Matera cambia L’Aquila, Matera “apripista” della solidarietà.
A tre anni dal sisma che ha mietuto 308 vite ed ha raso al suolo numerosi edifici, tra i quali anche molti immobili di interesse e pregio storico-artistico, L’Aquila ed i comuni limitrofi si ritrovano ancora in ginocchio, alle prese con una situazione ancora drammatica, segnata da una ricostruzione largamente incompleta e da quasi 22.000 persone che non possono rientrare nelle proprie case. Ancora oggi il centro storico dell’Aquila è disabitato ed è da ricostruire per oltre 177 ettari.
Possiamo concretamente aiutare L’Aquila ed i suoi cittadini a rialzarsi, possiamo dare un segno tangibile di quella solidarietà basata su fatti concreti e, quindi, capace di creare speranza e fiducia: l’unico vero modo per “restituire” agli abruzzesi una parte di quella solidarietà da questi dimostrata nel terremoto che nel novembre del 1980 devastò molti comuni lucani, ma anche per dare un degno senso ai 150° di Unità Nazionale.
Matera Cambia! chiede al Comune di Matera di appoggiare ufficialmente la candidatura di L’Aquila a
Capitale europea della Cultura 2019, ritirando la propria, e promuovendo un gemellaggio con una città
ed un territorio la cui storia è molto più vicina alla nostra di quanto lo sia il set cinematografico di
Guerre Stellari (situato a Tataouine, città della Tunisia meridionale, con la quale il Comune di Matera ha intenzione di gemellarsi).
Nel tragico anniversario del terremoto del 6 aprile 2009, sarebbe un gesto di grande significatività e
levatura culturale e morale.
D’altronde Matera ha già un prestigiosissimo “riconoscimento”: per i suoi “Sassi”, Matera è già stata gratificata ricevendo dall’Unesco, nel lontano 1993, il titolo di “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Un riconoscimento di portata “mondiale” mai finora adeguatamente sfruttato come volano per fare decollare definitivamente la propria economia turistica.
Cogliendo lo spirito “fortemente cooperativo” per le 18 città candidate a capitale europea della cultura 2019, uno spirito sottolineato dallo stesso Sindaco Adduce e da Pietro Verri nella lettera pubblicata il 30 marzo scorso al quotidiano “Il Sole 24 Ore.it”, appoggiare la candidatura dell’Aquila significherebbe “costruire una cultura redditizia” basata sulle occasioni “di scambio, di conoscenza reciproca. Essere capitale europea della cultura significa offrirsi alle ibridazioni”.
Appoggiando sin d’ora la candidatura dell’Aquila, Matera diventa subito Capitale Europea e Mondiale della Solidarietà, abbandonando così una competizione quanto mai imbarazzante ed inopportuna, ed aiutando la ricostruzione ed il futuro di una città terremotata e dei suoi cittadini e stabilendo legami di fraterna ed inscindibile collaborazione tra materani ed aquilani. Matera cambia l’Aquila: Matera diventa apripista della solidarietà!
Matera cambia!
Finalmente qualcuno che dice qualcosa di sensato
Ottima idea!!!! Oltre che per la solidarietà, anche per l’indubbio livello culturale e artistico della città abruzzese!!!! Sarebbe un bellissimo gesto!!! CONDIVIDO!!!
Ma cosa non si inventano pur di stare sulle pagine dei giornali e di non fare proprio nulla per la città dove vivono.
Ma poi: MATERA CAMBIA e chi sono questi materani amanti della loro città? GENCHI, FILIPPETTI, BENNARDI… chi più??? Tutti con il cognome da puro MATERANO. Vengono tutti da fuori a fare i kapò qua! Come quel tale ISAIA SO TUTTO IO! Sentite, se questa città non vi piace tornatevene alle case vostre e ai vostri paeselli da dove venite a fregare i pochi posti di lavoro a noi veri materani con il cognome MONTEMURRO, NICOLETTI. Sciatavinn’ se non state bene qua!
Bravo Donato! Io direi si fare una lista di cognomi veri materani, così possiamo sapere chi è vero materano doc e chi viene dai paeselli a fregarci i posti di lavoro…. e anche le donne.
Chiamiamola Lista LMD: Lista Materani Doc
Però dobbiamo considerare anche la provincia altrimenti dovremmo escludere il nostro sindaco.
LMDP Lista Materani Doc e Provincia
si così va bene
Bravo Nicoletti. I veri Materani lottano perché la loro città progredisca e vada avanti e non rimanga ferma nella preistoria. Questi invece dicono: – Matera ha già un prestigiosissimo “riconoscimento”- e non si rendono conto di quanto possa essere importante questa candidatura. E se poi vinciamo? Ancora meglio! Macché ritirarci, Matera deve andare avanti!
hemm il mio era Sarcasmo
la proposta di Genchi & C. è semplicemente inacettabile ed è la chiara rappresentazione del livello di conoscenza (o di ignoranza….fate voi) del programma Europeo CEC che i materani hanno.
il rischio che si corre favorendo la Candidatura di L’Aquila a CEC2019 è quello di creare una frattura tra la ricostruzione della parte da “esporre” per l’evento e la parte della città da vivere prima durante e dopo il 2019. quale favoriranno secondo voi i politici Aquilani e “Romani”?
a Genchi io chiederei, prima di lanciarsi in Spot di tipo elettorale/propagandistico, di farsi promotore di un vero comitato per il “NO a Matera2019” facendo le pulci al Comitato Istituzionale per Matera 2019, analizzando il percorso politico e di gestione Amministrativa che Adduce & C. stanno portando avanti.
quanto ne sanno Genchi & C. di cosa si sta facendo (o non facendo….fate sempre voi) per Matera 2019?
politicamente è conveniente un comitato per il “NO a Matera2019”? o per Genchi &C. è più semplice provare a tirare vento per far girare la bandiera?
chissà se le risposte arriveranno entro il 2019!