Uil Fpl e Uilm: “Potenziare e non sopprimere la postazione 118 a San Nicola di Melfi. Sulla sanità territoriale non si possono più accettare ulteriori tagli”. Di seguito la nota integrale.
In un momento storico che ha posto in evidenza tutta la fragilità della rete territoriale sanitaria, conseguenza di indiscriminati tagli alla spesa sanitaria operati nei decenni passati, è assurdo non potenziare con opportuni investimenti un servizio essenziale ed insostituibile per la vita delle persone qual è il 118. La cura delle patologie ‘tempo dipendenti’ passa esclusivamente da una fitta e capillare rete di emergenza/urgenza territoriale;l’intervento di una autoambulanza è, quasi sempre, insostituibile per salvare una vita umana in condizioni di criticità.
Sono più che condivisibili l’allarme e le preoccupazioni manifestate, in questi giorni, dai sindaci di alcuni comuni afferenti all’area di San Nicola di Melfi, dai comitati spontanei di cittadini e da rappresentanti politici di diversi schieramenti. Un comprensorio, quello di San Nicola, definito ad alta densità di popolazione che include un’area industriale che conta diecimila presenze giornaliere, e che meriterebbe un potenziamento dei servizi sanitari di emergenza urgenza e un netto implemento dei servizi sanitari di prossimità.La tutela della salute, della vita, ha una valenza costituzionale ed etica incommensurabile e non può e non deve essere alterata da spiccioli calcoli economici.
Per tali considerazioni, pur apprendendo le rassicurazioni dell’ASP circa la riaperturadella PTS di San Nicola di Melfi, l’invito delle scriventi OO.SS. è di mettere in agenda quanto prima la riorganizzazione della rete sanitaria di prossimità, partendo dal potenziamento della rete di emergenza urgenza, utilizzando il modello previsto nella Legge Regionale 21/99 che istituì “Basilicata Soccorso”.