“Opportunamente sensibilizzato dai segretari dei sindacati inquilini Sicet, Sunia e Uniat ho personalmente preso atto nella III Commissione da me presieduta, che nel bando sui 113 alloggi da assegnare in social housing a Matera, esistono numerose incongruenze ed anomalie”. Lo evidenzia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto che aggiunge: “Il bando in questione va opportunamente ritirato e riproposto con i dovuti accorgimenti. Infatti molte sono le zone ombra da evidenziare in termini di trasparenza e corretta informazione. Il discorso va impostato prettamente in termini di equità e giustizia, aspetti da garantire sempre e comunque nei confronti di tutti i cittadini. Difficile poter o dover considerare legittimo un bando pubblicato solo ed esclusivamente on line il 16/04/2021, per la sola conoscenza di pochi. Malgrado tutto ‘ironia della sorte’, in data 28 aprile erano già pervenute centinaia di domande”. “Ma tante altre – dice – sono le ‘stranezze’ riportate nella stesura del testo considerato, come il reddito minimo di accesso oltre 68.000 euro, onestamente molto elevato. Dispiace dover constatare poi che pur parlando di alloggi di residenza pubblica popolare si sia negata la possibilità ad esperti in materia come i Segretari delle Associazioni sopra indicate, di partecipare attivamente alla sua redazione, avrebbero offerto senza ombra di dubbio un contributo migliorativo nel risultato finale. Si è così persa nel nulla la ratio ispiratrice di simili iniziative, ossia fornire una boccata d’ossigeno verso la crescente domanda di alloggi da parte delle categorie sociali meno abbienti. Tutti infatti hanno il ‘sacrosanto diritto’ di partecipare ad un bando gestito attraverso soldi pubblici. Gli alloggi vanno attribuiti dopo la formazione di graduatorie con punteggi formulati con criteri sia obiettivi che soggettivi opportunamente condivisi. Deve esserci la possibilità (oggi negata) di proporre nell’eventualità in cui sussistono inesattezze ed errori, il legittimo ricorso, come del resto si è sempre fatto in passato”. “Tutti questi aspetti – continua Quarto – sono stati completamente negati dal bando pubblicato sulla pagina web del Comune di Matera. Operando in tal modo sono stati disconosciuti per tutti i più elementari principi di trasparenza e pari opportunità. I molteplici dubbi prospettati non sono stati affatto dissolti neanche nella videoconferenza intervenuta con i dirigenti della SGR, società che ha promosso il bando in questione. Ancora più nebulose e problematiche le interlocuzioni intervenute col Comune in particolare con l’assessore Nicoletti, dimostratasi fiera sostenitrice delle posizioni fino ad oggi assunte dalla Giunta comunale in materia, schieratasi da subito a completa difesa del bando ‘incriminato'”. “Alla luce di quanto esposto – conclude – prendendo atto dell’estrema complessità della situazione, siamo ben lontani dal fare ed avere chiarezza, al fine di dare tutela e giustizia ai cittadini interessati. Non rimane che un’unica strada da intraprendere: ritirare subito il bando, nell’interesse di tutti, ma soprattutto di una collettività che deve continuare a considerare la casa un bene primario da assegnare nel pieno rispetto di tutte le disposizioni legislative”.