“La Regione Basilicata segue con attenzione le problematiche legate all’officiosità dei fiumi. Da mesi siamo impegnati a redigere e attuare progetti per mettere in sicurezza i nostri corsi d’acqua”. Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, specificando che “oltre al progetto-pilota che sta interessando il torrente Racanello, il Dipartimento Ambiente sta mettendo in campo altri interventi per migliorare la qualità e il funzionamento dei fiumi lucani”.
Tra questi, i lavori nel tratto del torrente Sarmento a valle della traversa che convoglia le acque del torrente nella Diga di Montecotugno, dove è evidente il dissesto idrogeologico.
“La situazione per altro molto attenzionata dalla Regione, attraverso gli Uffici competenti Difesa del Suolo e Risorse Idriche, e da ’Acquedotto Lucano – spiega l’assessore Rosa – è oggetto di due interventi in fase di affidamento, in attesa che si concludano le procedure per rendere operativo un intervento a tutto raggio per la sistemazione idraulica e il ripristino dell’officiosità del tratto del torrente Sarmento a monte e a valle della condotta pensile dello schema Frida nel territorio del comune di San Giorgio Lucano”.
Nel prossimo mese di giugno, quindi, saranno affidati due progetti distinti e complementari. Il primo, a carico di Acquedotto Lucano, prevede la protezione dei pilastri a sostegno della condotta di acciaio attraverso la messa in sicurezza dei pali di fondazione dei plinti. L’altro, a cura dell’Ufficio Risorse Idriche, riguarda le opere di sistemazione idraulica e di demolizione delle briglie danneggiate nel tratto del torrente Sarmento, a partire dal ponte sulla strada provinciale 13, fino a valle dell’attraversamento della citata condotta pensile dello schema Frida, in modo da distribuire uniformemente la portata delle acque su tutta la sezione utile dell’alveo.
“A seguito di sopralluoghi e rilievi topografici, abbiamo verificato – aggiunge Rosa – che l’alveo del torrente Sarmento nella zona interessata presenta un dissesto idraulico diffuso, che, però, non ha origini recenti. Si tratta di un fenomeno erosivo probabilmente originatosi nel corso dell’alluvione 2011 e peggiorato a seguito delle successive piene. Poniamo la massima attenzione per i territori. Insieme agli enti locali – conclude – possiamo affrontare e risolvere questioni annose. Il nostro invito a tutte le istituzioni è di supportarci, segnalandoci eventuali criticità”.