Gianni Leggieri, consigliere regionale di Basilicata e vicepresidente della Commissione Regionale Lucani nel Mondo: “Il livore fa a testate con la correttezza. Nessun attacco verso l’Anci. Miserabile strumentalizzazione”. Di seguito la nota integrale.
Gli attacchi animaleschi successivi all’insediamento della Commissione regionale dei Lucani nel mondo hanno tentato di offuscare una giornata importante, di riflessione e di confronto che mi ha visto impegnato, con il Presidente del Consiglio Carmine Cicala, sabato scorso in una non stop di lavori durata molte ore. È stata una giornata in cui ho avuto modo di conoscere tanti lucani sparsi nel mondo che tengono a dare davvero un contributo reale alla CRLM, senza polemiche, senza isterismi, senza autoreferenzialità e con spirito costruttivo.
Ovviamente, respingo al mittente tutti gli attacchi che si sono voluti lanciare in queste ore verso la massima istituzione locale. I personaggi che li costruiscono e alimentano sono noti. Sono collezionisti di cariche, distruttori di professione e alimentatori di odio. Nel momento in cui non hanno neanche un angolo di strapuntino urlano e sbraitano ancora di più. Questi personaggi dovranno pure spiegare a chi di dovere certe espressioni come “la vendetta è un piatto che va servito freddo” proferite a mezzo social. Linguaggio che nulla ha di politico.
Ma veniamo alla CRLN. Tutte le procedure seguite in occasione del suo insediamento sono state rispettate con il conforto dei funzionari e dei dirigenti del Consiglio regionale. Affermare il contrario significa essere in malafede e dimostrare conoscenze di cartone.
Forse, chi in passato considerava le istituzioni come il proprio salotto di casa non digerisce la nuova condizione in cui versa, essendo stato relegato ai margini della politica. Nonostante questo, l’occasione di campagne di attacco e d’odio è sempre propizia. Occorre prima di tutto essere Signori con sé stessi. Il noto personaggio è il primo a dileggiare le istituzioni e non mi risulta sia neppure il pozzo di scienza che si proclama, tendendo ad andare sempre sul personale. Non mi risulta abbia studiato alla Bocconi o ad Harvard.
Voglio anche rassicurare il solito personaggio che mai nessun attacco è stato effettuato verso organismi quale l’Anci di Basilicata, come capziosamente vuole fare intendere. Massimo rispetto per questa associazione. Se poi ci si sente irretiti o basiti per un semplice accesso agli atti, il problema non è del richiedente i documenti ma di chi deve giustificare determinate scelte e decisioni. Il pensiero secondo il quale “la prassi sostituisce la norma” mi impensierisce non poco prima di tutto come cittadino.
In un momento di già forti tensioni sociali, alimentate dal solito personaggio che ha avvelenato il clima di una comunità cittadina e ora tenta di fare lo stesso a livello regionale, abbiamo bisogno di concordia e collaborazione. Gli spalatori di fango non servono e nella trappola di certi soggetti negativi non cadremo. I tempi sono cambiati.
Le modalità di fare politica – è un termine troppo nobile riferito a certi personaggi – fanno a testate, è proprio il caso di dirlo, con il buon senso, la responsabilità ed il senso delle istituzioni. Tutti elementi smarriti, se mai ce ne fossero stati, per fare posto a rabbia, livore, cattiveria ed arroganza. Rassegnatevi. I tempi sono cambiati.