L’1 gennaio 2021, su disposizione di questa Procura, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Potenza ha eseguito un decreto di sequestro, emesso dal G.I.P. del Tribunale, su richiesta di questo Ufficio, avente ad oggetto un immobile e risorse finanziarie, del valore complessivo di oltre 1,4 milioni di euro, nell’attuale disponibilità delle società Finanziaria Editoriale S.r.l. e Publifast S.r.l., entrambe con sede in provincia di Cosenza, sottratti illecitamente alla Lucana Edizioni S.r.l. di Potenza, dichiarata fallita a dicembre 2017, già editrice della testata giornalistica “Il Quotidiano della Basilicatà”.
Il provvedimento di sequestro, che è stato adottato in quanto si sono ritenuti sussistenti indizi di reato in ordine al delitto di bancarotta patrimoniale, veniva emesso all’esito di una complessa attività investigativa, scaturita proprio dal fallimento della Lucana Edizioni S.r.l., nel corso della quale era stato possibile disvelare un intricato, quanto preordinato piano per svuotare definitivamente il patrimonio della casa editrice lucana, che già versava in un avanzato stato di decozione finanziaria.
L’attento lavoro di analisi e ricostruzione sviluppato dalla GdF coordinata da questo Ufficio, ha permesso di individuare alcune operazioni societarie -poste in essere dagli amministratori della Lucana Edizioni con il fine esclusivo, in vista dell’imminente fallimento, di sottrarre il denaro c i beni immobiliari facenti parte del compendio societario, a favore di altre imprese riconducibili sempre ai medesimi amministratori.
I fratelli Dodaro Antonella e Francesco, entrambi di Cosenza, rivestivano, peraltro, contestualmente incarichi di goverance tanto nell’impresa . fallita quanto nelle società beneficiarie della condotta distrattiva e scientemente hanno depauperato il patrimonio della prima al finc di scongiurare eventuali pretese dei creditori sui beni nella disponibilità della Lucana Edizioni creando un chiaro pregiudizio alla par condicio creditomm.
L’immobile sequestrato, situato a Potenza, in via Nazario Sauro, n. 102, del valore commerciale di circa 800 mila euro, era la storica sede della Lucana Edizioni, e veniva ceduto alla propria controllante, che cra, per l’appunto, la Finazniaria Editoriale S.r.l.
PRECISAZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA SULL’OPERAZIONE.
Con riferimento al Comunicato Stampa in data odierna, al fine di consentire una corretta informazione dell’opinione pubblica, con riguardo al sequestro preventivo del bene immobile ubicato a Potenza in Via Nazario Sauro in cui ha attualmente sede una
redazione del Quotidiano del Sud – ricordato che il provvedimento è stato disposto dal Gip di Potenza in considerazione della sussistenza di indizi del delitto di bancarotta patrimoniale collegata al fallimento della “Lucania Edizioni” srl (già proprietaria
dell’immobile) , essendo stato ritenuto, sulla base del compendio indiziario raccolto, profitto del predetto delitto – si rappresenta che il disposto sequestro preventivo non impedisce il libero utilizzo dello stesso da parte della testata giornalistica, che potrà
continuare ad esercitare la sua attività all’interno dello stesso, ma, è finalizzato esclusivamente ad impedire la cessione del bene immobile a terzi, in vista della decisione giurisdizionale di merito.
REPLICA DELL’EDITORE FRANCESCO DODARO
Dal Giugno ‘95 sono editore nella mia regione, prima, e, dal 2002, nella regione Basilicata; da ultimo, ho fornito il mio impegno al Quotidiano del Sud, di cui sono particolarmente orgoglioso e che, prima di ogni cosa, tengo a chiarire non è in alcun modo collegato alle vicende giudiziarie che mi riguardano.
Purtroppo a distanza di sette anni dall’interruzione delle pubblicazioni de “il Quotidiano della Basilicata” mi è stato notificato un provvedimento che riguarda due società del mio Gruppo, Finanziaria Editoriale srl e Publifast srl, che rispettivamente si sono occupate della stampa e dei servizi tecnologici nonché della raccolta pubblicitaria della testata diffusa nella regione Basilicata.
Sono fermamente convinto che si tratti di un grande equivoco; mi attiverò per chiarire ogni profilo utile ad evitare che vi possano essere pregiudizi alle mie società e ombre sulla reputazione mia e di mia sorella Antonella, le cui azioni sono sempre state ispirate a garantire i livelli occupazionali e l’autonomia delle testate editate.
Addirittura a distanza di undici anni da una normale operazione immobiliare riguardante la sede della redazione di Potenza, sembrerebbe, in particolare quest’ultima, essere oggetto di una grave distrazione che contraddice assolutamente i veri fatti riscontrabili dalla documentazione che sarà offerta in chiarimento agli organi inquirenti.
Cordiali saluti,
Francesco Dodaro