Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Matera è stata costituita la Commissione temporanea sul tema “Valorizzazione di Murgia Timone” composta da 3 Consiglieri maggioranza, Cinzia Scarciolla (Matera 3.0), Lucianna Stigliani (Verdi) e Gianfranco Losignore (Movimento 5 Stelle) e 3 Consiglieri di opposizione, Pasquale Doria (Matera Civica), Rocco Sassone (Matera sempre insieme) e Gianni Schiuma (Matera Futura) per valutare i lavori eseguiti nel Parco della Murgia materana per il progetto “Il Parco della storia dell’uomo”. Una scelta di natura politica, non condivisa dagli “Architetti Innovativi Matera”, che in una nota esprimono disappunto per l’assenza di tecnici nella Commissione. Di seguito la nota integrale.
Il Gruppo “Architetti innovativi Matera” esprime disappunto per la composizione della Commissione speciale voluta dal Consiglio Comunale della città dei Sassi per dare un parere sulla qualità dei lavori in corso a Murgia Timone. La Commissione voluta dal Consiglio Comunale di Matera è eminentemente una commissione politica, cioè non è composta da professionalità che si occupano specificamente dei temi oggetto di giudizio. Per quanto i sei consiglieri comunali saranno certamente tutti informati sul progetto del Parco della Murgia, mancano in commissione figure tecniche e professionalmente abilitate a certificare la natura e la congruità dei lavori effettuati sulla Murgia.
“L’assenza in commissione – affermano i rappresentanti di Architetti Innovativi, Giovanni Martemucci e Sergio Venezia – di figure chiave come un architetto che possa certificare la corrispondenza tra il progetto e le opere effettivamente realizzate sulla Murgia, di un archeologo, di uno storico, di un botanico e di un legale che verifichi la correttezza della procedure amministrative, rende la commissione stessa un organo con semplice parere consultivo. L’azione della Commissione speciale, così come è stata costituita, priva la comunità materana della possibilità di una efficace tutela del Parco della Murgia. Infatti non si comprende bene, in assenza di pareri tecnici vincolanti, quale sia il livello di incisività che la Commissione potrà esprimere in merito ad una eventuale richiesta di ripristino originario dei luoghi, a pochi giorni dall’annunciato collaudo finale dei lavori”.