Il 31 maggio scorso si è insediato, nella sede di Via Trabaci, il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, recentemente eletto con la vasta partecipazione degli iscritti. Nella prima riunione, il nuovo organo direttivo ha riconfermato Giuseppe Sicolo, classe 1963, quale presidente dell’Ordine per il prossimo quadriennio 2021-2025. Il Consiglio, oltre che dal Presidente, è composto da Luigia Scarpa (Vice Presidente), Cosimo Grieco (Tesoriere), Giuliano Cotrufo (Segretario), e dagli ingegneri Teresa Bengiovanni, Giuseppe Gravela, Stefania Larato, Angela Lisanti, Giorgio Pasquale, Gaetano Santarsia e Giovanni Scarola.
Ecco il commento del presidente Sicolo: “Desidero ringraziare tutti i colleghi della provincia di Matera che hanno partecipato numerosi alla consultazione elettorale, nonostante le difficoltà del particolare momento, ed esprimo gratitudine per la mia rielezione, che interpreto come volontà di conferire continuità alle attività svolte finora con la collaborazione di tutti”.
Sicolo ha poi continuato: “Ringrazio i consiglieri uscenti che mi hanno fin qui affiancato in questo delicato compito, e formulo i migliori auspici per le colleghe e i colleghi che sono stati eletti in seno al nuovo Consiglio: insieme, risponderemo con impegno e dedizione alle questioni della nostra categoria; saremo presenti a tutti i tavoli istituzionali, affrontando le problematiche della professione e garantendo il consueto supporto nella elaborazione delle soluzioni correlate alle questioni che ci saranno sottoposte”.
“In merito, poi, alla nostra presenza sul territorio” – ha concluso il presidente – “continueremo a ricoprire un ruolo da protagonisti a livello sociale, affiancando le famiglie e le aziende con la nostra preparazione nelle delicate sfide che ci attendono sin d’ora: l’occasione di adottare le misure antisismiche e quelle dell’efficientamento energetico agevolate dalla recenti disposizioni di governo; soprattutto, le iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che c’impongono di ripensare il nostro Paese come a un grande laboratorio, con idee e progetti capaci di attivare una benefica ripresa in tutti i livelli produttivi e sociali. In ogni caso, laddove a livello di governo nazionale, regionale o locale, si elaborino piani per il miglioramento del nostro benessere, in quel contesto gli ingegneri saranno pronti per assolvere al ruolo cardine che è loro riconosciuto: di proposizione e di consulenza qualificate. Le competenze tecnico-professionali, un costante aggiornamento e la condivisione delle migliori esperienze costituiranno, anche per i prossimi anni, le condizioni per una crescita della nostra categoria di cui, sono certo, tutti trarranno beneficio”.