Un tavolo nazionale al Mise con il coinvolgimento di tutte le Regioni che hanno stabilimenti del Gruppo Stellantis e del comparto automotive per predisporre un programma di azioni di valorizzazione del sito di Melfi e soprattutto per renderlo più competitivo ed “fortemente attrezzato” a far fronte alla situazione generale di crisi dell’auto e della componentistica. E’ la conclusione del Tavolo tecnico “Stellantis”, presieduto dall’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, insediato in attuazione di una mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale, che ha tenuto oggi un primo confronto in videoconferenza, seguita anche dallo stabilimento di Melfi con il collegamento e l’intervento di delegati sindacali dalla saletta Rsa. Alla videoconferenza sono intervenuti consiglieri regionali (Leggieri, Polese, Aliandro, Vizziello) i segretari Cgil, Cisl, Uil, di Fim, Fiom, Uilm, Ugl Fismic, sindaci (tra cui Valvano).
“Il futuro del comparto auto, di cui Stellantis di Melfi è solo una “tessera” del complesso mosaico – ha detto Cupparo – è una questione di carattere mondiale. Pertanto il nostro impegno va concretizzato sulle cose che è possibile fare sul versante politico-istituzionale tenendo unito il fronte sindacati-Comuni-imprese; il nostro interlocutore istituzionale è il Governo che deve garantire non solo il mantenimento dell’attuale produzione e degli attuali livelli occupazionali ma lavorare per un potenziamento di modelli e occupazione diretta ed indotta secondo le opportunità presenti”.
Cupparo ha ribadito le proposte su cui sta lavorando la Giunta: ridurre i costi energetici per lo stabilimento Stellantis di Melfi chiedendo ad Eni e Total di farsene carico, non solo per quest’area industriale ma anche per le altre; migliorare ed ammodernare i servizi dell’area San Nicola di Melfi; superare il gap infrastrutturale che incide sui costi di produzione delle auto anche con il programma potenziamento-alta velocità di Ferrovie Italiane sino a San Nicola; ampliare l’attività dell’indotto per la componentistica che oggi ha prodotto interruzioni per il mancato arrivo dall’estero, sino alla produzione delle batterie per i nuovi modelli che attualmente provengono da fabbriche estere e di conseguenza ampliare l’occupazione diretta ed indotta; accrescere la ricerca rilanciando il Campus Tecnologico di San Nicola con la cooperazione dell’Unibas.
Nel ribadire che “il punto di riferimento dell’azione che la Giunta svilupperà, di intesa con le parti datoriali (Confindustria) e sociali (Cgil, Cisl, Uil) e i sindaci, è la lettera del presidente Bardi al Premier Draghi e ai Ministri Giorgetti e Carfagna, come la risoluzione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale” l’assessore ha ricostruito le iniziative svolte negli ultimi mesi con i “momenti significativi” dei Consigli straordinari di Melfi e di quello Regionale.
“Rendere competitiva Melfi – ha affermato – è un obiettivo centrale, tenuto conto che quando Tavares sostiene che il costo dell’auto costruita in Italia è circa quattro volte maggiore di quello degli stabilimenti francesi non si riferisce ai salari dei lavoratori italiani, che sono più bassi dei colleghi francesi, ma piuttosto ai costi energetici e di trasporto e ai problemi della logistica. Per questa ragione intendiamo fare la nostra parte”.
STELLANTIS: CGIL, CISL, UIL, SUBITO TAVOLO NAZIONALE
Oggi si è tenuto l’incontro (in videoconferenza) del tavolo tecnico su Stellantis promosso dall’assessore regionale alle attività produttive Francesco Cupparo a seguito delle forti sollecitazioni venute dal mondo sindacale nelle scorse settimane al fine di portare nella più alta istituzione regionale la discussione sul futuro del distretto automotive di Melfi.
Per l’incontro, anche su nostra espressa richiesta, si è adottato una formula inclusiva aperta alla partecipazione dei lavoratori dello stabilimento di Melfi (collegata la Rsa) delle forze sindacali e datoriali e dei consiglieri regionali.
L’incontro è stato utile per chiarire la programmazione regionale per quanto riguarda il quadro infrastrutturale che dovrà interessare il territorio del Vulture-Melfese e in particolare l’area industriale di Melfi, nonché per mettere a fuoco gli interventi che nell’immediato possono sostenere la competitività dello stabilimento Stellantis di Melfi e dell’indotto nell’ambito dell’annunciato processo riorganizzativo del gruppo.
Abbiamo chiesto alla Regione Basilicata di realizzare un’ alleanza tra le regioni interessate ( Basilicata, Puglia e Campania ) e che i Parlamentari delle tre Regioni Interessate ( sia di maggioranza che di opposizione) intervengano con più forza nei confronti del Presidente Draghi per convocare il tavolo nazionale su Stellantis e sulle scelte di politica industriale del settore auto. Ciò al fine di avviare un confronto immediato con i vertici di Stellantis per chiarire, nell’ambito del piano industriale del gruppo, il ruolo dello stabilimento di Melfi e più complessivamente delle produzioni del Mezzogiorno e per mettere al centro della programmazione del PNRR, per quanto riguarda il capitolo delle infrastrutture, il potenziamento del sistema dei trasporti e della logistica nell’ambito dei collegamenti della trasversale appenninica.
La necessità del tavolo nazionale è ancora più urgente dopo le dichiarazioni dell’ad Tavares, in contemporanea con il confronto di oggi, annunciando che “Stellantis è pronta per cambiamenti drastici e scelte coraggiose”, un annuncio che richiede precisazioni.
Abbiamo anche sollecitato la Regione ad assumere misure per rendere più conveniente ed efficiente il sistema dei servizi a sostegno dell’area industriale di Melfi nell’ambito della riforma dei consorzi industriali, oggi elemento di debolezza in particolare per le aziende dell’indotto; a prevedere forme di incentivazione per attrarre nuovi investimenti nell’area industriale del melfese; a semplificare le procedure burocratiche in previsione del nuovo ruolo che l’indotto dovrà svolgere nel rinnovato modello produttivo di Stellantis; a sostenere il sistema dei trasporti e della logistica al servizio del polo automotive di Melfi.
Siamo consapevoli che Melfi, pur rappresentando un’eccellenza nel panorama dell’industria automobilistica globale, rappresenta comunque un elemento del più complesso sistema produttivo del gruppo e come tale dovrà ricevere le giuste attenzioni per garantire gli attuali livelli occupazionali.
Cgil, Cisl, Uil si sono riservati di inviare alla Regione un documento dettagliato.
Gerardo de Grazia della Confsal e della Fismic Confsal: “Ottima l’iniziativa voluta dall’assessore Cupparo di istituire un tavolo tecnico su Stellantis”.
Ho apprezzato la volontà e la disponibilità, mostrata dall’assessore, di voler incontrare i vertici del nuovo gruppo per capire le criticità e cercare di superarle.
Un atto dovuto nei confronti dei lavoratori.
Come Confsal e Fismic Confsal abbiamo posto l’attenzione sul fatto che, negli anni, attorno ad una azienda che si è trasformata, diventando sempre più smart e con una visione chiara del futuro, la politica non è stata in grado di creare l’architettura adatta, con infrastrutture adeguate e una pubblica amministrazione idonea.
Nello stabilimento della zona industriale di San Nicola di Melfi, negli anni, sono state accettate (e vinte) tutte le sfide che il mercato ha posto.
Abbiamo cambiato pelle, ci siamo evoluti ed abbiamo acquisito nuove competenze.
Siamo partiti dall’accordo di Pomigliano e siamo arrivati alla produzione di auto a marchio Jeep, in Basilicata.
La nostra è una realtà performante, innovativa e dalle grandi competenze.
Per questo, non si possono cancellare 25 anni di storia.
Ritengo che, come detto più volte, oltre all’elettrico, bisogna ridare centralità al diesel di ultima generazione come mezzo che accompagni la transizione.
Il diesel di ultima generazione ( nei confronti del quale esiste una crociata assurda) inquina meno di una macchina a metano, meno di una macchina a gpl e meno di una macchina ibrida.
Nei prossimi giorni, coinvolgeremo i vertici della politica lucana e nazionale per fare fronte comune, allo scopo di tutelare e difendere l’occupazione nella nostra, già martoriata, Regione”.