La quarta Commissione consiliare permanente (Politica sociale), presieduta da Massimo Zullino (Lega), riunita in modalità telematica, ha audito le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, in merito alla p.d.l. n.76/2020: “Disposizioni in materia di assistenza sanitaria”, di iniziativa della consigliera Sileo che ad inizio seduta ha illustrato in linea di massima la legge.
Obiettivo della proposta di legge migliorare e garantire la continuità assistenziale a livello territoriale, nell’interesse primario della salvaguardia del diritto, costituzionalmente garantito, di salute del cittadino, con l’impegno di assicurare il supporto nei confronti di tutti coloro i quali versano in condizioni di fragilità, non autosufficienza e difficoltà economica. Allo stesso tempo si persegue l’obiettivo del contenimento della spesa nella Pubblica Amministrazione, in particolare di quella sanitaria. La regionalizzazione del Servizio Sanitario comporta la razionalizzazione dello stesso attraverso la riduzione dei posti letto e degenze brevi, pertanto è necessario potenziare i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare, al fine di far fronte ai problemi di salute legati all’invecchiamento della popolazione e alla diffusione di cronicità e al dilagare della pandemia dovuta al contagio da Covid-19. Previsti gli infermieri di famiglia e di comunità”, gli ambulatori infermieristici, il teleconsulto e la telemedicina. L’impiego dell’infermiere di famiglia e degli ambulatori infermieristici rappresenta una nuova modalità di operare in grado di assicurare, risparmiando, prestazioni assistenziali di qualità sul territorio, di offrire al cittadino una risposta ai problemi di salute sempre più qualificata, efficace ed efficiente, nonché di valorizzare le eccellenze ottenute nelle strutture di ricovero che spesso non trovano continuità sul territorio.
Per la Cisl è intervenuto Enrico Gambardella, per la Cgil Giuliana Scarano e per la Uil Giuseppe Verrastro.
Da parte di tutti soddisfazione per la proposta che affronta per la prima volta in maniera strutturata il tema dell’infermiere di comunità. Chiesta massima attenzione sulla natura del rapporto di lavoro che si intende instaurare e sul tema dell’integrazione tra socio assistenziale e socio sanitario dei servizi da potenziare nel testo presentato. I sindacalisti si sono riservati di presentare eventuali suggerimenti una volta ricevuta la pdl già integrata con emendamenti presentati dalla stessa proponente e dal consigliere Vizziello.
Sull’argomento sono intervenuti, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Acito, Sileo e Bellettieri.
A seguire sono stati auditi i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Matera in merito al progetto “Matera Cultura Lavoro”. Sono intervenuti per la Cgil il segretario generale di Matera Eustachio Nicoletti e il presidente del centro Carlo Levi Matera Lorenzo Rota, per la Uil il coordinatore della città dei Sassi, Bruno di Cuia.
“Il progetto – ha detto Nicoletti – condiviso con 32 associazioni di diversa estrazione, datoriali, culturali, sportive, con i comitati, con Confcommercio, Alleanza cooperative, Confapi, Cna e forte di 1000 firme raccolte anche nei vari comuni della provincia di Matera, intende rilanciare Matera, dopo la straordinaria esperienza di Capitale europea della cultura del 2019, con una programmazione che dia rilancio alla città nel senso della interconnessione con Magna Grecia e centri interni. La città di Matera ha bisogno di avere qualcosa di importante e per quanto ci riguarda cultura e lavoro sono fondamentali ma per metterli insieme bisogna agire. Abbiamo bisogno di valorizzare la cultura, di rilanciare il turismo culturale, di una riqualificazione delle infrastrutture culturali. Una città d’arte deve avere elementi tecnologici avanzati ma non ha ancora risolto problematiche ataviche all’interno delle infrastrutture”.
“Dobbiamo ripartire – ha detto Rota – e puntare a un turismo di qualità e quindi di target diverso che voglia comprendere e apprezzare il valore del nostro territorio. Per ottenere questo risultato dobbiamo innalzare la qualità dell’offerta culturale. Serve insomma una programmazione stabile per la città di Matera”. Dello stesso parere Di Cuia per il quale “è necessario coinvolgere i giovani per evitare che vadano via dalla nostra regione”.
Sull’argomento sono intervenuti il presidente Zullino e la consigliera Sileo.
La commissione ha quindi audito i Segreterie regionali della Fim-Cisl Gaetano Larocca, della Fiom-Cgil; Gaetano Ricotta e della Uilm Giovanni Galgano, in merito alla vertenza lavoratori TFA di Tito Scalo.
“Si tratta – hanno detto – di un’azienda del ferroviario la cui proprietà ha deciso, entro dicembre 2022, di concludere la produzione con il trasferimento dei 35 lavoratori, altamente specializzati nel campo dell’elettronica e della trazione del freno, a Caserta”. Per i sindacati si tratta di licenziamenti mascherati da trasferimenti e non “si comprende una chiusura che è inaccettabile”. Chiesto l’intervento della Regione, con la costituzione di un tavolo del settore ferroviario con gli imprenditori locali, rimarcando il forte impegno dell’assessore Cupparo che ha seguito la vicenda da subito”.
Sono intervenuti, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Bellettieri e Perrino.
Rinviata alla prossima riunione, per impossibilità degli auditi a connettersi, l’audizione con i rappresentanti degli Operatori dello spettacolo dal vivo della Basilicata, in merito alle problematiche del settore.
A tal proposito la consigliera Sileo, con delega alla cultura, ha rimarcato come “non rispondano al vero le notizie di un mancato interesse, da parte del governo regionale, a questo settore. la problematica si riferisce a fondi per lo spettacolo nel 2019. Con dgr del 13/12/2019 veniva prorogato il programma biennale per lo spettacolo e si procedeva a preimpegnare la somma di due milioni e mezzo di euro. Nel 2019 è risultato che al 31 dicembre 2019 erano stati impegnati solo poco più di duecento mila euro. I fondi destinati alla cultura non sono stati eliminati. Il mancato impegno delle risorse 2019 da parte degli uffici preposti, cosa che comporta la decadenza a fine anno, ha causato la perdita delle somme avanzate”.
Alla discussione è intervenuto anche il consigliere Perrino.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Bellettieri e Acito (Fi), Perrino (M5s), Trerotola (Prospettive lucane), Vizziello (FdI), Polese (Iv) e Sileo (Lega).