La Basilicata fa registrare un altro morto sul lavoro. Armando Rocco Mita, un uomo di 48 anni (classe 1972, avrebbe compiuto 49 anni a dicembre prossimo), nato a Stigliano e residente a San Mauro Forte, è morto questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto nelle campagne di San Mauro Forte, in contrada “Salice”.
L’uomo era alla guida di un trattore: stava lavorando in un terreno situato in un’area collinare di San Mauro Forte quando all’improvviso, secondo una prima ricostruzione, il suo mezzo di lavoro si è ribaltato e ha investito l’uomo, che è morto all’istante.
Sono intervenuti il personale del pronto soccorso del 118, i Vigili del fuoco di Ferrandina e i Carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente.
Morte sul lavoro a San Mauro Forte , Giordano (Ugl): “Fondamentale più cultura e investire nella sicurezza”.
“L’Ugl esprime il suo cordoglio alla famiglia di Armando Rocco Mita, l’uomo di 49 anni che è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nelle campagne di San Mauro Forte (Matera), in contrada ‘Salice’: era alla guida di un trattore cingolato, stava lavorando in un terreno situato in un’area collinare dove, all’improvviso, il trattore si è ribaltato e ha investito il 49enne uccidendolo all’istante”. Lo dichiara in un nota Pino Giordano, Segretario Provinciale Ugl Matera.
“Il sangue versato, nell’ennesimo incidente in itinere sui campi della Basilicata impone una seria e circostanziata riflessione sullo stato della sicurezza in agricoltura dove ancora un brutto incidente deve far riflettere su quanto la sicurezza per i nostri lavoratori sia sempre più precaria. Siamo sconcertati e attoniti. In attesa di capire l’esatta dinamica dell’incidente, in questa fase non possiamo esimerci dal rivendicare una rinnovata attenzione da parte di tutte le istituzioni preposte al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare in agricoltura dove va intensificata l’opera di informazione e prevenzione. Non è possibile morire di lavoro, siamo di fronte a una vera e propria emergenza alla quale si può mettere fine solo unendo le forze e mettendo in campo azioni concrete. È il momento non solo che la politica e le istituzioni facciano la loro parte: rispetto delle norme e restituire il giusto valore alla sicurezza nei luoghi di lavoro. È del tutto evidente che quanto fatto finora non basta e occorre intervenire con rapidità per evitare che ulteriori tragedie si consumino nella rassegnazione di chi può e deve intervenire. L’Ugl – conclude Giordano – solo pochi giorni fa’, aveva espresso cordoglio per un’altra vittima sul lavoro, il giovane di Montalbano Ionico (MT) Andrea Recchia, 37 anni, morto mentre lavorava in un’azienda di mangimi a Sorbolo, in provincia di Parma. E’ una vera e propria escalation di vittime, continueremo a sensibilizzare l’opinione pubblica verso il fenomeno delle ‘morti bianche’ e a tale riguardo, l’Ugl da anni ormai è in tour in Italia con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’: iniziativa sempre attuale alquanto indispensabile e fondamentale volta a mantenere sempre alta l’attenzione sulle stragi silenziose”.
Matera, 18 maggio 2021.
Incidente San Mauro Forte, Cavallo (Fai Cisl): “Promuovere lavoro di qualità per fermare inaccettabile scia di sangue”
Matera, 18 maggio 2021 – “Siamo dinanzi ad una vera e propria escalation di incidenti mortali che non possono essere derubricati a prodotto della fatalità: di questo passo senza una stretta sui controlli e senza una cultura del lavoro di qualità, la ripartenza post pandemia rischia di diventare un bagno di sangue”. Così il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, commentando la notizia dell’incidente mortale che questa mattina è costata la vita ad un agricoltore di 49 anni nelle campagne di San Mauro Forte, in provincia di Matera.
Nell’esprimere la solidarietà del sindacato alla famiglia del lavoratore scomparso, il sindacalista della Cisl sottolinea che “il fenomeno degli infortuni sul lavoro, spesso con esito mortale, sta assumendo proporzioni inaccettabili e conferma che anche i protocolli più stringenti rischiano di rivelarsi impotenti se non accompagnati da una rete più capillare di controlli e da un massiccio investimento in prevenzione e cultura della sicurezza, anche per contrastare un generale abbassamento della soglia di attenzione sociale al fenomeno dovuto indirettamente alla pandemia”.
“Questa ennesima tragedia sul lavoro, che arriva a pochi giorni da un altro incidente mortale in cui ha perso la vita un giovane di Montalbano Jonico in un mangimificio della provincia di Parma, richiama istituzioni e parti economiche sociali a esercitare la massima pressione in tutte le sedi per alzare il livello della qualità del lavoro, ricorrendo ad esempio agli strumenti della bilateralità che proprio nel comparto agricolo, epicentro di tanti incidenti, sono già rodati e possono contribuire in modo determinante a fermare questa drammatica scia di sangue”, conclude Cavallo.
Nella foto il luogo in cui è avvenuto l’incidente che ha provocato la morte dell’uomo di San Mauro Forte (foto www.SassiLive.it)