Si è svolta questa mattina davanti l’ingresso B dello stabilimento Stellantis di Melfi la manifestazione indetta da Cgil, Cisl Uil Confsal Ugl di intesa con le organizzazioni di categoria dei metalmeccanici. Di seguito le motivazioni che hanno determinato questa iniziativa sindacale.
Tutte le forze sociali, le rappresentanze, datoriali e sindacali, sono state invitate alla mobilitazione e spingere all’unisono affinché il Governo Regionale di Basilicata intervenga con forza nei confronti del Governo nazionale.
Rivendichiamo che non si arretri di fronte ai disinvestimenti di Stellantis, con una visione strategica di lungo respiro che coinvolga l’intero Sud con un aumento della competitività infrastrutturale, a salvaguardia dei lavoratori tutti nel rispetto degli impegni assunti.
Ci aspettiamo che il Governo vigili sul rispetto da parte dell’azienda degli impegni assunti sugli investimenti e sul mantenimento dei livelli occupazionali nonché degli standard qualitativi del lavoro con la sottoscrizione di una linea di credito statale per oltre 5,6 miliardi di euro destinata alle attività nazionali del gruppo FCA.
Ricordiamo che gli impegni assunti riguardano il proseguimento dell’attuazione dei progetti industriali; l’avvio di investimenti ulteriori; l’impegno a non delocalizzare la produzione dei modelli di veicoli oggetto di industrializzazione nell’ambito del piano; il raggiungimento della piena occupazione entro il 2023, senza ricorso ad ammortizzatori sociali.
Preoccupano le prime dichiarazioni in merito dell’attuale Governo, che in risposta a interrogazioni parlamentari, afferma per bocca del ministro Giorgetti che “la riorganizzazione in corso nel gruppo Stellantis ricadono in un ambito privatistico in cui non si può intervenire”. Questo atteggiamento attendista e neutralista del governo italiano è un drammatico errore e cozza in maniera lampante con l’interventismo state francese che ha chiesto almeno 4 anni di tutela dei livelli occupazionali.
Siamo seriamente preoccupati: a rischio c’è non solo il mantenimento della capacità produttiva e di innovazione ma soprattutto la tenuta occupazionale di un settore strategico e trainante dell’economia del nostro Paese.
La politica italiana deve tempestivamente mettere in campo tutte le azioni necessarie a proteggere e, ancor più, a rilanciare lo sviluppo dell’ automotive disinnescando il rischio di una grande frattura sociale che aumenterebbe, peraltro, diseguaglianze tra classi e territori.
La zona industriale di Melfi con l’indotto Stellantis è il banco di prova di una reale volontà di questo governo di avere il Mezzogiorno come priorità delle politiche di sviluppo. E ciò può avvenire solo utilizzando tutte le risorse a disposizione, PNRR compreso, per un organico piano di rafforzamento di tutti i siti produttivi dell’auto nel nostro paese cogliendo la sfida dei processi in atto di trasformazione della mobilità sostenibile.
Non è accettabile nessun ridimensionamento della capacità produttiva dello stabilimento di Melfi e di tutto il sistema di fornitura e logistica del suo indotto, dove avviene la produzione della metà dei veicoli prodotti in Italia, da FCA prima e da Stellantis poi.
È nel presente che si decidono le sorti del futuro della Basilicata. Dunque, nell’immediato devono essere aperti tavoli di confronto tra sindacato e governo per affrontare alcune questioni delle politiche industriali locali e nazionali che devono necessariamente interagire con il PNRR e le altre fonti di finanziamento europee.
Chiediamo di creare un polo scientifico regionale tra il campus di ricerca di Melfi, l’Università degli Studi della Basilicata ed ENEA per migliorare la competitività nella ricerca strategica. quale un polo di ricerca per celle combustibili a idrogeno, coinvolgendo Stellantis, Eni e Total e attingendo proprio dalle risorse previste dal Pnrr.
Per quanto attiene all’area industriale di Melfi è necessario istituire un tavolo di confronto permanente in Regione Basilicata per affrontare tutte relative criticità; sono necessarie opere di urbanizzazione dell’area industriale di Melfi e di miglioramento dei servizi alle migliaia di operai che ogni giorno vi transitano. Spingeremo per accelerare gli interventi già previsti per la linea ferroviaria di Melfi, il miglioramento delle linee esistenti e la realizzazione di nuove opere ferroviarie, nell’accordo stipulato tra Ministero delle Infrastrutture e Rete Ferroviaria Italiana.
Pensiamo che la contingenza della ristrutturazione produttiva della Stellantis, quarto gruppo auto su scala mondiale, debba essere assunta dalla Regione nel suo complesso come occasione per riportare il confronto sindacati, istituzioni governative e casa automobilistica al centro delle questioni di nuova strategia dell’automotive, con grande capacità di comprensione e di compartecipazione al rilancio del comparto.
La nostra idea: organizzare una iniziativa valida, documentata, affidabile e ricorrente, anche con l’apporto delle confederazioni sindacali locali e nazionali, che affermi e valorizzi la centralità per il Paese del “modello Melfi”, come polo di eccellenza, come frontiere dell’industria, come luogo di alta cultura produttiva e di relazioni industriali, come distretto sociale e quindi come motore dello sviluppo nella post-globalizzazione.
Una iniziativa regionale di vasta portata che traduca questa idea del ‘modello Melfi’ in progettualità condivise ed in decisioni concrete inserite nella destinazione delle risorse rivenienti dal PNRR e da altri canali per accompagnare il processo di consolidamento di Stellantis e del modello auto- motive di Melfi e del Mezzogiorno.
Occorre un vero Piano strategico Basilicata-Distretto manifatturiero automotive declinato nei diversi ambiti urbanistico-territoriale-ambientale.
La Regione deve giocare un ruolo assolutamente nuovo e preminente nella concreta definizione delle esternalità e dei fattori di convenienza intorno al polo automotive di Melfi, con interventi consistenti nelle diverse e progressive risorse europee e con ogni altra posta finanziaria importante.
La sfida dei motori sostenibili dall’elettrico all’idrogeno è un vero banco di prova per creare un ecosistema funzionale, un set di servizi, per offrire all’utenza auto del nostro tempo tutto ciò che serve per scegliere di guidare una vettura a basso consumo energetico.
Manifestazione Stellantis, Tortorelli (Uil): “Il premier Draghi convochi un tavolo nazionale”
La convocazione per iniziativa del Governo Draghi di un tavolo nazionale, “ancora più urgente dopo che Tavares ha dichiarato che “Stellantis è pronta per cambiamenti drastici e scelte coraggiose” senza spiegare cosa intende fare; la necessità di realizzare un’alleanza tra le Regioni coinvolte nel processo produttivo dell’auto (Basilicata, Puglia e Campania); la necessità di misure per rendere più conveniente ed efficiente il sistema dei servizi a sostegno dell’area industriale di Melfi e di prevedere forme di incentivazione per attrarre nuovi investimenti nella stessa area industriale: sono le richieste prioritarie venute dal segretario regionale della Basilicata della Uil Vincenzo Tortorelli che ha aperto oggi la manifestazione indetta da Cgil, Cisl, Uil davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Melfi.
Tortorelli ha ribadito che “l’automotive è un settore strategico per la Basilicata ed occupa complessivamente 20mila persone di cui il sindacato – ha detto -, con questa manifestazione, assume la responsabilità. Ma la nostra non è una posizione di sola difesa dei posti di lavoro perché siamo convinti che le scelte sulle politiche industriali dell’auto di Stellantis per lo stabilimento di Melfi devono avere una centralità e da subito nelle produzioni di vetture elettriche, le auto del futuro. Questo deve essere il piano della ripresa post Covid nella nostra regione e nel nostro Paese, con l’idea di far vivere la dotazione, il patrimonio, la capacità produttiva e le eccellenze dello stabilimento di Melfi come valore fondamentale per le nuove politiche industriali. Il tema centrale è salvaguardare gli asset che fanno del distretto di Melfi un “unicum” valido in termini di cultura industriale, complesso di competenze e conoscenze. L’unica strada per ottenere tale risultato è quella di garantire il rafforzamento dello stabilimento di Melfi, il suo radicamento permanente sul territorio. Per farlo occorre garantire a Stellantis un vantaggio competitivo rispetto ad altre aree di localizzazione produttiva.
La nostra idea – ha affermato il segretario Uil : organizzare una iniziativa valida, documentata, affidabile e ricorrente, anche con l’apporto delle confederazioni sindacali locali e nazionali, che affermi e valorizzi la centralità per il Paese del “modello Melfi”, come polo di eccellenza, come frontiere dell’industria, come luogo di alta cultura produttiva e di relazioni industriali, come distretto sociale e quindi come motore dello sviluppo nella post-globalizzazione.
Anche la Regione- ha detto ancora Tortorelli – deve fare la sua parte attraverso un’ iniziativa di vasta portata che traduca questa idea del ‘modello Melfi’ in progettualità condivise ed in decisioni concrete inserite nella destinazione delle risorse rivenienti dal PNRR e da altri canali per accompagnare il processo di consolidamento di Stellantis e del modello auto- motive di Melfi e del Mezzogiorno.
La politica, inoltre, è chiamata a mettere in campo tutte le azioni necessarie per proteggere e, ancor più, per rilanciare lo sviluppo dell’automotive disinnescando il rischio di una grande frattura sociale che aumenterebbe, peraltro, diseguaglianze tra classi e territori. La zona industriale di Melfi con l’indotto Stellantis – ha concluso – è il banco di prova di una reale volontà di questo Governo di avere il Mezzogiorno come priorità delle politiche di sviluppo!”.
Stellantis, Gambardella (Cisl): “Unità sindacale esempio per la classe politica”
“Questa mattina davanti ai cancelli della più importante fabbrica del Mezzogiorno il movimento sindacale si è presentato unito e compatto perché tutti siamo preoccupati per l’incertezza che aleggia sul destino di questo stabilimento. Questo non è il momento di mettere le bandierine, ma quello in cui anche il sindacato mette in campo la maturità che serve a superare le grandi sfide che abbiamo davanti”. Lo ha detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata Enrico Gambardella a margine della manifestazione che si è tenuto davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis a San Nicola di Melfi. “L’unità del movimento sindacale – ha aggiunto il sindacalista – è un messaggio che vogliamo indirizzare anche alla classe politica di questa regione perché in questo momento tutti devono sostenere questa lotta senza distinzioni di colore, a partire dal governo regionale che deve garantire delle politiche di sviluppo per le aree industriali, investimenti per il potenziamento delle infrastrutture, interventi per quanto riguarda i servizi alle imprese, la logistica e i trasporti. Serve insomma un piano di politica industriale che sostenga queste aree e soprattutto attragga nuovi investimenti”.
Per il segretario della Cisl “fondamentale è il coinvolgimento del governo nazionale che su questa partita, grazie all’autorevolezza internazionale del presidente Draghi, deve mettere in campo azioni a tutela degli investimenti e dell’occupazione nelle fabbriche italiane di Stellantis, anche alla luce del fatto che l’attuale asimmetria politica tra Francia e Italia rischia di pesare sul futuro delle nostre fabbriche e sulle future scelte aziendali del management. Per questo torniamo a sollecitare la costituzione di un tavolo permanente sull’automotive e sul futuro della mobilità. C’è bisogno di un’azione convergente tra tutti i livelli istituzionali interessati – ha concluso Gambardella – superando le divisioni politiche e ritrovando intorno al lavoro quella unità di intenti che sola può garantirci la difesa di una realtà industriale di primaria importanza per l’oggi e per il futuro”.
Manifestazione Stellantis, Summa (Cgil): “Governo nazionale vigili sugli accordi presi. Quanto al governo regionale non serve una mozione approvata in Consiglio regionale, servono visione, programmazione e investimenti”
“Ci aspettiamo che il governo vigili sul rispetto da parte dell’azienda degli impegni assunti sugli investimenti e sul mantenimento dei livelli occupazionali nonché degli standard qualitativi del lavoro, con la sottoscrizione di una linea di credito statale per oltre 5,6 miliardi di euro destinata alle attività nazionali del gruppo Fca”. È quanto ha affermato il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa oggi al presidio unitario di Cgil, Cisl, Uil e i sindacati dei metalmeccanici davanti all’ingresso B dello stabilimento Stellantis di Melfi.
“Ricordiamo che gli impegni assunti riguardano il proseguimento dell’attuazione dei progetti industriali, l’avvio di investimenti ulteriori – aggiunge Summa – la non delocalizzazione della produzione dei modelli di veicoli oggetto di industrializzazione nell’ambito del piano, il raggiungimento della piena occupazione entro il 2023, senza ricorso ad ammortizzatori sociali.
A Melfi non si decide solo il destino di una impresa italiana – precisa Summa – Si decide il destino di migliaia di uomini e donne. Si decide del destino dei loro figli, di interi paesi. A Melfi il Sud e la gente del sud si gioca la partita più importante del nuovo millennio. Per questo chi afferma che Stellantis è un’operazione economica finanziaria tra gruppi privati mente sapendo di mentire. Il governo deve far rispettare gli accordi e gli impegni presi con la sottoscrizione di una linea di credito di 5.6 miliardi. Bisogna smettere di fare profitto e speculazione sui lavoratori, sulle lavoratrici e sui territori.
Al governo regionale – conclude il segretario – diciamo che non basta una mozione approvata in Consiglio regionale per decidere il futuro dello stabilimento di Melfi e dell’automotive in Basilicata, nel Paese e in Europa. Servono investimenti nell’innovazione tecnologica e nella mobilità sostenibile, serve una visione sulle politiche industriali di questa regione”.
Italia Viva Basilicata: sostegno e presenza alla manifestazione per Stellantis a Melfi
Italia Viva Basilicata è presente oggi davanti ai cancelli di Stellantis, a sostegno della manifestazione delle organizzazioni sindacali nell’area industriale di Melfi.
La coordinatrice regionale, Rossana Musacchio Adorisio, Sindaco di Maschito insieme ad Alessandro Panico e a una rappresentanza del circolo Italia Viva Melfi, hanno voluto essere al fianco dei lavoratori nel luogo simbolo delle battaglie per lo sviluppo e il futuro della Basilicata, manifestando solidarietà, sostegno e l’impegno a seguire tutte le vicende, come stiamo facendo sin dall’inizio.
Si applichi immediatamente la risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale per mantenere e potenziare il livello qualitativo del processo produttivo, evitando di disperdere gli investimenti fatti in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro e si proceda con il tavolo tecnico regionale, insieme al Gruppo Stellantis, per scongiurare il ridimensionamento dello stabilimento.
Siamo sempre più convinti che il Governo Regionale della Basilicata debba intervenire con urgenza e con forza nei confronti del Governo nazionale, senza arretrare di un passo nei confronti dell’azienda e perché si mantengano gli impegni presi nei confronti di una platea che per occupazione e indotto è vitale per il presente e il futuro della nostra regione.
Melfi, ricordiamo, è la prima piazza lucana che ha scelto Italia Viva Basilicata per una questione di rilevanza non solo locale ma regionale. Insieme all’on. Sara Moretto, prima a intervenire accanto a noi sul tema a livello nazionale, continueremo a batterci perché si arrivi a definire il destino dell’automotive italiano, nel quale proprio lo stabilimento Stellantis lucano possa avere il suo protagonismo. Anche grazie alle concrete proposte di potenziamento infrastrutturale dell’area, nella direzione della mobilità sostenibile e del nodo ferroviario, lanciate proprio da Italia Viva Melfi e Basilicata, a valere sui fondi del PNRR.
Lo dichiarano in maniera congiunta i coordinatori regionali e provinciali di Italia Viva Basilicata e Italia Viva Melfi.