La Consigliera comunale di Forza Italia, Adriana Violetto, in una nota replica all’intervento del Movimento 5 Stelle Matera in merito alla vicenda del disservizio del canale Telegram ufficiale del Comune di Matera. Di seguito la nota integrale.
La campagna mediatica aggressiva che, a suon di comunicati stampa, il Movimento 5 Stelle Matera ed il Sindaco Bennardi stanno muovendo contro la sottoscritta per un post (un post!) sul proprio profilo Facebook è sintomatica di come le voci critiche, peraltro investite dal mandato popolare, siano male accette a questa amministrazione, evidentemente poco avvezza al confronto democratico. Si gioca sull’erroneità della notizia che avrei dato in merito all’onerosità del servizio relativo al canale Telegram dell’albo pretorio del Comune, per porre nell’ombra la vera e innegabile notizia: un cittadino e professionista capace, Francesco Paolicelli (Piersoft) riusciva da solo gratuitamente e volontariamente ad assicurare un servizio che l’amministrazione da tempo non garantisce. Il canale Telegram ufficiale dell’albo comunale, dopo aver funzionato a fasi alterne, da ultimo si è del tutto bloccato, come ammesso dallo stesso Assessore Alberto Acito, per problemi tecnici. É stato riattivato dopo la mia segnalazione e dopo che Piersoft aveva già riattivato quello non ufficiale. Evidementemente prima non costituiva priorità per l’amministrazione. Eppure sono i cittadini ad essere penalizzati da questa mancanza di trasparenza, dal non poter conoscere tutti gli atti emessi dall’ente comunale. Eppure la trasparenza e l’innovazione digitale sono tra i punti fondamentali del programma elettorale di questa maggioranza, troppo presto dimenticato. E mentre la sottoscritta indicava la luna della trasparenza che manca, a qualcuno ha fatto comodo guardare il dito della gratuità o onerosità di un servizio dal costo minimale come un bot Telegram. Evidentemente, attaccando la sottoscritta, si vuole spostare l’attenzione dai temi scomodi di un’amministrazione prodiga in tempi di ristrettezze per tanti, che ultimamente campeggiano sulle piazze virtuali in cui Materani si esprimono ancora liberamente, per fortuna.