Il Presidente del Consiglio regionale è intervenuto alla presentazione del numero speciale di “Basilicata Regione Notizie” dedicato ai 50 anni della massima Istituzione regionale.
“Nel 1970 con le prime elezioni delle regioni a statuto ordinario si cominciò a parlare di regioni e di autonomia territoriale. Da quel momento in poi ci sono stati diversi cambiamenti che hanno interessato l’assetto legislativo delle regioni fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui le regioni rivestono un ruolo importante anche in seno alle assemblee legislative.
Personalmente credo che il federalismo fiscale, soprattutto per una regione con un potenziale importante come la nostra, potrebbe rappresentare la vera chiave di svolta in tema di responsabilità delle risorse della cosa pubblica richiamando le regioni a delle scelte e decisioni importanti attraverso una nuova organizzazione professionale e culturale e con un accompagnamento degli enti locali verso questa nuova governance”.
Così il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata in apertura dell’incontro on line nel corso del quale è stato presentato il numero speciale di “Basilicata Regione Notizie” dedicato ai 50 anni della massima Istituzione regionale.
“La pandemia – ha detto – ha colto di sorpresa il mondo intero che mai si sarebbe aspettato di fare i conti con un virus invisibile che ha colpito tutti in modo indistinto. Eppure la nostra regione ha saputo far fronte sin da subito, con tutti gli strumenti a sua disposizione, alla gestione pandemica, anche attraverso alcuni provvedimenti economici volti a salvaguardare l’economia regionale. E’ ovvio, però, che questo non basta. Se da un lato abbiamo la speranza dei vaccini e quindi di un ritorno alla vita normale, dall’altro abbiamo l’esigenza di ripensare ad una nuova programmazione economica e di investimenti con i soldi derivanti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Queste risorse dovranno essere investite nelle infrastrutture, per attrarre nuovi investimenti, per rilanciare il turismo e rivitalizzare i nostri piccoli borghi per quel turismo lento e di qualità sempre più ricercato. La Basilicata deve uscire fuori dai propri confini ed aprirsi al mondo ma allo stesso tempo diventare attrattore dei grandi players. Io credo che oggi dobbiamo vincere tutti insieme una grande scommessa: quella di ripopolare i nostri borghi dando la possibilità, ai giovani lucani, di scegliere se rientrare in Basilicata o di rimanere fuori. Una regione che si ripopola è una regione decisamente più ricca, più forte, più competitiva”.
“Voglio ringraziare – ha continuato – tutte le consigliere regionali e i consiglieri regionali attuali e quelli che si sono succeduti nel corso degli anni perché il Consiglio regionale è il luogo della democrazia in cui convergono le istanze dei territori, in cui viene garantita la discussione tra le diverse forze politiche sia di maggioranza che di minoranza, il luogo del rispetto di ogni individualità. Nel mio ruolo di Presidente, appena possibile, mi piacerebbe riaprire questo luogo a tutta la popolazione ed in modo particolare ai giovani lucani a cui tengo tanto”.
Il Presidente Cicala ha salutato quindi tutti i consiglieri presenti e collegati e ha dato il benvenuto, anche se virtualmente, a tutti gli illustri ospiti che ha ringraziato per avere accettato l’invito.
“Un saluto affettuoso – ha detto – va a tutte le ragazze ed i ragazzi lucani delle scolaresche collegate perché siano i testimoni dello spirito di questi primi cinquanta anni e spero siano i veri artefici di una Basilicata nuova, più attrattiva ed inclusiva del futuro.Un ringraziamento particolare ai tre artisti che hanno donato le tre litografie in occasione di questi 50 anni e che si trovano in allegato alla rivista: Maria Ditaranto, Dino Ventura e Giovanni Spinazzola”.
“Sento infine il bisogno di ringraziare – ha concluso – la struttura del coordinamento della comunicazione del Consiglio, tutto l’Ufficio stampa del Consiglio regionale per questo importante quanto prestigioso lavoro che avete svolto nel realizzare questa rivista che racchiude il senso ed i cambiamenti politici, economici e sociali che hanno interessato questi primi cinquanta anni della nostra regione.E’ ovvio che questa presentazione è solo l’inizio di una serie di eventi sul cinquantesimo che pensiamo di realizzare nel corso dei prossimi mesi. Non ci è stato possibile avviarle prima in considerazione delle restrizioni legate alla pandemia”.