Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal segretario regionale Tancredi dell’UGL dopo la nomina di Rosa Gentile a presidente di Acquedotto Lucano.
Tancredi: “Rosa Gentile rilanci l’Ente.”
“Facciamo tesoro dell’esperienza negativa della passata gestione di AqL, ora ci aspettiamo con la nomina di Rosa Gentile a Presidente che si punti ad una seria organizzazione consentendo di evitare sovrapposizioni e dispersioni, causa di debolezza, della gestione dell’Ente in una scarsa incisività del sistema. Mai più dunque gestioni opache, che si sono limitate a diventare una sorta di catering di una spa dove l’UGL ha sempre stigmatizzato i metodi utilizzati da Acquedotto Lucano nei confronti di responsabili dell’organizzazione i quali venivano trattati male”.
Ed è quanto auspica il segretario generale regionale dell’UGL Basilicata, Giovanni Tancredi per il quale,” la neo Presidente, Rosa Gentile deve sapere che l’UGL vuole essere partecipativa in un contesto di collaborazione reciproca. Dall’AqL abbiamo sempre ottenuto in passato inopinati ed arroganti provvedimenti punitivi nei confronti dei nostri rappresentanti sindacali tanto che, fummo tentati a pensare che A.L. Spa non considerasse l’UGL firmataria del CCNL ma, soggetta ad ogni forma di discriminazione ed è, forse, per questo motivo che le uniche tracce formali di relazione industriale con la nostra organizzazione sindacale erano costituite da provvedimenti, a dir poco, vessatori nei confronti dei propri iscritti e dei propri dirigenti secondo i principi tristemente noti ed obsoleti da ‘profondo rosso’: ‘colpirne uno per educarne cento!’. Pertanto l’UGL – conclude il segretario regionale – , confida in un ripensamento da parte di una nuova Presidenza seria, corretta, collaborativa e non più in grado di affrancarsi dal giogo di poteri ‘occulti’ che utilizzavano fino a ieri metodi da ‘Inquisizione’. Nell’augurare tutto il bene e felicitazioni, siamo convinti ora che Rosa Gentile muterà atteggiamento nei riguardi di questa sigla sindacale in un contesto di grave crisi sociale ed economica nazionale che indurrebbe a maggiore serenità di azione”.
Ugl Basilicata
La rotondellese Rosa Gentile è il nuovo presidente di Acquedotto Lucano, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata. Gentile, che è stata impegnata anche nella giunta De Filippo nel ruolo di assessore regionale alle attività produttive prima di lasciare la poltrona in occasione del rimpasto avvenuto a fine gennaio scorso, è stata eletta nel corso dell’assemblea degli azionisti, che si è svolta questa mattina a Potenza. L’assemblea ha eletto anche il nuovo consiglio di amministrazione, del quale insieme a Gentile fanno parte Giovanni Mussuto, Giovanni Soave, Vincenzo Amoia e Gaetano Rizzitelli. Eletto altresì il collegio sindacale: Lorenzo Pagliuca, Vincenzo Marranzini, Carmine Nigro.
Ai lavori dell’assemblea ha preso parte anche il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e 74 sindaci in rappresentanza dell’86,88 per cento del capitale sociale.
Il nuovo consiglio di amministrazione subentra a quello eletto il 30 giugno 2008 e guidato da Egidio Mitidieri fino all’ 11 dicembre scorso e – a seguito della scomparsa di questi – dal 12 dicembre ad oggi da Antonio Anatrone.
L’assemblea è stata preceduta dalla cerimonia di intitolazione della sala delle conferenze al presidente scomparso, in considerazione del contributo determinante che Mitidieri ha lasciato per il consolidamento e l’affermazione della società, tracciandone in maniera indelebile il profilo identitario.
Nel corso del suo intervento, Anatrone ha evidenziato che proprio quest’anno ricorre il decennale della nascita di Acquedotto Lucano. “Siamo entrati nel decimo anno dalla determinazione con cui i Comuni della Basilicata stabilirono che a gestire il servizio idrico integrato, in tutta la regione, dovesse essere un’azienda lucana. Il 2002 è stato l’anno in cui – ha detto Anatrone – il complesso delle istituzioni regionali ha messo a punto il quadro organico degli strumenti per il governo del sistema idrico integrato. Arrivare a tutto questo non è stato facile e bisogna dare atto a chi, prima di noi, se ne è fatto carico: mi riferisco al primo presidente, Vincenzo Santochirico, ed al suo successore, Egidio Mitidieri”.
Dopo l’elezione del cda ai soci è stato presentato il logo del decennale e il libro “3650 giorni di acqua, una storia tutta lucana” realizzato da Acquedotto Lucano. Una pubblicazione che ripercorre le tappe dell’azienda dalla sua costituzione ai giorni d’oggi.
“Quello che è accaduto in questi anni, quella che per la Basilicata è stata quasi una rivoluzione, abbiamo pensato di ripercorrerla – ha spiegato Anatrone – attraverso un volume (realizzato da personale di Acquedotto Lucano) che, anno dopo anno, racconta i fatti salienti della vicenda “acqua” nella nostra regione evidenziando da un lato i presupposti normativi e la forte determinazione politica che hanno sostenuto la nascita e l’evolversi di Acquedotto Lucano, dall’altro le attività con cui i cittadini dei 131 comuni della regione sono stati resi partecipi di questa impresa”.
Acquedotto lucano; De Filippo: continuiamo a impegnare migliori energie
“Sulla gestione del sistema idrico la Basilicata ha fatto scuola a livello nazionale, ben contemperando il principio che afferma la natura pubblica del bene con una gestione efficiente che, in questi ultimi 10 anni ha profondamente innovato le reti lucane. Per proseguire su questa strada, abbiamo scelto di continuare a spendere in questo campo le migliori energie e così c’è stata la scelta di impegnare su questo fronte chi ha dimostrato di saper ben operare in altre realtà raccogliendo consensi unanimi”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha presentato all’assemblea di Acquedotto lucano le scelte fatte per la società pubblica che gestisce il sistema idrico.
“Questa realtà – ha detto De Filippo – è riuscita a crescere e ben operare nel corso dei suoi primi dieci anni di vita grazie all’impegno e la dedizione di quanti ci hanno lavorato, 400 donne e uomini che hanno sposato la causa di una gestione lucana dell’acqua. Ora bisogna portare avanti l’azione efficacemente indirizzata da Egidio Mitidieri, il cui nome resterà indissolubilmente legato a quello di acquedotto lucano e della Basilicata, e proseguita da Antonio Anatrone che ha garantito continuità ad una stagione di gestione di cui è stato co-protagonista con capacita e spirito di servizio. E Rosa Gentile saprà certamente farlo. Mi piace sottolineare – conclude De Filippo – come la sua designazione non nasca da una questione di genere ma, proprio per questo, sia un forte riconoscimento alla capacita delle donne di saper fare come e meglio degli uomini”.
E’vergognoso! sempre gli stessi personaggi e sempre la stessa. musica,amici,parenti e conviviali della politica.
E’ meglio emigrare da questa regione.
E’ davvero disgustoso ed ingiusto. Sempre le stesse persone…..questa gente deve essere mandata a casa a calci perchè ha rubato a noi giovani il presente e, soprattutto, il futuro. Non è giusto, cavolo, non è giusto.
E’ INUTILE LAMENTARSI AMICI…E’ UNA SEMPLICE PARTITA A SCACCHI DOVE IL “RE SOLE” MUOVE LE PEDINE SPOSTANDOLE SENZA CAMBIARLE…SEMPLICISSIMO!!!! IMPARATE A NON ANDARLI A VOTARE INVECE DI CRITICARE……INUTILE SOLLEVARE DIBATTITI…NON NE USCIAMO VIVI…AMEN