogliere ancora qualche indimenticato significativo frammento di vita.
SAN MAURO FORTE: l’antico borgo di San Mauro Forte. In Giornate Fai di Primavera potremo percorrere le vie del borgo e soffermarci ad ammirare gli antichi palazzi nobiliari, tra cui Palazzo Arcieri, che è stato recentemente restaurato e aperto al pubblico per il piano terra. Il palazzo fu costruito verso la fine del ’700 da Gaetano Arcieri, uno degli acquirenti del fondo di San Mauro. Nella piazza troveremo la suggestiva torre medievale, uninteressante esempio di architettura fortificata visitabile in alcune occasioni anche all’interno. Sui ruderi del palazzo feudale fu edificata la Chiesa Madre. La chiesa è dedicata a Santa Maria Assunta di Episcopia, fu edificata sulle rovine del Palazzo feudale. L’interno dell’edificio si sviluppa su tre navate con cappelloni laterali e con un’ampia cupola che definisce la zona dell’abside. Al di sotto del piano di calpestio della Chiesa, si sviluppano i locali originariamente adibiti a cripta, all’interno è presente un interessante affresco che riproduce San Mauro Abate, patrono del Comune.
TRICARICO: la Saracena e la Rabata tra architettura e natura. Il percorso partirà da piazza Garibaldi per proseguire, passando davanti al Palazzo ducale, sede del museo archeologico, verso il cuore del centro storico. Passeremo nei pressi della Cattedrale, del Vescovado e del Museo diocesano per poi addentrarci nei quartieri arabo-bizantini. Prima suggestiva tappa, Borgo San Pietro, un piccolo agglomerato di case a mo’ di claustro. Proseguendo, arriveremo a Palazzo Lizzadri, sede del Museo del costume e abitazione della poetessa Laura Battista; ci affacceremo sul piazzale della torretta e porta Saracena, luogo identificato come primo acquartieramento delle popolazioni arabe.Riprenderemo la strada, alla volta della Rabata, il quartiere-residenza delle popolazioni islamiche, tra vicoli, cortili chiusi, palazzetti nobiliari ed edilizia minore come le tipiche “case con gli occhi” o le case grotta. Archi rampanti, sopportici, androni coperti, calate, gradonate, senza trascurare l’interessante sistema di deflusso delle acque, arriveremo in basso ad affacciarci nel vallone del Milo, nei pressi della “Badia”, verso gli “orti saraceni”, di fronte al Convento del Carmine. Attraversata la porta della Rabata, con la sua torre di avvistamento, scenderemo verso le antiche fontane e concluderemo la nostra passeggiata circondati dal verde, in una zona ricca di acque sorgive. Il volo e il richiamo del nibbio, che qui è stanziale, completeranno lo scenario.