Sabato 29 maggio 2021 dalle ore 9 alle ore 12 in piazza Vittorio Veneto a Matera il Comitato “La Sanità materana non si tocca”, le associazioni aderenti, i sindaci di Matera e provincia e i rappresentanti delle scuole superiori di Matera promuovono una manifestazione pubblica per chiedere alle istituzioni gli investimenti dovuti per rilanciare la Sanità del Materano e per sensibilizzare tutti i cittadini sulla riforma che intende approvare il governo Bardi e contrastare questo fenomeno di inarrestabile degrado che riguarda gli ospedali di Matera e provincia.
Nell’occasione sarà presentato il Manifesto “Insieme per la Sanità materana”, di cui riportiamo alcuni passaggi.
Il Comitato “La Sanità materana non si tocca” e le associazioni aderenti ritengono che il piano della Regione Basilicata sia chiaramente orientato al depotenziamento della Sanità materana e dei suoi presidi ospedalieri (Madonna delle Grazie di Matera, PSA Policoro, Tricarico, Stigliano e Tinchi)
L’idea dalla Regione Basilicata, presentata a luglio 2020, è quella di creare l’azienda unica ospedaliera regionale e quindi l’accorpamento all’Aor San Carlo di Potenza come già avvenuto per altri presidi, prontamente bloccata attraverso la petizione con la quale sono state raccolte 15mila firme in tutto il Materano da Luglio a Settembre 2020.
Da tempo ormai la Regione Basilicata portando avanti questa subdola operazione, fatta con la massima opacità, sta rischiando di mettere a repentaglio la Sanità del territorio materano e quella dell’intera regione, in considerazione delle passività finanziarie dell’ospedale San Carlo di Potenza. Soprattutto bisogna fare verità rispetto alle questioni programmate e non realizzate (vedi Radioterapia) per le quali sono stati promessi dal governatore Bardi in campagna elettorale 21 milioni di euro.
Numerose le questioni sul tavolo, tante cose promesse e non realizzate: riforma sanitaria annunciata ma mai avviata e mai formalmente discussa e presentata, ristrutturazione Utic Policoro e ampliamento Pronto soccorso di Matera finanziato dai fondi di Matera 2019. C’è inoltre il rischio di perdere il centro di riabilitazione di Tricarico perchè la convenzione con lla Fondazione Don Carlo Gnocchi è stata prorogata per appena altri 6 mesi.
Era stata promessa l’implementazione del personale che poteva arrivare in occasione dell’emergenza Covid e che invece non c’è stata, pensiamo in particolare alle 81 assunzioni di infermieri ed invece la dirigenza ha ingessato l’ospedale di Matera riducendolo ad un luogo di contagio e nulla più, anche perchè gli ospedali da campo donati dal Qatar dovevano essere utilizzati per ospitare i pazienti Covid ed evitare di bloccare l’ospedale Madonna delle Grazie. Inoltre non va sottovalutata la migrazione sanitaria che ci costa 40 milioni di euro l’anno, senza dimenticare la migrazione dei professionisti sanitari che ormai vanno via perchè la nostra Sanità non è attrattiva. Insomma un tirare a campare mai visto prima nonostante gli errori che pure nel passato sono stati commessi.
Per questa ragione invitiamo i cittadini del territorio materano a reagire dinanzi alla scellerata azione di smembramento della Sanità da parte del Governo regionale.
Il Comitato “La Sanità materana non si tocca” presenterà sabato mattina a Matera una serie di proposte per rilanciare la Sanità sul nostro territorio.
La proposta di riforma del sistema sanitario regionale consegnato a settembre 2020 alla Regione Basilicata dai connotati moderni ed innovativi prevede priorità al territorio con investimenti all’ospedale Madonna delle Grazie e con il potenziamento del PsA di Policoro e della rete di ospedali territoriali di Tricarico, Stigliano e Tinchi tra i quali devono essere ricomprese le RSA e case di cura convenzionate per le dimissioni protette. La proposta prevede di creare le “Case delle Salute”, già previste dal DM 70 e mai attivate prima, perché la nostra politica sanitaria regionale è interessata esclusivamente agli articoli del DM 70 che riguardano il declassamento della Sanità materana e non la parte restante della Sanità Lucana che sia in grado di creare una rete di assistenza territoriale importante in modo tale da evitare la gravi crisi nella gestione dell’attuale emergenza.
Inoltre la nostra proposta comprende gli “Accordi di confine” con le Regioni limitrofe (Puglia, Calabria) per superare i paletti previsti dal Dm 70 e il finanziamento del progetto di screening per i lavoratori esposti all’amianto.
Il servizio di sorveglianza sanitaria presso l’ospedale di Matera viene eseguito attraverso la somministrazione di Tac torace ad alta risoluzione, spirometria e DLCO.
Questo progetto fino al 31 dicembre 2019 ha permesso di sorvegliare regolarmente 2.500 lavoratori ex esposti; eseguire circa 12.000 visite mediche e diagnosticare i tumori polmonari in fase precoce che ha permesso la sopravvivenza dei soggetti colpiti.
Hanno aderito alla manifestazione i sindaci di Matera (Domenico Bennardi), Pomarico (Francesco Mancini), Stigliano (Francesco Micucci), Irsina (Nicola Morea), Tricarico (Vincenzo Carbone), Grassano (Filippo Luberto), Ferrandina (Gennaro Martocccia), Calciano (Giuseppe Arturo De Filippo), Garaguso (Francesco Antonio Auletta), Pisticci ( Viviana Verri), Tursi (Salvatore Cosma) e Miglionico (Franco Comanda), i rappresentanti sindacali Gianni Sciannarella e Marco Bigherati per Fials Matera, Angelo Fraccchiolla per Fials Adms, Giuseppe Cavallo per FSI Matera, Elisabetta Fiore per Snals, Domenico Iannello per Confsal Unsa, Rosa Gentile per ANCO, Giuseppe Romano per CIMO sindacato Medici, Beatrice Di Venere per FESMED CIMO e Tommaso Moramarco per CSE Sanità, i rappresentanti degli Studenti degli Istituti superiori: Davide Bassi per il Liceo Classico, Alice Di Lena per il Liceo Artistico, Francesco Centonze per l’Istituito Professionale, Daniela Fabrizio per l’Istituito Tecnico Industriale, Alessandro Coretti per il Liceo Scientifico e Claudio Ruggieri per Istituto Tecnico Commerciale e Geometri, per le associazioni sono intervenuti Francesco Venezia per Aps Adamo Basilicata-Puglia, Leonardo Bia e Biagio Plasmati per AISM Matera, Anna Selvaggi per Aide e Anla, Anna Maria Colangelo per AIPD, Domenico Troia per APD; Francesco Sacco per ADIM, Giuseppe Bertugno per ADMO Basilicata Odv, Francesco Paolo Bianchi per Associazione ISM, Gaetano Giannace per il Comitato difesa ospedali del Metapontino, Anna Maria Cammisa per l’Unitre, Lucianna Stigliani per Genitori H24, Beatrice Cirrottola per Donna Italia, Egidio Tamburrino per Loco Ardito, Franco Vespe per Officina dei beni comuni, Ida Riccardo per ODE Basilicata, Agata Mele per Altraassociazione,Franco Labriola per il Comitato cittadino Ospedale di Policoro non si tocca”, Paolo Emilio Stasi per il Circolo La Scaletta, Francesco Salvatore per Fidas Matera, Paolo Loiodice per gli Amici del Cuore, Alberto Fragasso per il Tribunale Diritti del Medico, Maria Pia Volpe per Anziani Uniti, Gerardo Mauriello per Meritocrazia Italia Basilicata, Lucia Pangaro per Zonta Club Basilicata, Francesca Lacalamita per Zonta Club Matera, Giuseppe Lanzillo per UICI Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Murgia per AiEA Vba Medicina Democratica, movimento Fenice Danza, Emanuele D’Adamo per Amici Pro San Giovanni da Matera, il Circolo Culturale – Associazione di Volontariato “Sandro Pertini”, Mariangela Di Cuia per Aiuta un giurista, Giovanni Martinelli per l’associazione Oasi del sorriso Clownterapia.
Di seguito la nota inviata dal presidente nazionale Anla, senatore Edoardo Patriarca, ad Anna Selvaggi, presidente regionale Anla
Basilicata
ANLA, Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, da sempre è sensibile alla promozione e alla cura dei valori legati al lavoro e alle persone anziane, in speciale modo alla loro tutela e al loro ben essere. ANLA è impegnata, con questo spirito, a costruire il bene comune, declinando questi valori sul territorio.
Va da sè quindi che la cura di ogni territorio è per noi importante. Recentemente ho scritto in un articolo che “curare e prevenire” sono due verbi che sono riemersi in anni durante i quali si pensava fossero sinonimi di perdita di tempo, di scarsa efficacia e efficienza in economia nella gestione dei beni collettivi.
La pandemia ci ha aperto gli occhi, senza la cultura della cura e della prevenzione il nostro Paese si avviterà su se stesso destinato ad un declino inevitabile. Questo vale anche per la Basilicata, specie se si considera la forte necessità di un modello sociale che possa promuovere l’anzianato attivo in presenza di un rilevante numero di persone av nti con gli anni.
Per questi motivi e a tutela degli anziani che ANLA rappresenta, la nostra presidente regionale Anna Selvaggi partecipa alla manifestazione di sabato 29 maggio “La Sanità materana non si tocca”, con l’auspicio che queste azioni possano produrre i risultati sperati per la promozione e sviluppo di tutti i territori, nessuno escluso.